[1] A. Sabalenka b. E. Rybakina 7-6(6) 3-6 7-6(6)
L’undicesimo confronto diretto tre le due campionesse (6-4 il parziale a favore della numero uno del mondo) nonché primo nel 2025 inizia con un break per parte, frangente durante il quale Rybakina si segnala in sede di risposta con punture profonde e velocissime. Il terzo game apre invece la gara al confronto a campo aperto che esalta le qualità balistiche delle tenniste ma anche le rispettive capacità di allentare il ritmo; In particolare l’atleta kazaka esibisce un rovescio slice a una mano di intatta bellezza e la sciabolata in battuta che le consentono di issarsi fino al 3-2 con il 71% di prime palle in campo.
L’inizio è davvero promettente e Rybakina, certamente molto motivata di fronte alla regina del circuito, riesce a essere ancora più efficace in risposta, domando la battuta di Aryna e rimandando fendenti che ne scompaginano le difese e la costringono a subire il secondo break. Il match si mantiene su ottimi livelli ma la tennista kazaka nata a Mosca incappa in un paio di errori banali, tra cui un rovescio a metà campo colpito a due mani, cui avrebbe forse dovuto preferire la soluzione slice monomane, che si infrange in rete. Aryna è brava ad approfittarne e inoltre si produce in un ottimo scatto in avanti per recuperare una volée smorzata: dopo mezz’ora il numero di break è di nuovo equamente diviso tra le sfidanti, con il tabellone che recita 4-4.
Anche Sabalenka, nonostante il numero di prime palle della rivale continui a essere di tutto rispetto, sa tagliare l’angolo con la risposta di rovescio e creare pensieri a Elena; la qualità permane alta, la numero undici del ranking si difende anche con la volée di rovescio e chi ha la prima occasione per attaccare finisce spesso per ottenere il punto. La Tigre di Minsk scende anch’essa a rete e con orgoglio contiene le virtù nei colpi di rimbalzo della rivale, agganciandola sul 5-5, e dopo 46 minuti il tabellone dice 6-6 per un tie-break che è la soluzione più equa di un set bellissimo.
Nemmeno lo shootout delude il pubblico: cinque servizi vincenti (tre per Sabalenka) e un ace per parte, solo tre errori e soluzioni vincenti di pregio. Sabalenka scappa 5-2 ma viene ripresa, ha un primo setpoint ma Elena lo cancella con la battuta; alla bielorussa riesce però un prodigioso rovescio lungolinea e la seconda palla-set è quella giusta. In 56 minuti per Aryna il bilancio vincenti-errori non forzati è 11-8, per Rybakina 17-14, la qualità del tennis è quella di una finale Slam.
Secondo e terzo set: Rybakina spreca 4 palle-match e si arrende
La seconda frazione riparte con Rybakina che non intende cedere allo sconforto dopo l’insuccesso e cui riesce subito il break. Nei primi game si rafforza la differenza di rendimento alla battuta delle due contendenti: Sabalenka continua a trasformare circa il 65% di punti con la prima palla mentre Rybakina sfiora il 90%. È con il servizio che la tennista kazaka annulla due occasioni per il contro-break della rivale, mentre Aryna si porta a fatica sul 2-3 con un break ancora da riguadagnare. C’è qualche errore in più ma lo spettacolo permane di buon livello.
Sabalenka capisce gli imbarazzi della rivale nei pressi del net e la invita in più di un’occasione a gareggiare in tocco, uscendone per solito vincitrice; Rybakina cede così il vantaggio del break ma si rituffa nel suo settore preferito, ovvero la risposta alla battuta, oggi parecchio appuntita. Elena giganteggia nel settimo game è pesca il nuovo break, cui sa aggiungere gli ultimi due game che le danno il 6-3 finale, mentre Sabalenka accusa un calo vistoso: per Rybakina siamo a 13-12, con un saldo ancora positivo tra colpi vincenti ed errori gratuiti, mentre per Aryna siamo a 5-16, con tre doppi errori.
Un set pari dopo un’ora e tre quarti: Sabalenka deve trovare il servizio, che l’ha aiutata solamente nel tie-break, altrimenti con Rybakina in risposta saranno dolori. I primi game in effetti vedono protagonista il colpo di inizio gioco di entrambe; gli scambi si accorciano e dopo sei giochi c’è perfetta parità, per la prima volta senza palle-break e con solo un doppio errore, di Sabalenka, che comunque mette a segno due ace. Il game che marca la differenza è il numero nove: Rybakina smarrisce la prima palla e Sabalenka intuisce da agonista di razza il momento delicato della kazaka, che con un paio di errori scende 0-40. La numero uno del circuito si difende allo stremo per tenere viva la prima palla-break e si premia da sola con un rovescio incrociato di altissimo livello.
Sarebbe il frangente decisivo per Aryna, che serve sul 5-4, ma anche la sua battuta fa i capricci e la risposta di rovescio di Rybakina ottiene pronta vendetta, sotto forma di un contro-break ritmato dalla risposta sulla sua destra, che Sabalenka provoca fino alla fine con esiti pessimi. Le protagoniste arrivano al tie-break che pare sorridere alla kazaka: Sabalenka finisce con 1 su 7 con la prima palla mentre Rybakina scrive 5 su 7 e si porta sul 6-2. Sabalenka annulla il primo matchpoint con l’aiuto del nastro e il secondo con l’unica prima palla utile; il rovescio la sostiene portandola sul 6-6 e un servizio vincente con la battuta di scorta la accompagna alla semifinale di sabato con Vondrousova. Incredibile Aryna.
M. Vondrousova b. [LL] O. Jabeur 6-4 6-1 (Matteo Beltrami)
Marketa Vondrousova impiega due set, 6-4 6-1, e 1 ora e 15′ per avere la meglio sulla tunisina Ons Jabeur nei quarti di finale del Grass Court Championships Berlin. Molto fallosa la tunisina quest’oggi, lontana parente della tennista che ha incantato e sconfitto Jasmine Paolini agli ottavi. Poco centrata da fondo campo e male assistita da una prima palla capricciosa, Ons si è difesa fin quando ha potuto dal tennis energico di Vondrousova, in sostanza fino al primo set, perso grazie al break subito in apertura di partita.
Nella ripresa una Jabeur in apparente riserva ha concesso due break filati nel primo e terzo gioco con la tennista ceca che ne ha approfittato per scappare 4-0. Il break finale nel settimo gioco è solo il punto esclamativo su una prestazione tutto sommato solida di Vondrousova che adesso attende in semifinale la vincente tra Sabalenka e Rybakina.
X. Wang b. [8] P. Badosa 6-1 ritiro (Matteo Beltrami)
Il primo set giocato dalla cinese Xinyu Wang è pressoché impeccabile alla luce del rendimento al servizio. Più dell’80% di prime palle, 92% di punti con la prima, non hanno lasciato margine a una Badosa inerme. La spagnola paga un primo set in cui ha racimolato una miseria con la seconda palla: 14%. Wang spezza l’equilibrio nel game di apertura, replicando nel quinto game. Il terzo break coincide con la fine del primo parziale, conquistato per 6-1 in 20′. Durante il primo game del secondo set Badosa si ritira per problemi all’anca destra; Wang attende ora in semifinale la vincente tra Samsonova e Anisimova.
O que achou dessa notícia? Deixe um comentário abaixo e/ou compartilhe em suas redes sociais. Assim conseguiremos tornar o tênis cada vez mais popular!
Esta notícia foi originalmente publicada em:
Fonte original
Autor: Danilo Gori