Comprensivamente delusa per il risultato, Elisabetta Cocciaretto ha analizzato in maniera piuttosto lucida la sua sconfitta al tie-break del terzo set contro Belinda Bencic, una sconfitta che le ha negato l’accesso agli ottavi di finale di Wimbledon.
“Forse ho pensato un po’ troppo al fatto che c’erano gli ottavi di Wimbledon in palio invece che a come giocare il punto. Mi sono fatta un po’ prendere dal nervosismo, sono stata poco aggressiva nei momenti importanti, in questo momento sono molto delusa, un po’ stanca. Anche quando sono andata a servire sul 4-3 sapevo che sarebbe stata difficile chiuderla perché lei avrebbe alzato il livello in certi contesti. Purtroppo sono calata al servizio, ho messo poche prime, ho giocato un po’ male tatticamente.”
La seconda pausa per pioggia a metà del terzo set, durante la quale le giocatrici sono state fatte rimanere in campo in attesa che il campo diventasse meno scivoloso forse ha un po’ interrotto l’inerzia della partita in un momento favorevole a Cocciaretto, ma la giocatrice marchigiana non crede che la cosa l’abbia disturbata più di tanto: “Dopo ho anche confermato il break, per cui non credo abbia influito”.
Naturalmente l’avversaria ci ha messo tanto del suo: “Lei alla fine ha sbagliato molto poco, ma d’altra parte è fortissima, è stata Top 10, ha fatto un figlio ed è rientrata subito nelle Top 30, sa come stare in campo, è molto forte”. Ma ciò di cui Elisabetta si è maggiormente rammaricata è stato di non aver osato di più: “Mi dispiace perché magari in questi contesti dovrei essere più aggressiva, e con queste giocatrici se ti trattieni troppo è finita. E questo dovrà partire da me, non può essere sempre Fausto a dirmi di andare e fare, devo essere io a prendere consapevolezza e a farlo mio questo atteggiamento che non ho. Invece di osare un po’ di più, variare un po’ di più anche con le smorzate… ho iniziato a farle poco tempo fa, fino a tre anni fa non sapevo nemmeno cosa fossero, e se non le hai fatte per 12 anni non ti possono venire naturali in match di questo tipo. Però devo sforzarmi a giocare in maniera più libera, magari dovrei anche perdere dei match perché oso troppo.”
“Lei è stata molto più forte nei momenti importanti – ha continuato Cocciaretto – non ha sbagliato quasi mai, ma lei ha un vissuto molto diverso dal mio, ha vinto molte più partite, è più esperta. E proprio per questo dovrei essere molto più spavalda, pensando che quando gioco contro giocatrici come lei non ho niente da perdere”.
Ora il programma prevede un WTA 125 sulla terra a Bastad, in Svezia, e poi un altro torneo la settimana successiva, a Iasi o a Praga. “Voglio assicurarmi di essere in tabellone allo US Open, e non credo di esserci ancora, per cui devo giocare tornei nelle prossime settimane”.
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Autor: Vanni Gibertini