Il tennis, come ogni altro sport, è bello perché ti permette di raccontare storie che ti fanno emozionare e che ti danno la possibilità di smuovere qualcosa in chi le legge. Quella della settimana passata ha come protagonista Marketa Vondrousova, che da n° 128 ha vinto il titolo al Berlin Tennis Open powered by Hylo 2025, superando in una settimana Madison Keys e Aryna Sabalenka. La parte che stuzzica i sentimenti non è tanto questa, anche perché lei è stata campionessa a Wimbledon 2023 e n° 6 del mondo, ma il fatto che sia tornata competitiva ai massimi livelli dopo due anni da incubo, falcidiata dagli infortuni. A raccontarsi è stata proprio lei ai microfoni della ‘WTA’, partendo proprio dalla finale contro Xinyu Wang.
La vittoria del titolo e i successi contro pronostico
“A volte era molto più brava di me negli scambi, quindi ho cercato di resistere e di rimandare indietro più palle possibili. Bisogna essere molto pazienti con tutti gli interventi chirurgici e gli infortuni che ho avuto: ti insegnano davvero molto. Quindi cerco di non lamentarmi e di ricordare tutte le cose che ho dovuto affrontare prima. Quando ho vinto ho provato la stessa sensazione che si prova sempre, un senso di sollievo. Ho semplicemente ricordato tutto quello che ho passato e come abbiamo lavorato per tornare”.
Poi spiega come ha battuto avversarie quotate: “Nelle prime due partite sentivo di non avere nulla da perdere, la pressione era sparita. Poi mi sono semplicemente goduta i match. Ero sfavorita in alcune partite, ma mi sentivo benissimo. Nella prima ho affrontato Madison Keys e ho pensato di aver avuto un sorteggio complicato. Ho servito bene e ho ritrovato il mio gioco sull’erba. Sulla terra e sul cemento mi muovevo abbastanza bene, ma non facevo altrettanto su questa superficie. Negli ultimi due anni ho imparato a farlo. Credo che ci voglia un po’ di tempo per imparare a giocare sull’erba”.
Vondrousova: “Dopo l’intervento il dolore è tornato”
Interessante il passaggio sul momento più difficile degli ultimi anni: “Ho ricominciato a giocare due o tre mesi dopo l’intervento, ma il dolore è tornato. Quella è stata la parte più difficile: non stavo bene nemmeno dopo l’operazione. Ogni volta devi tornare, quindi nella tua mente ti chiedi: ‘Posso farlo di nuovo? Posso giocare ancora contro queste tenniste?’. Ma ti sembra di non saperlo mai. Quando ho ricominciato, ho pensato: ‘Non posso giocare così’. Quindi ho dovuto smettere di nuovo e fare tanti esercizi. Era molto faticoso farlo due volte al giorno senza tennis, dovevo rimanere positiva. Ho sempre creduto di poter giocare di nuovo, ma nella mia mente mi chiedevo: ‘Tornerò?’. Mi chiedevo se avrei giocato di nuovo senza dolore“.
Infine la chiosa sulle ambizioni verso Wimbledon 2025: “Non sarò testa di serie, quindi … Dico sempre che si tratta di un torneo, in una settimana. Poi se resisti, la settimana successiva è molto diversa. Quindi cercherò di godermi qualche giorno di pausa e poi tornerò a lavorare sodo. Devo rimanere con i piedi per terra, concentrarmi sul tennis e giocare queste partite come se nulla fosse successo” – ha concluso la campionessa del 2023.
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Autor: Fabio Barera