Rybakina: “Le parole di Sabalenka a Riad? Vanno contestualizzate. Vorrei fare il Grande Slam”

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Rybakina: “Le parole di Sabalenka a Riad? Vanno contestualizzate. Vorrei fare il Grande Slam”

Elena Rybakina è già alle prese con la preparazione in vista del 2026. La kazaka ha concluso l’anno trionfando per la prima volta alle WTA Finals ed è approdata a Dubai per l’off season con l’umore migliore possibile.

Per la numero 5 del mondo è stata una stagione complessa, dove le questioni di campo sono entrate in rotta di collisione con tematiche di tutt’altro contesto. Il culmine si è verificato proprio a Riad con il rifiuto da parte di Rybakina della foto con la CEO della WTA Portia Archer. Il pomo della discordia è la sospensione di un anno poi revocata prima della scadenzacomminata a Stefano Vukov, coach di lunga data di Elena, per comportamenti vessatori e inappropriati nei confronti della giocatrice. L’allenatore era stato interdetto dal circuito e da tutte le strutture ad esso collegate, benché la kazaka abbia sempre preso le difese di Vukov.

Agli albori del 2025, quindi, il croato non poteva seguire Rybakina. Ad avvicendarsi sulla panchina sono stati Goran Ivanisevic, per poche settimane, e Davide Sanguinetti, fino al reintegro di Vukov come unico allenatore.

“Prima dell’inizio della stagione, la preparazione è stata diversa rispetto a prima. Inoltre, ci sono stati cambiamenti nel team. È stato anche un periodo per abituarsi a una nuova persona, per capirla. Ci sono stati momenti diversi” spiega Rybakina in un’intervista a Tengrinews.kz riferendosi proprio ai vari passaggi di consegne tra allenatori. 

“Alla fine, dopo aver disputato un gran numero di partite, siamo riusciti a trovare il nostro ritmo, a lavorarci su, nonostante ci fossero molti tornei. Sono molto felice che, alla fine, la stagione sia andata così bene per me. Questo è successo anche se, verso la fine, i pensieri erano già rivolti a come riposarsi” confessa Elena.

“Sono molto grata anche a loro – non avevamo molto tempo a disposizione. Giocando i tornei, siamo riusciti a correggere alcuni aspetti del mio gioco. E tutto questo ha dato i suoi frutti alla fine della stagione. Inoltre, si è sentito molto il supporto dei tifosi kazaki, il che, ovviamente, ha dato molta energia. Anche a loro va un enorme grazie” ringrazia la kazaka.

Rybakina: “La polemica con Sabalenka? Acqua passata. Swiatek una vincente”

Rybakina affronta subito due delle polemiche che hanno tenuto banco in questo inizio di off season, a partire dal montepremi corrispostole per la vittoria della WTA Finals.

“Quanto è giusto? Penso che ci stiamo muovendo verso il fatto che molti tornei aumentino i montepremi. Perciò credo sia solo una questione di tempo. Tra un paio d’anni, sono sicura che anche gli altri tornei si adegueranno in questo senso spiega la campionessa di Wimbledon del 2022.
“Ma, naturalmente, i premi sono molto alti, e sono estremamente felice di essere riuscita a raggiungere un risultato simile. Il modo in cui la generazione precedente si è battuta per far crescere i montepremi ora sta dando i suoi frutti. Mi sembra che tutto stia andando nella stessa direzione, e in futuro sarà più stabile, forse non tra un anno o due, ma sicuramente nel lungo periodo” conclude.

Poi passa alla frase infelice che ha pronunciato Aryna Sabalenka dopo la sconfitta a Riad“Anche un bastone spara una volta all’anno” – asserendo di non esserci rimasta male, perché ha contestualizzato l’affermazione nella delusione a caldo.
“Dopo la partita me lo hanno scritto, ma era nel contesto. Abbiamo giocato contro Arina molte volte e anche quest’anno non è stata l’unica volta, quindi non mi concentro particolarmente su questo. Ho un buon rapporto sia con Arina sia con il suo team, quindi non lo prendo a cuore, anche se fosse stato detto davvero nei miei confronti”. Liquida così anche questa controversia Rybakina, con i suoi modi pacati e mai sopra le righe.

In seguito, i toni si alleggeriscono un po’. Sui social c’è un trend in cui si chiede agli atleti di stare in silenzio finché non sentono nominare qualcuno che ritengono migliore di loro.
Se Rybakina rimane zitta quando sente i nomi di Jasmine Paolini e Mirra Andreeva, dinnanzi a Maria Sharapova riprende la parola: “Sharapova, sì! In cosa è più forte? Almeno nel numero di Slam. Purtroppo non sono riuscita a giocare contro di lei, anche se ci tenevo molto. Ritengo che sia una leggenda del tennis, grazie alla quale molte persone hanno conosciuto questo sport. Penso che ci siano ancora moltissime altre atlete che, a mio avviso, in questo momento sono migliori di me”.

Segue una tennista di oggi: a domanda se Iga Swiatek le sia superiore, Elena spiega: “Sì, anche Iga. Ci scontriamo ogni volta, ma se parliamo di statistiche, mi rendo conto che Iga è sicuramente migliore in termini di costanza. Quanto ha vinto essendo così giovane, risultati splendidi”.

E di Serena Williams e Sabalenka dice: “Non sarei rimasta in silenzio nemmeno per un secondo. Serena è anche lei una leggenda per noi. Arina ha ottenuto risultati molto buoni negli ultimi due anni, quindi… È chiaro che Iga e Arina sono comunque mie avversarie, ma nel complesso i risultati che hanno raggiunto sono davvero straordinari”.

Rybakina: “Non penso al giorno in cui mi ritirerò. Il doppio con Bublik? C’era l’idea per le Olimpiadi”

L’intervista prosegue all’insegna dei trend social. Alla domanda “Mi ritirerò dal tennis quando…” il giornalista fornisce tre opzioni: “Quando avrò accumulato 50 milioni di dollari, quando avrò trovato la persona giusta e mi sposerò, quando avrò vinto tutti i tornei dello Slam e una medaglia olimpica”.

Rybakina non tradisce la sua calma serafica neppure in questo caso: “Probabilmente c’è più di una risposta, ma voglio combinarle tutte. Vorrei anche vincere un Grande Slam, un’Olimpiade e, naturalmente, mettere su famiglia più avanti. Penso che tutto arriverà col tempo. È difficile prevedere quando mi ritirerò, ma vorrei che tutte queste cose si unissero”

E a proposito di Olimpiadi, a un certo punto per Parigi pareva ci fosse l’idea di accoppiare Elena e Alexander Bublik per rappresentare il Kazakistan nel doppio misto. La numero 5 del mondo spiega come le sia arrivata la proposta per vie collaterali, ma la sua concentrazione era sul singolare.
“In realtà, inizialmente mi concentravo di più sul singolare per le Olimpiadi. C’è stata qualche discussione sul doppio misto, ma non ho dato una risposta chiara. Certo, sarebbe bello giocare il doppio misto, ma ora mi rendo conto che vorrei concentrarmi di più sul singolare. Forse in futuro potrebbero presentarsi delle opzioni del genere”.

Poi spende qualche parola proprio su Bublik, tornato in questo 2025 in una versione centrata e concentrata: Penso che anche Sasha stia andando piuttosto bene in questo momento, e il singolare avrà una priorità maggiore. Le Olimpiadi non sono ancora l’anno prossimo, quindi abbiamo tempo. Forse cambierò opinione. A seconda del programma e della nostra preparazione, se tutto andrà bene, saranno possibili sia il misto che il singolare”.

Rybakina e Bublik non potrebbero essere più distanti per tennis e atteggiamenti in campo. Elena non tradisce mai la sua aria compassata, anche se, sostiene, dentro di lei le emozioni scalpitano. Alexander, invece, non si fa mancare atteggiamenti sopra le righe che gli permettono di mantenere la connessione con se stesso e con il suo gioco.
“Ci sono stati momenti in cui ero arrabbiata in campo, qualcosa non funzionava e, alla fine, volevo solo distruggere e spaccare tutto” confessa Rybakina. Ma cerco di trattenermi, provando a non farmi prendere dalle emozioni. Certo, anche questi stati d’animo capitano; non c’è scampo, ma cerco sempre di controllarmi il più possibile”.

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