Lo US Open volta pagina e affida il proprio futuro a una figura che negli ultimi anni è diventata centrale nel panorama del tennis americano: Eric Butorac, oggi Senior Director for Player Relations & Business Development della USTA, sarà il nuovo Tournament Director del Major di Flushing Meadows a partire dal 2026. Raccoglierà l’eredità di Stacey Allaster, che continuerà a ricoprire il ruolo di Chief Executive per il tennis professionistico fino a maggio 2026, prima di assumere un incarico di consulenza strategica. La decisione arriva quasi come l’atto finale di un percorso lineare: da ex professionista (18 titoli ATP in doppio, finale all’Australian Open 2014) a mediatore rispettato all’interno del Player Council ATP, fino al salto dirigenziale dentro la USTA. Quella di Butorac è una storia costruita con pazienza, relazioni solide e un’idea chiara di come debba funzionare uno Slam moderno.
Vahaly: “Una delle figure più rispettate nel tennis”
La USTA si affida a lui con convinzione. Brian Vahaly, Chairman of the Board e Co-CEO ad interim, non ha nascosto entusiasmo e fiducia: “Siamo entusiasti di accogliere Eric come nuovo Tournament Director dello US Open. È una delle figure più rispettate e fidate del tennis, e il suo impatto sulla USTA e sul nostro Slam è stato straordinario”. Vahaly ha aggiunto che la forza di Butorac è la capacità di tenere insieme giocatori e pubblico: “Eric è stato fondamentale nel rafforzare l’esperienza dello US Open per atleti e tifosi. La sua leadership, la sua visione e la sua passione per il gioco lo rendono la persona ideale per guidare il prossimo capitolo di successo del torneo”. Parole che confermano una valutazione unanime: Butorac è un dirigente che conosce il tennis dall’interno, parla la lingua dei giocatori e comprende le logiche dell’intrattenimento contemporaneo.
Gli anni in USTA e la rivoluzione del Mixed Doubles
Entrato in USTA nel 2016, Butorac ha lavorato dietro le quinte per migliorare la qualità dei rapporti con il tour e con i professionisti. Sotto la sua supervisione si è rafforzata la rete di servizi dedicati ai giocatori e ha preso forma una Fan Week molto più ricca e partecipata. Quest’anno ha diretto anche il progetto di rilancio del Mixed Doubles Championship, trasformandolo in un evento capace di registrare “record di affluenza, di ascolti e di coinvolgimento” secondo le note ufficiali USTA. Non è stata la sua prima esperienza: nel 2022 aveva già svolto il ruolo di Tournament Director del Cincinnati Open.
US Open, Butorac: “Un sogno che si avvera”
Al momento dell’annuncio, l’ormai futuro direttore del torneo ha parlato con emozione della sua nuova responsabilità: “Sono emozionato e immensamente grato di poter diventare Tournament Director dello US Open. In molti sensi è un sogno che si avvera e la naturale evoluzione della mia vita e della mia carriera nel tennis.” Butorac ha ricordato anche il rapporto con Stacey Allaster, sua mentore all’interno della USTA: “Sono onorato non solo per l’opportunità, ma anche per seguire le orme di una delle mie più grandi mentori, Stacey Allaster. Le devo una gratitudine enorme: ho imparato da lei più di quanto potessi immaginare passando dalla carriera di giocatore a quella dirigenziale.” Poi uno sguardo al futuro dello Slam newyorchese: “Non vedo l’ora di contribuire alla crescita e al successo dello US Open negli anni a venire.”
Allaster: “Lo US Open è in ottime mani”
La stessa Allaster, che dal 2026 sarà consulente strategica della USTA, ha voluto dedicargli parole di grande stima. Parole che suonano come un vero passaggio del testimone: “È stato uno dei più grandi onori della mia carriera dirigere lo US Open, un palcoscenico dove nascono campioni e si scrive la storia. È stato altrettanto un privilegio lavorare accanto a Eric e vedere il suo percorso: dalla carriera in campo alla leadership in ufficio”. Allaster ha spiegato perché ritiene Butorac la scelta giusta per il futuro dello Slam: “Ho visto in prima persona la sua dedizione, il suo impegno verso la crescita professionale e la sua evoluzione come leader rispettato e collega affidabile. Porta umiltà, cuore e una visione equilibrata tra le esigenze dei giocatori e quelle dei tifosi. Lo US Open è in mani eccellenti con Eric come Tournament Director”.
Dai college del Minnesota alla guida di un Major
Butorac arriva a questo incarico dopo un percorso tanto insolito quanto meritocratico. Cresciuto tennisticamente alla Gustavus Adolphus College, Division III, è stato tre volte ITA All-American, vincendo nel 2003 i titoli NCAA di singolare e doppio. Ora, a 44 anni, è pronto per la sfida più grande: prendere in mano uno Slam che è anche un fenomeno culturale, mediatico e sociale. Con questa nomina, la USTA sceglie continuità e visione innovativa. Un ex giocatore che conosce le esigenze del tour, un dirigente moderno che ha già dimostrato di saper far crescere eventi complessi, un mediatore capace di parlare con atleti, sponsor e pubblico.
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