Un doppio 6-2 ottenuto contro la rivale lettone Jelena Ostapenko e un orizzonte – neanche troppo lontano – che si chiama Iga Swiatek. In soldoni, prosegue a gonfie vele il percorso di Elena Rybakina sulla terra battuta del Roland Garros. Così come si evince, del resto, dalle dichiarazioni rilasciate dalla tennista kazaka nella conferenza stampa tenutasi al termine del match di cui sopra (match che le ha garantito l’accesso agli ottavi di finale e una sfida piuttosto interessante con la sunnominata Iga).
D: Oggi una bella vittoria conseguita contro un’ex campionessa del Roland Garros. Soddisfatta della tua prestazione?
Rybakina: “È stata una partita dura. Mi aspettavo quella battaglia. Penso di aver giocato davvero bene. Oggi faceva caldo, quindi la palla volava parecchio. Ma ce l’ho fatta. Sono abbastanza soddisfatta della vittoria“.
D: La tua prossima gara sarà con Iga Swiatek. Ti preparerai in maniera diversa per affrontare un’avversaria così a proprio agio su questo campo?
Rybakina: “Beh, sì, certo che è molto a suo agio su questi campi. Ma penso che ogni giorno, ogni partita sia diversa. Ovviamente cercherò di concentrarmi soprattutto su me stessa. Abbiamo giocato così tante volte contro. So cosa fare. Vedremo come andrà. Ma sicuramente farò del mio meglio“
D: Prima hai parlato del clima e di quanto si soffrisse per il caldo, oggi. In quali condizioni preferisci giocare?
Rybakina: “Beh, dipende, perché anche i campi sono un po’ diversi l’uno dall’altro. Ho giocato sul “Simonne Mathieu”. Era notte, quindi la palla non andava molto forte. La sensazione era diversa rispetto alla partita di oggi, ovviamente. Probabilmente quando fa più caldo, è meglio. Ma ripeto, dipende. Bisogna essere preparati a tutto e trovare il modo di giocare, indipendentemente dalle condizioni“.
D: Noi non giochiamo a tennis. Non abbiamo la percezione di come sia giocare sullo Chatrier o sul Suzanne Lenglen. Puoi dirci un po’ quanto è grande la differenza?
Rybakina: “Ho avuto l’impressione che l’altro giorno, giocando sul “Simonne Mathieu”, non fosse tanto terra battuta quanto lo era oggi sul “Lenglen”. E poi è diverso per quanto riguarda le tribune e tutto il resto, quindi ci è voluto un po’ di tempo per adattarmi anche un po’ alla vista. In generale, è chiaro che si tratta di due cose diverse giocare su un campo piccolo o in uno stadio grande“.
D: Tornando alla prossima gara, hai giocato con Iga due volte sulla terra battuta, a Roma e a Stoccarda. Come descriveresti questi match, e più in generale, affrontare Swiatek sulla terra battuta?
Rybakina: “È dura giocare contro Iga sulla terra battuta. Fa girare la palla davvero bene. Ha un’intensità incredibile in campo, quindi non è facile. Ma penso che Stoccarda sia un torneo speciale perché è indoor. Anche la terra battuta è diversa. A Roma, le condizioni erano diverse. È un’avversaria tosta. Gioca molto bene. Si muove molto bene in campo. Quindi sarà dura“
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Autor: Francesco De Salvin