Roland Garros, il cammino di Sinner: concretezza e lucidità da fuoriclasse

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Un rullo compressore. Jannik Sinner ha cominciato il proprio cammino sulla terra rossa francese con la stessa nonchalance con cui Agassi esibiva i propri shorts in denim sull’erba regale di Wimbledon. Il percorso del numero 1 del mondo, infatti, è stato così lineare da far sembrare delle mere formalità alcuni incontri che, almeno sulla carta, avrebbero impensierito ben più di un rivale presente attualmente in Top 10. Del resto, abbiamo ancora negli occhi la bella vittoria ottenuta in semifinale contro il 24 volte campione slam Novak Djokovic.

Sinner ha cominciato il proprio cammino verso la finale parigina (che lo vedrà contrapposto al suo rivale numero uno, Carlos Alcaraz) superando nel primo turno dello slam parigino il francese Arthur Rinderknech. A dispetto del punteggio piuttosto netto – 6-4 6-3 7-5 – si è trattato di un match alquanto insidioso. Jannik, infatti, è stato costretto a recuperare da 0-4 nel corso del terzo parziale, affidandosi – come sempre – ad una tenuta mentale da fuoriclasse. Ancor più convincente è stata la vittoria ottenuta al secondo turno contro uno dei tennisti più iconici di Francia, Richard Gasquet. Giunto al suo ultimo incontro in carriera, l’ex ragazzino prodigio del tennis transalpino, si è dovuto arrendere allo strapotere tecnico e atletico di Sinner, che ha regolato il buon Richard con un perentorio 6-3 6-0 6-4.

Contro Lehecka (n. 34 ATP) al terzo turno, il canovaccio è stato più o meno lo stesso: Sinner, infatti, ha maramaldeggiato sul ragazzone di Mlada Boleslav, imponendosi con lo score definitivo di 6-0 6-1 6-2. Una vera e propria prova di forza che ha mandato un segnale chiaro, chiarissimo agli avversari dell’atleta altoatesino. Agli ottavi con Rublev è arrivato un altro successo senza lasciar prigionieri. A Jannik sono bastate poco più di due ore per riuscire ad imporsi sul giocatore russo. Non solo. Grazie al successo ottenuto contro il buon Andrey, Sinner ha ottenuto il record italiano di vittorie Slam superando Fabio Fognini. E scusate se è poco.

Tempo di outsider ai quarti di finale. Sì, perché sul terreno di gioco del “Philippe Chatrier” il numero 1 del mondo si è trovato di fronte un Alexander Bublik in stato di grazia (almeno fino alla gara con Jannik). Neanche l’entusiasmo del kazako, però, ha potuto nulla contro la concretezza supersonica del tennista azzurro, bravo ad imporsi – senza troppi fronzoli – con il punteggio di 6-1 7-5 6-0 e ad assicurarsi così la semifinale dorata con Djokovic. Il primo confronto del 2025 contro il campione serbo ha visto Sinner conquistare la sua quarta vittoria in carriera contro il nativo di Belgrado e raggiungere la terza finale Major consecutiva come solo i Fab Four nel XXI secolo. Adesso, all’orizzonte, c’è la super-sfida con Alcaraz e la finale di un Roland Garros che, comunque andrà, ci ha regalato delle istantanee di pura magia.

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Autor: Francesco De Salvin