Shanghai soffoca i tennisti: caldo, umidità e fatica estrema in Cina

0
12
Shanghai soffoca i tennisti: caldo, umidità e fatica estrema in Cina

Il Masters 1000 di Shanghai 2025 si sta trasformando, più che in un torneo di tennis, in una vera prova di sopravvivenza. Le condizioni atmosferiche al Qi Zhong Stadium stanno mettendo a dura prova i giocatori, stretti nella morsa di un caldo afoso e un’umidità opprimente, resa ancor più insostenibile da una cappa di smog che grava sulla metropoli cinese.

A farne le spese, diversi protagonisti del torneo. Daniil Medvedev, Holger Rune, Jannik Sinner, pur avendo portato a termine brillantemente le loro partite, hanno mostrato evidenti segni di affaticamento e difficoltà respiratorie durante i loro match. Casper Ruud ha lamentato problemi simili: ha accusato un vistoso calo fisico e mentale, fino a cedere la partita. Anche il francese Terence Atmane così come il serbo Hamad Mededovic sono stati costretti al ritiro, mentre Comesaña è rimasto in campo in campo contro Musetti, pur venendo spazzato via nel secondo set. Ma è Arthur Rinderknech, vittorioso su Michelsen con un netto 6-3 6-4, a fornire il quadro più lucido e allarmante della situazione:

“È difficile persino respirare in campo. Non so se da casa ci si rende conto, ma fin dall’inizio del riscaldamento è complicato. L’umidità è folle, peggio che negli Stati Uniti d’estate. E poi c’è la questione dell’inquinamento: siamo in una grande città cinese e questo non aiuta. La copertura nuvolosa schiaccia tutto, e quando esce il sole si va subito oltre i 30 gradi. Tutto questo rende la gestione fisica e mentale una vera sfida.

A complicare ulteriormente le cose è la componente emotiva, come conferma lo stesso Rinderknech:

«È chiaro che il sole picchia sulla testa e rende difficile mantenere la calma. Le sensazioni negative arrivano in fretta. Basta guardare quanti ritiri ci sono stati o quanti match si sono giocati a metà intensità. Questa settimana non è solo tennis: è anche una battaglia di sopravvivenza. Serve autocontrollo e ottimizzazione del corpo Il pubblico, nonostante la passione, non è immune: «Quando vedo le persone sugli spalti completamente fradice, pur essendo abituate a queste condizioni, capisco che non siamo soli ad avere difficoltà

Anche Novak Djokovic si è espresso sull’argomento, ironizzando: «L’umidità qui è pazzesca, davvero. Non ricordo che il clima fosse così umido in Cina. Non riesco a ricordare l’ultima volta in cui ho giocato con un’umidità simile. Ma è così, vale per me, per il mio avversario e per tutti gli altri. Bisogna accettarlo e affrontarlo. Si suda tantissimo, il conto della lavanderia sarà altissimo questa settimana, ma va bene così.»

La riflessione si impone: può un torneo di questo livello permettersi di ignorare l’impatto delle condizioni ambientali sui giocatori? In un’epoca in cui il benessere fisico e mentale degli atleti è sempre più al centro del dibattito, Shanghai 2025 rischia di essere ricordato più per l’aria irrespirabile che per il tennis giocato.

O que achou dessa notícia? Deixe um comentário abaixo e/ou compartilhe em suas redes sociais. Assim conseguiremos informar mais pessoas sobre o que acontece no mundo do tênis!

Esta notícia foi originalmente publicada em:
Fonte original