WTA Roma: Paolini recupera un set e due break e fa impazzire Shnaider. Semifinale

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[6] J. Paolini b. [13] D. Shnaider 6-7(1) 6-4 6-2

Sarà sicuramente un’avversaria tosta, aveva detto Jasmine Paolini riferendosi a Diana Shnaider prima del match. La 21enne russa, sua avversaria ai quarti di finale degli Internazionali BNL d’Italia, ha infatti venduto cara la pelle. Ma non è rimasta lucida mentalmente per quanto sarebbe servito e dopo due ore e mezza di sfida ha subito una cocente rimonta, uscendo sconfitta (per la seconda volta in altrettanti testa a testa con l’azzurra) con lo score di 6-7(1) 6-4 6-2.

Primo set: Paolini sciupa due vantaggi importanti e viene punita al tie-break

Shnaider vince il sorteggio e sceglie di servire. “I serve”, dice con fierezza la 21enne russa. Ma due doppi falli nel game inaugurale la portano subito a dover rincorrere dopo aver ceduto la battuta a 15. Paolini mostra ampie sezioni del suo repertorio: accelerazioni di dritto, smorzate sublimi e ottimi piazzamenti al servizio che le permettono di salire con agio sul 2-0. È evidente che la numero undici al mondo non stia sentendo la palla in questo avvio di partita. Il dritto le scappa con eccessiva frequenza e questa poca sicurezza con i fondamentali consente alla prima tennista italiana di entrare con cattiveria dentro al campo, per prendersi il 3-0 pesante – quindi con doppio break -, grazie a ottime accelerazioni.

Nel quarto gioco Diana riesce a procurarsi un’opportunità in risposta grazie ad alcuni buoni dritti. Con lo stesso colpo, però, Jasmine sale in cattedra e afferra il 4-0. Poco dopo Shnaider intasca il suo primo game e continua poi a spingere dal lato sinistro del campo. La 29enne toscana non controlla con il rovescio e restituisce uno dei due break. In seguito, l’avversaria accorcia le distanze avvicinandosi sul 3-4. Le dinamiche sul campo sembrano essersi completamente ribaltate. Ora è la giocatrice russa a dettare il ritmo, mentre l’azzurra fatica a imporre il suo tennis come faceva all’inizio. Altro break per Shnaider, questa volta a 0, e il pareggio sul 4-4 è cosa fatta.

Il sorpasso arriva di lì a pochi secondi, nonostante l’allieva di Dinara Safina metta a segno due doppi falli consecutivi nel nono game. Ma ecco che qui la numero cinque WTA torna a farsi valere dopo aver superato un momento difficile che aveva portato Shnaider a due punti dal set. Paolini ruggisce e con carattere strappa un break che la porta a servire per mettere il sigillo sulla prima frazione. Il dodicesimo game è un testa a testa serrato tra le due. Alla fine, ne viene a capo la russa, che costringe quindi al tie-break la sua sfidante.

Potente da fondocampo, specialmente con il dritto, Diana avanza subito sul 4-0 con tanto di doppio minibreak, conquistato a suon di fiammate mozzafiato. Cerca una reazione Jasmine, ma un suo brutto rovescio a metà rete porta entrambe a cambiare campo con un vantaggio russo di 5-1. Dopo cinquanta minuti, il set va in archivio a favore di Diana, vittoriosa 7-6(1) contro una Paolini piuttosto sfiduciata.

Secondo set: Paolini graziata dalla pioggia. Rimonta da 0-4 e conquista sei giochi filati

Jasmine inizia peggio di come aveva lasciato. Quattro errori nel suo primo gioco in battuta e Shnaider scappa subito via nel punteggio (avanti 1-0 30-0 la numero undici al mondo si trova con un parziale aperto di 14 punti a 1 in suo favore). Non ce la faccio, non ce la faccio, borbotta tra sé e sé la tennista toscana. Si procura un’occasione per conquistare il suo primo game del parziale, ma niente. Il dritto non funziona più. Errori su errori e Diana allunga presto sul 3-0 pesante.

Vinti (sempre dalla russa) i primi due 15 del quarto gioco, la partita viene interrotta causa pioggia ed entrambe le tenniste colgono l’opportunità di andare a colloquio con i rispettivi angoli. Paolini si intrattiene con Errani e dopo qualche minuto si torna a giocare. Altri due punti e Shnaider si assicura il 4-0. Il primo game tricolore del secondo parziale è il quinto. In seguito, la semifinalista di Stoccarda tenta un assalto in risposta e alla quinta opportunità si riprende uno dei due break per poi accorciare le distanze sul 3-4. La sfida comincia a configurarsi sempre di più come una battaglia mentale più che una lotta tennistica.

Come nelle migliori storie di questo sport, Jasmine mette a segno ciò di cui era stata capace la sua avversaria nel primo set: rimontare da 0-4. Altro break azzurro, con Paolini che insiste sempre di più (giustamente) sul rovescio di Shnaider, e la numero uno italiana si trova così avanti 5-4. Diana ormai è sull’orlo di una crisi di nervi e appena la telecamera inquadra il suo volto sembra che sia in procinto di piangere. Perde le staffe, i colpi da fondo e dopo un centinaio di minuti cede per la terza volta di fila il servizio e con esso il set. È 6-4 per Paolini. Si va al terzo.

Terzo set: Paolini recupera un break e dilaga, Shnaider chiude la baracca

Si torna sul rettangolo da gioco dopo un lungo toilet break per la classe 2004 di Zigulevsk. Quest’ultima ha l’occasione di impattare qualche dritto nel gioco d’apertura e non se lo fa ripetere. Trova svariati vincenti in lungolinea e strappa così la battuta all’avversaria per poi salire sul 2-0. Jasmine batte un colpo e intasca pure lei il primo gioco. Poi, nel quarto game, torna a impensierire Shnaider proponendole palle alte sul suo rovescio e alla quinta palla break trasforma. È equilibrio, 2-2.

Fa sempre più fatica Diana a tenere il proprio turno di battuta. Nel suo seguente, infatti, le entrano meno prime e ancora una volta finisce per subire break alla quarta chance regalata. Paolini sembra ormai in controllo del match e a testa alta allunga sul 5-2, ma solo dopo aver cancellato una pericolosissima chance di rientro dell’avversaria. La tennista russa non c’è più con la testa e le sue scelte in campo perdono totalmente di senso logico. Si abbandona al suo triste destino, porge ancora una volta il servizio e Jasmine chiude, dopo quasi due ore e mezza di partita, con il punteggio di 6-7(1) 6-4 6-2. Sorriso a trentadue denti e mani al cielo. Il pubblico la acclama. È in semifinale.

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Autor: Andrea Binotto