WTA Stoccarda: Ostapenko è sempre la bestia nera di Swiatek, in semifinale anche Alexandrova e Sabalenka

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Entra sempre più nel vivo il “Porsche Tennis Grand Prix” (WTA 500 – montepremi 925.661 dollari) che si sta disputando sulla terra rossa indoor della “Porsche Arena” di Stoccarda. I quarti di finale della competizione teutonica hanno emesso i loro verdetti, in attesa della sfida di Jasmine Paolini contro Cori Gauff. Sconfitta amara per la statunitense Jessica Pegula. La numero 3 del mondo, infatti, si è fatta sorprendere – in due set e con il punteggio finale di 6-0 6-4 – dalla giocatrice russa Ekaterina Alexandrova, che si è resa protagonista di un vero e proprio monologo nel corso del primo parziale, non concedendo neanche un game alla rivale americana.

Nel secondo match di giornata, sconfitta dolorosa per Iga Swiatek. La tennista polacca è crollata in tre set (con lo score definitivo di 3-6 6-3 2-6) contro la giocatrice lettone Jelena Ostapenko (sesta volta in altrettanti confronti diretti). Quest’ultima ha sciorinato un tennis oltremodo entusiasmante, creando grosse difficoltà alle manovre difensive messe in atto dalla numero 2 del mondo (che pure era sembrata in ripresa nel corso del secondo parziale). Adesso, sulla strada di Jelena, ci sarà la semifinale con Alexandrova.

Avanza al prossimo turno anche la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka. La bielorussa, dopo un primo parziale un po’ interlocutorio, è riuscita a regolare – in due set e con il punteggio di 6-4 6-1 – la tennista belga Elise Mertens. Aryna, adesso, aspetta l’esito del match tra l’azzurra Jasmine Paolini e la statunitense Cori “Coco” Gauff.

Vediamo più nel dettaglio come sono andati i primi tre quarti di finale.

E. Alexandrova b. J. Pegula 6-0 6-4 (A cura di Andrea Binotto)

Mette sin da subito le cose in chiaro Pegula in avvio di partita. Imprimendo un ritmo elevato la numero uno d’America si procura una palla break nel game inaugurale. Alexandrova è però attenta da fondocampo e la cancella per poi partire in vantaggio nel punteggio. Le impressioni iniziali si capovolgono in un istante. È la 30enne russa a prendere in mano il pallino del gioco, sia negli scambi di ritmo che in quelli in cui è costretta a muoversi orizzontalmente. Gli angoli trovati la premiano e in un lampo avanza sul 3-0.
Sfiduciata, la terza tennista del seeding rallenta il braccio al servizio e la numero 22 al mondo la punisce strappandole ancora una volta la battuta. Il monologo russo continua, con Alexandrova che sale 5-0. Contro una Pegula così scarica atleticamente, il 6-0 in ventotto minuti è cosa non troppo complicata per la russa. Jessica, abbattuta, soccombe ricevendo solo il secondo bagel in carriera, nel circuito maggiore, in un tabellone principale su terra battuta (l’altro è capitato contro Jelena Jankovic a Charleston 2013, quando l’americana aveva solo 19 anni).

Cambia il parziale, ma il ritmo imposto da Alexandrova non si abbassa. A 0 la russa tiene il primo turno in battuta e grazie a tre gratuiti statunitensi si procura due palle per salire di un break. Qui però arriva la reazione e lo scatto d’orgoglio della numero 3 WTA che, costruendo bene i punti, si mette in tasca il suo primo game del match. Nonostante i numerosi errori dal lato del dritto, Pegula si salva nel quarto gioco cancellando una pericolosa palla break. Lo stesso fa Alexandrova nel game successivo, sventandone però due. A spuntarla, alla fine, è la giocatrice russa che s’impone sulla rivale statunitense con il punteggio finale di 6-0 6-4.

J. Ostapenko b. I. Swiatek 6-3 3-6 6-2

Inizio gara in salita per l’attuale numero 2 del ranking femminile Iga Swiatek. La tennista polacca, infatti, è finita subito sotto di un break agli albori del match disputato contro la rivale lettone Jelena Ostapenko. La nativa di Riga si è dimostrata piuttosto solida al servizio e ha messo a segno dei colpi da fondo che hanno sorpreso (non poco) la talentuosa giocatrice ventitreenne. Sì, insomma, quello di Ostapenko nei primi quattro game dell’incontro è stato un vero e proprio dominio (4-0). Il primo parziale si è concluso così con il punteggio di 6-3 a favore di Ostapenko, brava a capitalizzare al meglio gli errori commessi in fase di risposta da parte di Iga.

Situazione completamente capovolta nel corso del secondo parziale, quando Swiatek è stata brava a indirizzare l’inerzia del match dalla propria parte. Dopo i primi quattro giochi, un break di vantaggio e delle giocate convincenti per la nativa di Varsavia (anche se al netto di qualche tentennamento di troppo nella fase centrale del set). Va da sé, naturalmente, che il 6-3 con cui Iga si è congedata dal secondo parziale, abbia rimandato ogni sentenza all’ultimo (e decisivo) set.

Ogni certezza di Swiatek, però, è stata spazzata via dall’ottimo terzo set disputato da Ostapenko. L’atleta lettone, infatti, ha concesso solo due game alla numero 2 del mondo, approfittando – in maniera quasi chirurgica – di tutta una serie di errori commessi dalla polacca (soprattutto al servizio). Per Iga, dunque, una sconfitta dolorosa. Per Jelena, invece, porte spalancate sulle semifinali (dove affronterà la sunnominata Ekaterina Alexandrova).

A. Sabalenka b. E. Mertens 6-4 6-1

Grande equilibrio nelle prime schermaglie del match che ha messo di fronte la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka e la tennista belga Elise Mertens. Quest’ultima, infatti, ha disputato un buon primo parziale, creando più di un grattacapo alla forte giocatrice bielorussa. Nel complesso, quello di Sabalenka è stato un set piuttosto guardingo, in cui Aryna ha alternato delle buone giocate a degli errori strategici negli attacchi da fondo. Ad ogni modo, il primo parziale si è concluso con il punteggio di 6-4 a favore della tennista ventiseienne.

In avvio di secondo set la bielorussa è riuscita subito a strappare un break alla propria avversaria, lanciandosi in una sorta di mini-fuga. Vero e proprio crollo per Mertens nel secondo parziale. Sabalenka, alla fine, le ha concesso solamente un game, facendo calare il sipario sul match con il punteggio definitivo di 6-4 6-1.

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Autor: Francesco De Salvin