Wimbledon, prosegue il momento buio di Krejcikova, sconfitta con Navarro e commozione

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La giornata di tennis di sabato 5 luglio ha riservato grandi sorprese per quanto riguarda il tennis femminile. Le campionesse delle edizioni 2022 e 2024 sono state eliminate. E se per Rybakina, uscita contro la tutt’altro che temibile Clara Tauson, e ancora alla ricerca di continuità di risultati e tenuta fisica, complice anche lo spigoloso caso della sospensione del coach Vukov, il momento no non è proprio una novità, stupisce l’uscita prematura di Barbora Krejcikova, campionessa in carica che perderà più di 60 posizioni in classifica dopo Wimbledon.

La ceca non aveva giocato molto nel corso della stagione, appena un torneo tra novembre e maggio (e poi la sconfitta al primo turno a Parigi), alle prese con più di un guaio fisico, che l’ha tenuta ai box (come spesso nel corso della sua carriera) per lunghi mesi. L’approccio alla stagione sull’erba però era sembrato positivo e lei stessa si era detta ottimista in vista dei Championships. Certo, era stata costretta al ritiro prima di affrontare i quarti di Eastbourne contro Graecheva, ma era per evitare di richiedere al fisico uno sforzo eccessivo prima dell’inizio dello Slam e comunque nel corso del torneo aveva eliminato specialiste della superficie come Dart e Burrage.
Anche la prima settimana era iniziata bene, con la vittoria al terzo set sulla finalista di Eastburne Eala, ma poi, nella sfida di terzo turno contro Navarro qualcosa si è rotto.

All’improvviso ho perso tutte le energie e non sono più riuscita a recuperarle”, ha confessato in conferenza stampa, con lo sguardo mogio di chi sa di essersi complicato la vita. Nessun infortunio, nessun dolore specifico. Solo un crollo inspiegabile, arrivato in un giorno che avrebbe dovuto raccontare un’altra storia. Certo, l’avversaria non era proprio l’ultima arrivata, numero 10 del mondo e in grande ascesa, che proprio qui aveva avuto la sua consacrazione l’anno scorso, ma da una campionessa Slam come la ceca non ci si aspettava un crollo così evidente (dall’1-1 del secondo set la statunitense ha conquistato 5 break) dopo il primo set vinto.

Il tennis non fa sconti, né alla classifica né al cuore. Krejcikova, ex numero 2 del mondo, perderà oltre 60 posizioni nel ranking WTA. Tornerà fuori dalle teste di serie. Ma non è questo il punto. È lo smarrimento a fare più male del calo tecnico.

Pensavo fosse colpa del cibo, di aver mangiato troppo presto. Ho provato con zuccheri, banane, ma stavo sempre peggio col passare dei minuti”, ha spiegato, quasi cercando una spiegazione razionale a una sensazione che razionale non è. Il corpo che non risponde, la mente che si svuota, la frustrazione che sale.

C’è stato un momento, prima del game finale, in cui tutto è diventato chiaro. Krejcikova ha abbassato la testa, si è asciugata le lacrime e ha provato a tenere duro. Il Campo 1 si è alzato in piedi per lei. “Mi sono goduta ogni partita qui. Stavo bene fisicamente, ero senza dolore, ho vissuto emozioni forti. È triste che sia finita così.

Giocherò Montreal, Cincinnati e US Open. Dovrò giocare di più se voglio guadagnare punti e risalire.” Le parole sono concrete, come lo è sempre stata lei. Ma il momento sembra chiedere altro: una riflessione, forse anche una tregua.

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Autor: Niccolò Moretti