Una vittoria che lascia il segno, ma non solo nel tabellino. Maria Sakkari si qualifica per gli ottavi del Bad Homburg Open superando Yulia Putintseva 7-5 7-6 in un match che ha offerto più emozioni nel post-partita che nei due set giocati. Sul campo, la greca ha tenuto alta la concentrazione nei momenti cruciali, portando a casa un successo sudato contro un’avversaria coriacea, ma è alla stretta di mano che la partita ha cambiato registro, virando dal tennis al teatro.
Al termine dell’incontro, Sakkari si è avvicinata alla rete per il saluto di rito. Tutto sembrava filare liscio, ma qualcosa nell’atteggiamento di Putintseva ha fatto scattare la miccia. La kazaka avrebbe evitato il contatto visivo, gesto ritenuto irrispettoso dalla greca, che ha subito fatto notare la cosa: “Bella stretta di mano”, ha commentato in tono sarcastico. La risposta, secca e infastidita, non si è fatta attendere: “Non capisco cosa vuoi che faccia”. La conversazione ha quindi virato sul surreale, con Putintseva che ha risposto con un inchino teatrale. Sakkari, sempre più infastidita, ha ribattuto: “Trattami come un essere umano. Quando stringi la mano a qualcuno, lo guardi negli occhi”.
Quello che doveva essere un breve saluto si è trasformato in un battibecco acceso, con toni sempre più accesi. L’arbitro ha cercato di placare gli animi invitando le due tenniste a separarsi, ma la polemica era ormai partita per la tangente. “Guardati prima di parlare!”, ha tuonato Putintseva, non prima di lasciarsi andare ad un inchino sarcastico e poi ad un inequivocabile “Vaff****o”. Parole che hanno fatto invertire la marcia a Sakkari, già avviata verso gli spogliatoi. “Cosa hai detto?”, ha chiesto tornando indietro. Nessun chiarimento, ma solo altra benzina sul fuoco.
Con l’adrenalina ancora alta, Sakkari ha alzato il tiro: “Qui non piaci a nessuno. Nessuno. Quando stringi la mano, guarda le persone negli occhi”. Un’accusa che è suonata più come un verdetto. Poi, finalmente, le due si sono dirette verso l’uscita, tra lo stupore del pubblico e dei raccattapalle che assistevano alla scena.
A mente fredda, in conferenza stampa, la greca ha provato a ridimensionare l’accaduto. “Non credo che mi inviterà a cena, né ora né mai – ha commentato sorridendo – ma va bene così. Ho amici migliori con cui uscire. La rispetto come giocatrice, punto”. Una chiusura diplomatica, almeno nelle parole. Perché nei fatti, quello che doveva essere un secondo turno di routine si è trasformato in uno di quegli episodi da ricordare, in un certo senso, e in fondo, anche questa è erba. Più scivolosa di quanto sembri.
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Autor: Carlo Galati