Wimbledon Junior: Ivanov in finale, Karki sorprende. L’avventura di Vasamì si è fermata agli ottavi

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I Championships juniores di Wimbledon hanno regalato sorprese e qualche rimpianto, soprattutto in chiave azzurra. L’Italia si presentava ai nastri di partenza con tre rappresentanti nel tabellone maschile: il promettente Mattia Vasamì (numero due del seeding), Lorenzo Basile e il qualificato Marco Crivellaro. Tra loro, il più convincente è stato proprio Vasamì, capace di raggiungere il terzo turno con due solide vittorie prima di arrendersi in due set al polacco Alan Wazny, testa di serie numero 14. Per Basile, invece, l’avventura si è interrotta al primo turno contro la wild card di casa Gusic Wan B., mentre Crivellaro ha salutato il torneo al debutto, ma con la soddisfazione di aver superato le qualificazioni. Da segnalare, per entrambi gli azzurrini Basile e Vasamì, un’esperienza estremamente formativa date anche le loro dichiarazioni: i due hanno infatti avuto l’occasione di allenarsi con Jannik Sinner, numero uno del mondo, presente a Wimbledon per il torneo maggiore. Un’opportunità preziosa sia dal punto di vista tecnico che motivazionale, che i giovani italiani hanno vissuto con grande entusiasmo.

Sorprendente invece l’eliminazione precoce della prima testa di serie, lo spagnolo Andres Santamarta Roig, numero uno del ranking ITF under 18, stoppato già al secondo turno dallo slovacco appena sedicenne Ziga Sesko in tre set. Un risultato inatteso che ha aperto la parte alta del tabellone a numerosi outsider.

Giunti ora alle fasi finali del torneo, in una giornata carica di pathos tennistico con le semifinali del singolare maschile maggiore in scena sul Centre Court, anche il campo 3 ha regalato emozioni intense, con in palio un posto nella storia del tennis juniores. Poteva essere la giornata del trionfo bulgaro, con i due connazionali a contendersi la finale del torneo under 18 più prestigioso del mondo. E invece, a rompere il sogno del derby è arrivato Ronit Karki, qualificato statunitense che continua a stupire tutti, battendo in tre set il favorito Alexander Vasilev.

Ecco come sono andate le semifinali:

R. Karki b. [12] A. Vasilev 5-7 6‑4 6‑1

Karki, 17enne californiano di origini nepalesi, è stato uno dei protagonisti inattesi di questa edizione. Dopo essere passato per le qualificazioni, il suo cammino è stato già da favola, ma oggi ha aggiunto un capitolo epico: eliminare la testa di serie numero 12 Alexander Vasilev, uno dei due bulgari che sognavano una finale tutta in casa. Karki ha perso un primo set molto tirato – combattutissimo nell’ultimo gioco, ma poi ha preso il largo. Il secondo set lo ha visto brekkare nel momento chiave, e nel terzo ha letteralmente travolto un Vasilev nervoso e scarico che ha commesso ben 50 errori non forzati nel match. Alla fine, il punteggio di 5‑7 6‑4 6‑1 racconta di un dominio crescente e di una maturità sorprendente da parte dell’americano.

Il suo tennis? Poco spettacolare ma tremendamente efficace: pochi errori gratuiti, tanta profondità e un rovescio a due mani che regge anche gli scambi più violenti. «So di non avere il servizio più potente del tour, ma cerco di leggere il gioco prima dell’avversario», ha dichiarato a fine match.

[6] I. Ivanov b. [13] M. Schonhaus 76(7) 76(5)

L’altro finalista sarà Ivan Ivanov, classe 2008 da Varna, già semifinalista al Roland Garros e in netta ascesa nel circuito junior. In un match estremamente combattuto, Ivanov ha avuto la meglio su Max Schonhaus, tedesco elegante e completo, con due tie-break vinti di nervi e di testa.

Nel primo parziale Ivanov ha salvato un set point nel tie-break prima di chiudere 9‑7. Nel secondo ha recuperato da un minibreak sotto, conquistando il match. Niente sbavature, pochissimi passaggi a vuoto. «Sto imparando a rimanere presente punto dopo punto», ha dichiarato. «Essere qui significa moltissimo. Questo posto è magico. È un onore rappresentare la Bulgaria. Grigor è stato molto sfortunato, ma noi siamo orgogliosi di portare avanti la sua eredità.»

La finale

Karki vs Ivanov si giocherà domenica mattina, nel cuore dell’ultima giornata dei Championships. Una sfida inedita, i due non si sono mai affrontati prima, ma la differenza la faranno la tenuta mentale e la gestione dei momenti chiave.

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Autor: Jenny Rosmini