Wimbledon, Vukic: “Contro Alcaraz puoi respirare, Sinner è soffocante”

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Gli Slam sono tornei lunghi e impegnativi. Tre settimane, 128 giocatori e decine di partite da giocare per decretare il vincitore. Nell’ultimo anno e mezzo, però, non sembra esserci stata storia. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sono divisi equamente gli ultimi sei Slam. Il numero uno al mondo si è intascato i Major su cemento, il 22enne di El Palmar ha messo in bacheca quelli sulle superfici naturali. Del loro strapotere se ne è reso conto anche l’australiano Aleksandar Vukic, uscito al secondo turno di Wimbledon sia nel 2024 che nel 2025. I suoi giustizieri? Jannik e Carlos.

Loro sono sicuramente almeno due livelli sopra chiunque altro, ha spiegato il 29enne oceanico al giornalista australiano Connor Joyce, presente a Londra, dopo la sconfitta patita per 6-1 6-1 6-3 contro il 23enne di Sesto Pusteria, in poco più di un’ora e mezza di tennis. “E questo è parecchio evidente. E sì che il numero 93 al mondo ha sfidato anche altri top ten di un certo calibro: Novak Djokovic, Sascha Zverev e anche Taylor Fritz, contro cui ha perso la sua unica finale ATP giocata ad Atlanta nel 2023. Da tutte le partite contro giocatori con questa classifica (fatta eccezione la sfida contro Casper Ruud a Shanghai 2024) il 29enne aussie è uscito con in mano un pugno di mosche. Ma è solo contro Sinner e Alcaraz che lui si è sentito inerme in campo.

Carlos ti regala più punti, puoi respirare un po’ in campo, ha affermato Vukic, superato dallo spagnolo, nel 2024 allo Slam londinese, con lo score di 7-6(5) 6-2 6-2. Nel primo parziale, infatti, l’australiano ha avuto l’opportunità di servire per chiudere il set, salvo poi subire il rientro del murciano. Contro l’altoatesino, invece, non c’è stato niente da fare. Qualche palla break qua e là – quattro in tutto il match, di cui tre nel terzo set e una nel game finale – ma nulla di concretizzato. Jannik è semplicemente soffocante. Del resto, non si è numeri uno al mondo per caso.

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Autor: Andrea Binotto