“Facciamo in fretta, ché vorrei partire per le Maldive” è la freddura inaugurale di Aryna Sabalenka (anche se la sua destinazione per le vacanze è davvero quella) nell’incontro con la stampa presente a Riad per le WTA Finals; dopo la sconfitta per mano di Elena Rybakina nella finale, la campionessa bielorussa in circostanze come queste non perde il buonumore, almeno apparentemente, anzi la delusione la porta spesso a reagire con humor, con risultati a volte buoni a volte meno.
In realtà Sabalenka si dice soddisfatta e riconosce subito il valore della rivale: “mi sento di dire” – racconta la numero uno del seeding – “che ho fatto fatto il possibile per vincere, ma il suo tennis è stato incredibile. Ho fatto del mio meglio e lascio Riad orgogliosa per diverse ottime cose che ho saputo fare”. L’attenzione ritorna poi, ed era inevitabile, sulla nuova disavventura in finale, la quinta nella stagione: quale aspetto in particolare del suo tennis è mancato in quelle occasioni? “Penso” – risponde lei – “che, potendo tornare indietro, cercherei di vivere in maniera diversa le mie emozioni, di controllarle meglio. Sono state tutte battaglie e le mie avversarie sono risultate più forti; sul campo, dal punto di vista del gioco, mi comporterei allo stesso modo, cercando però di avere maggiore controllo dal punto di vista nervoso”.
Sabalenka riconosce il valore della prova di Rybakina: “Lei è entrata in campo decisa a colpire senza troppi pensieri e dubbi sul da farsi. Direi che è stata più coraggiosa di me, mentre i miei colpi qua e là hanno perso in velocità e i suoi cadevano spessissimo sulle righe. Quando ho avuto due occasioni nel secondo set mi sono messa troppa pressione e ho fallito; la prossima volta dovrò pormi in maniera diversa nei confronti di opportunità come queste, trattandole come punti normali”.
L’argomento vacanze permette alla campionessa di Minsk di parlare di cosa si occuperà alle Maldive: “Il primo pensiero andrà all’abbronzatura”; a chi le chiede prove sull’avanzamento dei lavori in merito su Instagram, lei risponde “certamente”, mentre il sorriso le si increspa quando qualcuno dei presenti le consiglia di provare a nuotare tra gli squali: “Ne ho una paura matta; spero di poterla vincere ma non vorrei invece finire sui giornali con titoli come ‘Sabalenka azzannata da uno squalo‘. Se ne vedo uno esco dall’acqua!“.
Tornando al tennis, non manca la domanda sul come si riprenderà dalla sconfitta: “Si lotta, si aspetta il momento buono e si prova a rimanere nel match; poi a volte chi ti è davanti dimostra di essere più forte di te in quel giorno e perdi. Come mi riprenderò? La buona notizia è che sono sempre lì vicina, quella brutta è che ho un record negativo nelle finali. Immagino che alle Maldive mi metterò a pensare, magari con un bicchiere di tequila in mano, alle partite, ad analizzare il mio comportamento ricordandomi comunque che fin qui è stato tutto bellissimo e che il prossimo anno potrò crescere e migliorare ancora”.
O que achou dessa notícia? Deixe um comentário abaixo e/ou compartilhe em suas redes sociais. Assim conseguiremos informar mais pessoas sobre o que acontece no mundo do tênis!
Esta notícia foi originalmente publicada em:
Fonte original
