T. Fritz b. A. Zverev 6-3 6-4
L’antipasto del Six Kings Slam è stato servito da Sascha Zverev e Taylor Fritz, che ha dominato e vinto il primissimo incontro della seconda edizione dell’evento di Riad. Lo statunitense, che in Laver Cup aveva sancito proprio contro Zverev il trionfo del “Team World”, rincara la dose anche in Arabia, mettendo a segno la sua settima vittoria consecutiva contro il numero tre del mondo, che nonostante la repentina eliminazione ha incassato un succulente assegno pari a un milione e mezzo di dollari, dunque, Sascha, ha guadagnato circa 25 mila dollari al minuto durante la frizzante serata di Riad.
Primo set: Zverev non sfrutta le chance di rientro. Fritz mette la firma sul primo parziale
Taylor Fritz e Sascha Zverev inaugurano la seconda edizione del Six Kings Slam, con lo statunitense subito agguerrito sulla ANB Arena di Riad. Il primo turno di servizio del tedesco si rivela deleterio a causa di un Fritz impeccabile in risposta. Il numero 4 del mondo scavalca l’avversario con un lob perfetto, poi spolvera una riga nel punto successivo, e con un debole rovescio a rete Zverev consegna il primo break del match allo statunitense. I due regalano al pubblico di Riad qualche scambio da pura, e nonostante le tre opportunità di contro-break in favore di Sascha, quest’ultimo, in balia dell’aggressività di Fritz, non riesce a dare una sterzata al primo parziale dell’incontro, conquistato con lo score di 6-3 da Taylor.
Secondo set: Fritz domina, Sascha non riesce a contrastarlo
Le speranze di rimonta di Zverev si affievoliscono tremendamente dopo un pallidissimo inizio di secondo set. Il terzo game della seconda frazione è condito da una moltitudine di errori proveniente dal colpo migliore di Sascha: il rovescio. Lo statunitense non è chiamato a compiere alcuno sforzo immane per impadronirsi del set, e dopo aver strappato per la seconda volta nel match il servizio all’avversario, continua a martellare indisturbato sul centrale di Riad, impossibilitando Zverev a rimettersi in carreggiata. Il kick di Fritz funziona eccome sul cemento indoor della ANB Arena, e nonostante le lunghissime leve, Sascha non riesce ad arrampicarsi per restituire le corpose battute dello statunitense, giunto al game decisivo senza nessun break point concesso. Al decimo gioco, però, il tedesco intravede un piccolo spiraglio, ma sul 15-30 manda in corridoio uno slice sgonfio e poco preciso, e Fritz, dal canto suo, con un ace chiude la pratica in un’ora scarsa, col punteggio di 6-3 6-4.
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