US Open: Sinner contro Musetti, la preview tecnica

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US Open: Sinner contro Musetti, la preview tecnica

Today is the day. Nella notte italiana Jannik Sinner e Lorenzo Musetti infiammeranno l’Arthur Ashe Stadium a partire dalle 2.30/3 di notte italiane circa, costringendo i tanti tifosi azzurri a dosi extra di caffé. La sfida si preannuncia interessante, seppur con un chiaro favorito: ma che cosa devono fare i due protagonisti per prevalere?

Cosa deve fare Musetti

Lorenzo, parole sue, affronta la sfida più difficile che il tennis possa proporre oggi, ovvero il confronto con il numero uno del mondo. Per lui sarà fondamentale impedire a Sinner, a partire dai colpi di inizio gioco, di far iniziare lo scambio in pressione da una posizione di vantaggio. Se Jannik scatena la sua sparatoria di incredibile violenza e precisione da fondocampo che risulta impossibile da contenere per quasi chiunque, c’è poco da fare. La tattica, per difficile che possa essere quando si affrontano pallate potenti come quelle di Sinner, è di togliere ritmo all’avversario in qualsiasi modo. Diagonali stretti soprattutto di rovescio, che essendo a una mano può imprimere molto più top-spin dei bimani, palle corte, discese a rete in controtempo, e chi più ne ha più ne metta. Le chance di Musetti aumentano nel momento in cui Jannik viene costretto a giocare in posizioni di campo per lui meno confortevoli, in avanti verso la rete, con palle basse come gli slice che Lorenzo gioca molto bene. Facile da dire, difficilissimo da implementare, ma non ci sono molte altre strade.

Cosa deve fare Sinner

Massima concentrazione alla battuta, per affondare subito con il dritto in aggressione, e coraggio in risposta, come contro Bublik, accettando di subire qualche servizio vincente, ma anticipando le ribattute il più possibile. Musetti diventa pericoloso se gli si consente di appoggiarsi ai colpi sfruttando la grande manualità che lo contraddistingue, quindi il palleggio troppo piatto e veloce, se non è precisissimo e diretto verso gli angoli, rischia di essere controproducente. Qualche top-spin carico con il dritto esterno, per far soffrire il rovescio monomane di Lorenzo, può essere più incisivo delle semplici botte pulite e filanti. Una volta preso il controllo dello scambio, se Musetti dovesse arretrare per difendere sfruttando la sua grande rapidità di gambe, le opzioni diventano parecchie. Attenzione con le palle corte, che devono essere perfette: non è mai una buona idea portare un avversario di quel talento in avanti verso rete senza metterlo in estrema difficoltà.

Nota tecnica valida per entrambi

Sarà interessante vedere chi dei due otterrà di più dal servizio, che come sempre è un colpo determinante. Tutti e due sono in una fase di evoluzione tecnica alla battuta, con piccoli aggiustamenti implementati alla ricerca soprattutto delle percentuali e della stabilità dell’esecuzione. Per Sinner, un ritmo nel portare il braccio racchetta alla “trophy position” leggermente anticipato, con il polso appena più flesso verso l’interno in fase di caricamento. Per Musetti, una partenza del movimento con il piede posteriore ben appoggiato invece che sollevato sulla punta come prima, e la già nota estrema semplificazione dell’azione verso l’alto/laterale del braccio racchetta, che parte da molto più su fin dall’inizio. Le percentuali di prime palle in campo non sono state straordinarie per nessuno dei due finora nel torneo (56% di media in 4 partite per Jannik, con l’82% di punti fatti, Lorenzo 60% in campo e 79% di realizzazione). Se uno dei due saprà aumentare sensibilmente queste percentuali, otterrà un vantaggio non trascurabile.

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