LONDRA – Giustamente felice per la splendida prestazione contro Jakub Mensik che gli ha regalato i primi ottavi di finale Slam della carriera, Flavio Cobolli, in conferenza stampa, ha raccontato come sia cresciuta la sua fiducia nella risposta al servizio, un colpo fondamentale per fare bene sull’erba.
Vediamone un bell’esempio, fotografato da vicino durante il match contro il ceco, l’immagine è in testa al pezzo.
Prima esterna a 204 kmh (vedete a sinistra l’indicazione della velocità), ingresso clamoroso in avanzamento di Flavio, col piede destro dentro la riga di fondo, appoggio solo con la punta, leggerissimo e potente al tempo stesso.
Occhi fissi sul punto d’impatto anche dopo che la palla è partita, splendido lavoro della spalla sinistra, asse di equilibrio verticale a piombo, pure in un gesto tanto dinamico da far sembrare “Cobbo” un ballerino, mentre spara una botta terrificante.
Risultato, una “fotografia” all’avversario paragonabile a un ribattino a calcio balilla, Mensik immobile, vincente lungolinea netto.
Riflessi e “timing” da fotocellula di Cobolli, veramente impressionante.
È fondamentale stare a due metri dai giocatori, di lato, per capire davvero quanto siano incredibili certi gesti tecnici, difficili da cogliere in video, e poterli analizzare per bene, dalla prospettiva corretta. La bellissima tribunetta stampa del campo 12 è una delle migliori in questo senso.
Contro Marin Cilic, lunedì, Flavio dovrà fare un buon uso di queste sue fantastiche qualità di incontrista: se riuscirà a neutralizzare il servizio del croato, la sua velocità di gambe negli scambi potrebbe fare la differenza in modo decisivo.
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Autor: Luca Baldissera