[1] A. Sabalenka b. [5] J. Paolini 7-5 6-4
Non è riuscita a Jasmine Paolini l’impresa di sconfiggere la n. 1 del mondo Aryna Sabalenka, ma il match è stato molto più combattuto di quanto non era accaduto solo poche settimane fa a Miami, e sicuramente dopo questa partita e dopo questa semifinale per la giocatrice toscana ci sono ottime sensazioni da portare nei prossimi tornei sulla terra battuta.
Entrambi i set si sono decisi su pochi punti sui quali Paolini forse ha qualche recriminazione, come quello del 30-0 sul 5-5 nel primo set e ugualmente quello del 30-0 sul 4-4 nel secondo, ma nel complesso la prestazione di Jasmine non può che far guardare con ottimismo al prossimo futuro e agli Slam di primavera.
LA PARTITA – Partenza a razzo di Sabalenka, che facendo leva sulla sua poderosa spinta da fondocampo si aggiudica i prime tre giochi in men che non si dica andando a servire sul 3-0. Il tema principale del match non è una sorpresa: Paolini fatica a tenere gli scambi da fondo della bielorussa, finendo quasi subito a giocare in difesa e pagando la sua limitata “apertura alare” per coprire il campo da un lato all’altro.
L’azzurra però non si perde d’animo e, aiutata da quattro errori dell’avversaria, muove il punteggio nella sua casella grazie a un break e inizia a trovare qualche punto sia con il rovescio incrociato in spinta sia dal diritto di Sabalenka che pare fare cilecca più del solito. La bielorussa tuttavia tiene il piede sull’acceleratore, torna in vantaggio di due break andando a servire per il primo set sul 5-2, ma inizia il game con un doppio fallo e subisce il ritorno di Paolini che, passato il nervosismo iniziale, tiene meglio gli scambi e incassa gli errori della n. 1 del mondo. Due giochi più tardi ancora un game da dimenticare per Sabalenka, che con due gratuiti e un doppio fallo conclusivo consente a Paolini di impattare sul 5-5 dopo quasi tre quarti d’ora di gioco.
Aryna non riesce a nascondere il suo nervosismo, continua a lamentarsi della tensione delle corde e cambia l’attrezzo diverse volte, mandando anche alcuni esemplari della sua Wilson dall’incordatore per un lavoro d’urgenza. Due errori mandano Paolini sul 30-0, ma lì la tennista azzurra non chiude un punto a rete nonostante due chance sulla racchetta, finisce per subire il passante di rovescio e da lì i quattro punti consecutivi che mandano Sabalenka a servire per il set per la terza volta, che diventa quella buona per concludere un laboriosissimo set 7-5 in 50 minuti.
Per nulla demoralizzata dalla sconfitta nel primo set nel quale aveva commesso 0 errori gratuiti, Paolini sale ancora di livello, tiene ancora con maggiore convinzione il palleggio potentissimi dell’avversaria e, grazie anche ad un pizzico di fortuna su un rovescio scheggiato, chiude il passante di diritto che le dà il break del 2-0 e subito dopo di slancio arriva a 3-0. Sabalenka però reagisce da par suo e recupera immediatamente lo svantaggio rimontando fino al 3-3.
Nell’ottavo game Paolini con una splendida risposta di diritto si procura la palla del 5-3, ma Sabalenka l’annulla con un ottimo diritto inside-out. Sul 4-4 ancora una volta Paolini non riesce a tenere un servizio dal 30-0, sulla palla break gioca una volée non definitiva e viene infilata dal passante di diritto che manda Sabalenka a servire per il match. L’ultimo game è teso, Paolini manda lungo un diritto che poteva mandarla 15-30, ma poi è la n. 1 a distendersi e trovare la sua quarta finale in carriera nel Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda.
OSTAPENKO – Nella finale di lunedì Aryna Sabalenka dovrà vedersela con la lituana Jelena Ostapenko, che dopo aver eliminato Iga Swiatek ha continuato il suo cammino in Germania sconfiggendo Ekaterina Alexandrova con il punteggio di 6-4, 6-4. Sabalenka ha vinto i tre precedenti confronti diretti tra le due, l’ultimo dei quali proprio sulla terra battuta, nei quarti di finale degli Internazionali BNL d’Italia 2024.
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Autor: Vanni Gibertini