[19] G. Dimitrov b. S. Ofner 6-3 6-4 7-6(0)
A 34 anni Grigor Dimitrov accede per la diciottesima volta a un ottavo di finale Slam, la quinta a Londra; a farne le spese è Sebastian Ofner, a sua volta al suo secondo appuntamento con il terzo turno a Wimbledon. Il tennista austriaco si è ben difeso con il servizio ma ha dovuto fare i conti con i picchi di gioco dell’estroso rivale, che ha saputo alzare la propria intensità e cogliere un break nel primo set e un altro nel secondo, per portarsi a condurre per 2-0 dopo circa un’ora e un quarto.
Nel terzo parziale Dimitrov ha servito meglio che nei due precedenti ma ha sorprendentemente ceduto la battuta nel primo appuntamento con il servizio. La sorpresa è durata ben poco perché l’atleta bulgaro ha subito cancellato il divario nel punteggio e non ha più tentennato fino al tie-break dove non ha concesso nemmeno il punto dell’onore al rivale. Negli ottavi l’avversario per lui sarà Jannik Sinner, che conduce 4-1 nei precedenti (unico successo per Grigor a Roma, cinque anni fa).
[11] A. De Minaur b. [Q] A. Holmgren 6-4 7-6(5) 6-3
Finisce l’avventura del danese Holmgren, grande battitore che dalle qualificazioni raggiunge il terzo turno ma che oltre non può andare perché le qualità in ribattuta e in copertura di Alex De Minaur ne contengono l’esplosività e lo costringono a destarsi dal sogno.
Il ventisettenne danese scende dai 35 ace contro Machac a soli sei, sia pure in tre set contro i cinque della sfida con il tennista ceco; sulla seconda palla il demone australiano lo asfissia piazzando con intelligenza la risposta e portando il rivale sul proprio settore di gioco, ovvero lo scambio con le variazioni che mettono a disagio l’atleta nordeuropeo. Con un break Alex vince il primo set, per poi controllare la reazione del rivale e batterlo al tie-break del secondo. Il terzo parziale segue la legge del servizio ma a De Minaur riesce un’incursione nel cuore della contesa e anche in questo caso il suo break è decisivo. Per Alex il prossimo avversario sarà Novak Djokovic.
M. Cilic b. J. Munar 6-3 3-6 6-2 6-4
Jaume Munar, che tanto aveva sorpreso e incuriosito Alexander Bublik per la sua avanzata nel torneo, deve arrendersi al ritorno di Marin Cilic, trentaseienne croato testimone, suo malgrado, dell’ultimo successo a Wimbledon di Roger Federer nel 2017. Come sempre imperioso al servizio, Cilic cede solo in due occasioni la battuta ed è bravo a concentrarle in un solo set, il secondo, l’unico in cui Munar ottiene numeri decenti con la seconda palla.
Per il resto il ragazzo iberico non trova spazio in risposta e riesce ad avvicinarsi raramente al net, esercizio che Cilic viceversa compie decisamente più spesso e con esiti confortanti. È comunque il croato a fare e a disfare il corso del match, con soluzioni spettacolari alternate a errori; la continuità non è forse più nelle sue corde, ma Marin è ancora un ottimo agonista che conosce la superficie: nel suo immediato futuro c’è il nostro Flavio Cobolli.
[10] B. Shelton b. [LL] M. Fucsovics 6-3 7-6(4) 6-2
Ben Shelton supera in tre set il numero uno del tabellone cadetto e lucky loser Marton Fucsovics in poco più di due ore e si assicura la sfida con il nostro eroe di giornata Lorenzo Sonego, che a Parigi si arrese contro di lui solo al quinto set. Entrambi si sono ben comportati alla battuta, ma Shelton si è fatto preferire sia come percentuale di prime palle in campo che come resa dei colpi di inizio gioco; il match è stato movimentato da frequenti incursioni a rete e ha avuto dalla coppia di duellanti alcune soluzioni pregevoli anche in tocco, con Fucsovics in evidenza con un passante di dritto in avanzamento di alta difficoltà. Shelton si è rivelato comunque il più concreto e il più centrato dal punto di vista agonistico e ha finito per vincere in maniera netta.
O que achou dessa notícia? Deixe um comentário abaixo e/ou compartilhe em suas redes sociais. Assim conseguiremos tornar o tênis cada vez mais popular!
Esta notícia foi originalmente publicada em:
Fonte original
Autor: Danilo Gori