[5] J. Cash/L. Glasspool b. R. Hijikata/D. Pel 6-2 7-6(3)
Julian Cash e Lloyd Glasspool vincono il titolo di doppio di Wimbledon. Grazie alla vittoria in due set – 6-2 7-6(3) – sull’australiano Rinky Hijikata e l’olandese David Pel sono la prima coppia interamente britannica a imposi nel tabellone di specialità dal 1936. Sono passati, infatti, ben 89 anni da quando Pat Hughes e Raymond Tuckey si laurearono campioni all’All England Club. Da allora solo Henry Pattern, in coppia con il finlandese Harri Heliovaara – eliminati per altro ai quarti di finale proprio da Cash/Glasspool – lo scorso anno aveva riportato i colori britannici così in alto.
Cash e Glasspool arrivavano a Wimbledon da teste di serie numero 5, ma, soprattutto, da dominatori assoluti dello spaccato di stagione su erba. I trionfi a Halle e Eastbourne autorizzavano ad annoverarli quasi in automatico tra i favoriti e, nonostante le pressioni di giocare davanti all’esigente pubblico di casa, non hanno tradito le attese. Con il successo ai Championships, i due britannici allungano a 14 la striscia di partite vinte consecutivamente sul verde, con uno score di 17 vittorie e 1 sola sconfitta – patita in finale al Queen’s contro Ebden/Thompson.
“Mi sembra incredibile, fatico a crederci” esordisce Glasspool nella consueta intervista in campo. “È straordinario quello che abbiamo fatto quest’estate“. “Il nostro obiettivo stagionale era vincere uno Slam e arrivare a Torino” gli fa eco Cash “e ci siamo riusciti“.
Grandi applausi anche per la coppia sconfitta. Hijikata e Pel, infatti, al contrario degli avversari, sono sbarcati a Londra senza aspettative. “Non ci eravamo mai conosciuti prima dell’inizio del torneo” confessa Pel scatenando l’ilarità di tutti. “Ci siamo parlati per la prima volta qui“. Anche l’australiano conferma e con un grande sorriso ringrazia il partener: “È stata una corsa folle. Grazie David per l’energia positiva che hai in campo“.
Una corsa folle. E definizione mai fu più azzeccata di questa per il percorso che tale duo inedito ha affrontato a Wimbledon. Dopo aver rischiato la sconfitta in entrambi i primi due turni, infatti, si sono sbarazzati delle terze teste di serie, i tedeschi Puetz e Krawietz, agli ottavi, e della prima forza del seeding, la coppia Arevalo/Pavic, in semifinale, per di più in rimonta, in tre tie-break.
IL MATCH
Nel primo set Cash e Glasspool fanno valere, sin dal principio, la loro maggior esperienza, nonché un momento di forma eccezionale, e riescono a conquistarsi il break nel gioco che apre la finale. Hijikata e Pel accusano l’esordio su un grande palcoscenico com’è il Campo Principale dell’All England Club. In particolare è l’olandese a faticare, mostrando tutta la tensione nei numerosi doppi falli. La coppia britannica allunga fino al 5-1 e nell’ottavo game chiudono in battuta al primo set point.
Nel secondo parziale i giochi si fanno più combattuti. Superato l’impatto con il Centre Court, Pel inizia a ingranare e dare il suo supporto a Hijikata. Nel quarto game arriva per loro la prima palla break dell’incontro, grazie a un doppio fallo commesso da Cash. Sfumata l’opportunità, nel gioco successivo, è il duo australiano-olandese a dover fronteggiare break point e, loro malgrado, devono cedere il servizio. Quando la finale sembra avviarsi a conclusione, sul 4-3 i britannici restituiscono indietro il break di vantaggio, facendosi raggiungere sul 4 pari. Gli equilibri non si rompono ulteriormente e i verdetti sono demandati al tie-break. Cash e Glasspool si dimostrano una volta ancora più abili nell’ottimizzare le chance e chiudono i giochi con il punteggio di 7-3.
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Autor: Beatrice Becattini