La prima finale 1000 in carriera. Linda Noskova alla soglia dei 21 anni, li compirà il 17 novembre, prova a fare capolino nel parterre della scena tennistica femminile battendo un colpo, di quelli importanti. La ceca gioca un grande match, salva tre match point ed estromette Jessica Pegula dall’ultimo atto del Master cinese, con la statunitense che si arrende 6-3 1-6 7-6(8) dopo due ore e mezzo di battaglia volte a premiare la giocatrice più giovane in campo. La semifinale di Pechino è da considerarsi la “bella” tra le due contendenti che nel corso della stagione corrente si erano affrontate già due volte: a Dubai vinse Linda, a Hamburg fu la volta di Jessica. Il cemento ha premiato nuovamente la classe 2004 che avrà l’opportunità, Amanda Anisimova permettendo, di aggiungere il secondo titolo in carriera dopo la conquista del WTA 500 di Monterrey dello scorso anno.
L’epilogo del Master di Pechino è il meritato premio per il percorso straordinario in un torneo che la vede in tabellone solo per la seconda volta: la prima apparizione nel 2023 conclusa al secondo turno senza scendere in campo contro Jelena Ostapenko. Ora Amanda Anisimova è l’ultimo ostacolo tra lei e il titolo. L’americana ha surclassato Coco Gauff nel derby tutto USA concedendo alla numero 3 al mondo solo tre game e sfiderà la nativa della Moravia meridionale con un bilancio in perfetta perità: 1-1 con l’ultimo precedente a Wimbledon che sorrise ad Amanda.
Il match: Pegula spreca, Noskova vince al tie break
La semifinale tra Noskova e Pegula è stata al cardiopalma, con l’apice toccato sicuramente nel terzo set dove il match è stato più volte nelle mani di entrambe le giocatrici, risoltosi poi con un combattuto tie break in favore della ceca. Dopo un inizio balbettante, gli albori dell’incontro hanno visto Linda sicuramente più in palla, con i primi game dove il servizio ha avuto un ruolo determinante per non concedere palle break. L’equilibrio è stato rotto nell’arco del sesto game dove la classe 2004 mette a segno la zampata decisiva e vola sul 4-2. La reazione della statunitense non è sufficiente, si spinge solo ai vantaggi nel game successivo, per rimettere in discussione il parziale che termine con un 6-3 per Noskova.
Incassato lo svantaggio, la finalista dell’US Open 2024 reagisce alla grande e alla seconda occasione utile si prende il break nel secondo game del secondo set. La ceca prova a contendere i danni, ma non riesce a risalire dal 15-40 e cede per la seconda volta consecutiva la battuta. La numero 27 del ranking riesce a evitare il bagel, ma è una magra consolazione nel monologo di Pegula. Il terzo e decisivo parziale è un’autentica montagna russa, con i primi quattro game a proporre una girandola di break che si ferma sul 2-2. Fioccano le palle break per entrambe nel cuore del set, ma la vera sliding door sono gli ultimi due game prime del tie break.
la testa di serie numero 5 sorpassa l’avversaria ed è pronta a chiudere i giochi, ma sprecare tre match point non è mai un’idea saggia perché arriva l’immediato contro break che rimanda il verdetto al tie break che sa essere giudice perfido. La numero 7 del ranking prova a eliminare dalla sua mente le tracce delle occasioni sciupate facendo suo il primo mini strappo, 3-1, ma la sfrontatezza dei giovani paga. Negli ultimi 9 punti è la giocatrice in risposta a fare punto e Noskova, dopo due match point volati via, chiude 8-6 lasciando a Pegula una buona dose di rimpianti.
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