Simone Vagnozzi non nasconde tutta la felicità – e forse anche un pizzico di emozione – per la finale raggiunta da Jannik Sinner a Wimbledon, la prima nello Slam sull’erba. Da domani sarà tempo di preparare la sfida a Carlos Alcaraz, per riscattare la sconfitta subita al Roland Garros. L’allenatore del numero 1 al mondo tira le prime somme su un torneo in cui per Jannik ci sono stati alcuni contrattempi – leggasi la caduta contro Dimitrov e il conseguente problema al gomito – e molti segnali incoraggianti in vista dell’ultimo atto. Ecco le sue parole.
D: Sinner-Alcaraz dalla terra all’erba. Su questa superficie Jannik guadagna armi in più? Parlavi del servizio ma non solo
VAGNOZZI: “Penso che ormai le sfide Sinner-Alcaraz siano un 50-50. Lo abbiamo visto a Parigi come si sia decisa veramente su pochi punti e sarà lo stesso. Qui gli stili di gioco cambiano un po’ perché si fa più fatica a difendersi, il servizio conta di più, ci si muove peggio. La partita penso comunque sarà 50-50. Vedremo poi chi riuscirà a sfruttare l’occasione e chi in quel giorno sarà più in forma”
D: Alcaraz ha detto di aspettarsi un Sinner mentalmente più forte rispetto a Parigi. Come avete preparato questa rivincita?
VAGNOZZI: “Ancora non l’abbiamo preparata. Abbiamo finito da poco la semifinale, domani ci inizieremo a pensare. Come ho già detto dopo Parigi, non penso che Jannik sia uscito ridimensionato dalla finale. È andato sulla superficie preferita di Alcaraz e se l’è giocata benissimo, è andato davvero vicino alla vittoria. Naturalmente non esci dal campo felicissimo (sorride) ma devi essere contento del livello raggiunto anche su una superficie come la terra che non è la favorita”
D: In questi giorni è cambiato molto il tempo e di conseguenza cambia anche la superficie. Qual è la superficie migliore per voi? Con queste condizioni di tempo che può essere secco, umido, anche per gli appoggi
VAGNOZZI: “Quando è caldo la palla rimbalza un po’ più alta rispetto a quando è umido. Credo però che Jannik abbia giocato buonissime partite quando era umido e oggi che era molto caldo ha fatto bene. Quindi non penso che siano le condizioni a fare la differenza, quanto come entreranno in campo, come si sentiranno in particolare a inizio partita, soprattutto qui sull’erba. Sulla terra hai più possibilità di cambiare il gioco, mentre sull’erba le varianti sono di meno”
UBALDO SCANAGATTA: Non so quanto abbia inciso la scivolata nel primo game contro Dimitrov, però quello slice di rovescio che Dimitrov faceva benissimo – e che non ho visto fare ad altri – è un colpo che Alcaraz potrebbe fare e che secondo te potrebbe creare dei problemi a Sinner?
VAGNOZZI: “Ci aspettiamo che varierà molto il gioco. Sicuramente Dimitrov ha giocato una buonissima partita, ma Jannik si era fatto un po’ condizionare dalla caduta, quindi serviva più piano e peggio e giocava più piano anche di diritto. Era più semplice dunque variare il gioco, dipende sempre dai due lati. Se tiri più piano sarà più facile per Alcaraz variare il gioco. Il servizio conterà tanto e abbiamo visto come Alcaraz stia servendo molto bene, soprattutto le ultime partite. Vedremo, ma penso sarà una finale ancora bellissima”
D: Il problema al gomito è superato?
VAGNOZZI: “Lo stiamo gestendo. Ogni giorno va meglio, però. Quando sei in campo, durante la partita non è neanche facile capire quello che ti succede. Poi abbiamo fatto una risonanza e diversi test; lo sta gestendo bene e si sta concentrando su quello che può fare”
D: Prende antidolorifici?
VAGNOZZI: “Preferirei non andare nei dettagli”
D: La variabile pubblico la considerate? Per chi si schiererà il pubblico di Wimbledon?
VAGNOZZI: “Onestamente quando parliamo della partita non parliamo di questo, riflettiamo più che altro sulla tattica. Penso però che qui a Wimbledon siano meno schierati”
D: Quanto vale questa finale? Non è una finale come le altre quella di Wimbledon
VAGNOZZI: “Tantissimo. Arrivare in finale a Wimbledon è qualcosa di molto prestigioso e importante. È la sua prima finale e siamo veramente molto felici di essere qua”
D: E sarà la rivincita di Parigi…
VAGNOZZI: “Sì. Ma penso che ci dovremo abituare al fatto che siano loro due a giocare delle finali. Almeno spero”
D: Sarà una partita a scacchi?
VAGNOZZI: “Penso che sulla terra ci sia un po’ più tattica rispetto all’erba. Vediamo, ma credo che qui contino più i colpi di inizio gioco, servizio e risposta”
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Autor: Beatrice Becattini