Wimbledon: Bellucci disorienta Lehecka e approda al terzo turno

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M. Bellucci [23] J. Lehecka 7-6(4) 6-1 7-5

Prosegue spedita la corsa di Mattia Bellucci a Wimbledon. L’azzurro, dopo aver trovato la prima vittoria nel tabellone principale dei Championships, approda al terzo turno battendo in tre set – 7-6(4) 6-1 7-5 – in 2 ore e 9 minuti Jiri Lehecka, numero 25 del mondo e 23esima testa di serie del torneo. Il ceco era stato protagonista di una buona stagione su erba, con i quarti di finale a Stoccarda, sconfitto da Ben Shelton, e, soprattutto, la finale del Queen’s, arresosi solo a Carlos Alcaraz.

Con un tennis imprevedibile, che ha messo in difficoltà l’avversario lungo tutto l’arco dell’incontro con le continue variazioni e i tagli, Bellucci potrà giocarsi contro Cameron Norrie l’approdo alla seconda settimana londinese. Per Lehecka molti passi indietro, in particolare in risposta, quasi mai in grado di centrare il campo sulle traiettorie mancine dell’azzurro. Tre set quasi perfetti , invece, da parte di Bellucci, macchiati dal solo passaggio a vuoto al momento di servire per chiudere il match.

Primo set: Bellucci annulla due set point, gioca un tie-break spumeggiante e si porta in vantaggio

Nei primi game il servizio è il colpo dominante per entrambi i giocatori. I turni di battuta sono pure formalità, con Lehecka che conferma i problemi in risposta già evidenziati nella partita di primo turno contro Dellien e le traiettorie mancine di Bellucci non semplificano il compito al numero 25 del mondo. Nel sesto game l’azzurro da 30 a zero si ritrova in parità, con un tentativo di approccio con il back di diritto che si spenge in rete. Il ceco trova una risposta profonda che propizia la prima palla break dell’incontro. Mattia si salva con un grande diritto incrociato sulla riga e respinge al mittente il pericolo. Sul 3 pari è Lehecka ad affrontare un piccolo momento di difficoltà quando da 40 zero è costretto ai vantaggi; risolve con un ace e una volée decisiva. Jiri appare poco brillante negli spostamenti, dimostrando di non provare un gran feeling con l’erba di Wimbledon, e anche dal punto di vista tattico sembra alquanto confuso.

Nel nono gioco per Bellucci si intravede una parvenza di occasione quando, con Lehecka che attacca da troppo lontano, si porta 15-30 in risposta. La prima non entra, ma il ceco gioca un grande kick a uscire che non permette all’italiano di rispondere in campo. Successivamente, anche la 23esima testa di serie si ritrova nella medesima situazione su servizio dell’avversario, sfruttando anche un doppio fallo di Mattia. Tuttavia, conferma i problemi in risposta, non leggendo per l’ennesima volta la traiettoria al corpo di Bellucci. Al servizio per raggiungere Lehecka al tie-break, il mancino di Busto Arsizio commette un paio di ingenuità. Sul 30 pari, vede Jiri lontano dal campo e prova la smorzata, che finisce in rete, portando il ceco a set point. Bellucci lo annulla con la traiettoria a uscire da sinistra. Tuttavia, Lehecka trova una risposta involontaria vincente che gli vale la seconda palla set, ma sbaglia con il diritto, un colpo che oggi non sente affatto.
Nel tie-break l’azzurro alza il livello e si porta subito 2 a 0 con altrettanti punti brillanti ed è a un passo dal 3 a 0 quando, però, sbaglia la direzione dell’attacco e viene infilato dal passante dell’avversario. Sul punteggio di 3 a 2, Bellucci riacciuffa il minibreak con una risposta negli ultimi fili d’erba. Chiude con il punteggio di 7-4.

Secondo set: Bellucci domina un Lehecka uscito mentalmente dalla partita

Bellucci, forte del set di vantaggio, inaugura il secondo parziale con un game deciso al servizio. Sull’1 a 0, Mattia si guadagna la sua prima palla break. Lehecka opta per un serve and volley scellerato sulla seconda di servizio e deve così cedere la battuta. Il ceco, allora, sceglie di variare qualcosa nel suo tennis, nel tentativo di trovare la chiave di un match che lo vede non solo sotto nel punteggio, ma anche sopraffatto sul piano del gioco. Nonostante i tentativi di approcciarsi alla rete, la situazione per Jiri non migliora, anzi subisce un secondo break nel sesto game. Bellucci conferma l’imprevedibilità che lo contraddistingue e, con un chip and charge, si conquista il 30-40, su cui non deve fare nessuno sforzo, dato il doppio fallo dell’avversario. L’azzurro sugella il set con un sonoro 6-1.

Terzo set: Bellucci trema, ma chiude al secondo tentativo

Lehecka si ripresenta in campo dopo il toilet break sicuramente più concentrato, soprattutto alla battuta. Il ceco alza le percentuali al servizio e evita di concedere opportunità a Bellucci, il quale fa altrettanto. Nel sesto gioco l’azzurro rischia di complicarsi la vita, ma sotto 15-30 ribalta il game con tre punti consecutivi. Sul 3 pari, Mattia alza nuovamente il livello. Al termine di uno scambio un po’ rocambolesco si prende due palle break preziosissime, piazzando uno smash con oculatezza. Lehecka commette l’ennesimo errore grossolano della sua partita, insaccando in rete un rovescio in avanzamento, e si trova a rincorrere anche nel parziale decisivo.

Al momento di servire per archiviare il match, il braccio di Bellucci si irrigidisce, anche se ci pensa il ceco a togliere un po’ di tensione dalle spalle del numero 73 del mondo, con gli immancabili errori. Sotto 15-30, l’italiano porta a casa uno dei pochi – se non l’unico – scambio prolungato dell’incontro, finalizzando con un drop shot che lascia immobile la 23esima testa di serie del torneo. Tuttavia, per Jiri arrivano quattro palle break – le uniche le aveva viste nel primo set – tre delle quali salvate da Bellucci con grande coraggio, con un vincente di diritto e la prima di servizio da sinistra. In questo game il ceco ottiene la quarta chance, che capitalizza grazie a un errore non forzato dell’italiano. Riacciuffata la parità sul 5 pari, Jiri sembra rinvigorito e anche il suo diritto pare essere tornato ai livelli del Queen’s. Bellucci si ricentra e, con tre punti consecutivi, si porta a palla break. Lehecka attacca, ma non chiude la volée; Mattia tira un passante incrociato in scivolata che fulmina l’avversario e riprova a chiudere la partita al servizio. E questa è la volta buona. A suon di battute si prende tre match point e capitalizza la prima occasione utile, con un servizio vincente.

Le parole di Ubaldo Scanagatta

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Autor: Beatrice Becattini