Trevisan: “Sinner ha una tecnica e una mentalità incredibili. A Paolini auguro di vincere uno Slam”

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Trevisan: “Sinner ha una tecnica e una mentalità incredibili. A Paolini auguro di vincere uno Slam”

Dopo parecchi mesi ai box per infortunio, l’azzurra Martina Trevisan è tornata a competere nel circuito nel luglio 2025, ripartendo dai tornei WTA di categoria 125. L’ex numero 18 del ranking, adesso retrocessa attorno alla 700^ posizione a causa del stop forzato, ha anche tentato di conquistare il main draw a Flushing Meadows ma l’avventura, sua malgrado, è terminata soltanto al primo turno di qualificazione.

Un processo lento, quello del ritorno al 100% per la tennista fiorentina, che in questi ultimi sgoccioli di 2025, è volata in Sudamerica a caccia di punti, raccogliendo però soltanto sconfitte. Dopo l’uscita di scena all’esordio, in Chile, Martina Trevisan ha concesso un’intervista a CLAY‘, rispondendo ad alcune domande sul suo ritorno in campo, sulle sensazioni e sul panorama tennistico maschile e femminile.

“Ho vissuto un anno molto difficile dallo scorso novembre. A marzo ho subito un intervento chirurgico dopo tanti trattamenti che non hanno funzionato” – ha rivelato in esclusiva – È stata dura, ma il lato positivo è che ogni giorno mi sento un po’ meglio e il mio corpo sta reagendo nel modo giusto. Ho ancora bisogno di lavorare e allenarmi per ricostruire il mio corpo, ma il grande cambiamento è che non ho più quel dolore che mi rendeva difficile anche solo svegliarmi la mattina, camminare. Tornare non è mai facile dopo nove mesi senza giocare, quindi devo essere paziente. Ma sono molto felice di essere tornata in campo e di competere. Amo ancora questo sport e questa vita. Questa è la cosa importante. Devo solo essere paziente e lavorare sodo ogni giorno”.

Trevisan: “Auguro a Paolini di vincere uno Slam”

Essendo impossibilitata a giocare, l’azzurra è stata mera spettatrice del successo della nazionale italiana in Billie Jean King Cup, esprimendo grande orgoglio per quanto realizzato dalle connazionali e in particolare dalla trascinatrice indiscussa del movimento femminile tricolore, Jasmine Paolini: “Sono molto felice per le ragazze. Hanno fatto un lavoro straordinario: difendere il titolo non è mai facile. Le ho seguite per tutta la settimana a Shenzhen. Ovviamente avrei voluto farne parte. Anche se non ero lì fisicamente, mi sentivo parte della squadra. Ho sempre pensato che Jasmine fosse una grande giocatrice con un diritto e un rovescio esplosivi. Anche quando era 80ª, 95ª, 115ª, 150ª. Le auguro di vincere uno Slam”.

Durante l’intervista, Martina ha poi espresso la sua opinione circa la scelta di Sinner e Musetti di saltare la Coppa Davis, rendendo chiaro a tutti il punto di vista di un’atleta, e in quanto tale, le relative complicazioni del mestiere: “Non credo sia un errore. Ci sono molti tornei durante l’anno e chi non conosce questa vita non può capire tutto ciò che dobbiamo affrontare. Siamo fortunati a vivere questa vita, ma non è così brillante come sembra. Ci sono molti sacrifici e molto da gestire mentalmente. Alla fine dell’anno devi ascoltare il tuo corpo e la tua mente e decidere cosa è meglio per te. Per me, giocare per l’Italia è sempre un privilegio e un sogno, ma ogni giocatore è diverso e il tempismo è importante”.

E proposito di Jannik, l’azzurra non ha potuto esimersi nel paragonare i due dominatori del circuito ATP: “Sono molto diversi. Jannik ha una tecnica e una mentalità incredibili. Carlos ha più varietà nel suo gioco, più fantasia quando gioca. Per dire chi andrà più lontano, dobbiamo vedere come reagiranno i loro corpi nel corso degli anni, come gestiranno la pressione e le situazioni, perché giocano molto e di solito arrivano molto avanti nei tornei”.

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