“Ero un po’ nervosa prima del match perché questa volta bisognava vincere!”. Le prime parole di Jasmine Paolini ne tradiscono il timore di classificarsi ancora al secondo posto in una finale Slam, dopo le piazze d’onore nel singolare a Parigi e a Londra del 2024, cui si affianca la sconfitta contro Siniakova e Gauff sempre nella scorsa stagione; il successo di domenica in coppia con Sara ha sicuramente un sapore particolare per lei, che ricorda come “lo scorso anno avremmo potuto fare meglio, ma è andata così, e finalmente oggi possiamo festeggiare”.
Non è stato facile vincere contro Danilina e Krunic, sfavorite ma capaci di portare le nostre fino al terzo set. Il punteggio, 6-4 2-6 6-1, dà ragione alle italiane, ma nel corso della conferenza stampa Jas torna ancora sull’argomento e riconosce che il ruolo di favorite le ha certamente dato inquietudine, unitamente al valore delle avversarie, poco quotate ma “capaci di farci giocare male”. Sara, che in carriera ha già vinto tutti i tornei Major nella specialità, esordisce astraendosi dal momento contingente e dice che in generale si tratta di “rimanere focalizzati ogni giorno sul gioco, di muoversi velocemente anche dopo una vittoria come quella di Roma e di pensare a nuove sfide; ti stanchi” – dice – “ma devi essere anche felice per successi come quello di oggi; bisogna trovare il giusto bilanciamento nelle cose”.
Il nostro Vanni Gibertini introduce l’argomento del match chiedendo se la chiave della partita sia stato il secondo game del set decisivo, quando le azzurre hanno difeso il turno di battuta annullando tre palle-break. Sara concorda e rilancia: “anche il primo game ha avuto importanza, siamo rientrate dagli spogliatoi con nuova energia, abbiamo cominciato bene, abbiamo urlato e ci siamo caricate a dovere”.
Se il sapore del primo successo-Slam è dolce, come conferma la tennista toscana, com’è quello dell’ottavo? “Inimmaginabile” – risponde sorridendo l’atleta emiliana – “all’inizio della carriera pensare di vincere tutto questo, ma in fondo lo era due settimane fa anche vincere tutti e due i tornei di doppio quest’anno a Parigi. Per le spese del bagaglio extra? “ci pensa Pablo!” – le campionesse ridono, ai costi supplementari per il trasporto dei trofei ci pensa Lozano, l’allenatore di Sarita.
Per gli obbiettivi futuri Errani guarda avanti mentre Jasmine si concentra sull’immediato. “Sicuramente pensiamo alle Finals di specialità” – dice Sara, “dobbiamo crescere sull’erba” – puntualizza Jas – “anche perché questa crescita ci aiuterà anche per i tornei sul duro”. In ogni caso, sollecitate da Gibertini sull’argomento Finals, “non siamo ancora sicure di partecipare ma siamo vicine; ci terremmo a fare meglio dello scorso anno, quando non giocammo male ma perdemmo di poco due match”.
O que achou dessa notícia? Deixe um comentário abaixo e/ou compartilhe em suas redes sociais. Assim conseguiremos tornar o tênis cada vez mais popular!
Esta notícia foi originalmente publicada em:
Fonte original
Autor: Danilo Gori