Rassegna stampa – Musetti da sogno, Alcaraz a un passo dal n. 1

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Rassegna stampa – Musetti da sogno, Alcaraz a un passo dal n. 1

Musetti batticuore (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

C`è un`onda di amore che dall`Inalpi Arena passa dal cuore di Lorenzo Musetti, ne rivitalizza i muscoli e la mente e gli permette di portare a casa una partita incredibile, che fa un`inversione a U sul finale quando tutto sembra perduto. È la magia del tennis, è la magia di Lorenzo Musetti che ha voluto con tutto se stesso queste Finals, sfuggite una prima volta ad Atene, riconsegnate da un Novak Djokovic in vena di gentilezze e riagguantate all`ultimo respiro. «Fino alla fine», scrive sulla telecamera prendendo in prestito il motto della sua squadra, della Juventus. È l`urlo di Lorenzo, che manda in delirio tutta Torino e tutta l`Italia con una vittoria in tre set su Alex De Minaur che resterà nella storia di questa edizione. Storica perché per la prima volta avevamo due singolaristi, storica perché il doppio è già in semifinale. Storica per Lorenzo Musetti, che resta in corsa per la semifinale in una sfida che sa già di spettacolo contro Carlos Alcaraz, domani. Gambe, testa e un cuore così: «Senza di voi non sarei mai riuscito a vincere questa partita – cerca di dire Muso con la voce strozzata dall`emozione -. Sono riuscito a scavare dentro di me la poca energia rimasta. Ora ho un match facile…», scherza in merito alla prossima sfida col numero 1 al mondo. «È un lavoro, il nostro, di alti e bassi, ho ancora 23 anni, non è sempre facile essere al Top, e quest`anno abbiamo fatto un bel salto di qualità. In passato una partita così non l`avrei portata a casa». Il primo set è stato di Lorenzo, con un break nell`undicesimo gioco alla quarta palla break che gli ha permesso di chiudere avanti 7-5. Con un De Minaur abbacchiato, Musetti non ha sfruttato le tre occasioni di passare in vantaggio in apertura di secondo set, lasciando che l`australiano gli portasse via il servizio nell`ottavo game per il 5-3 che diventerà un 6-3. Il terzo set parte male, Lorenzo perde il servizio subito, prova ad avvicinarsi ma le gambe veloci di Damon arrivano ovunque. In compenso quelle di Muso si irrigidiscono fiaccate dai crampi. Un`interruzione di dieci minuti per soccorrere uno spettatore gli permette di rilassarsi un po`. […] Lorenzo trova qualche pennellata di classe delle sue e l`Arena si scatena. Muso mette il piede nella porta prima che De Minaur la chiuda e riapre il match col controbreak. L`urlo dei 13mila dell`Inalpi è tale da far tremare il campo e le certezze dell`australiano, sovrastato dalla classe di Lorenzo. Ecco il miracolo, che si palesa sotto forma di un passante di dritto incrociato sul secondo match point. […]

Musetti delle meraviglie (Daniele Azzolini, Tuttosport)

L`altro Musetti. Quello giusto, col braccio che corre veloce, che disegna svolazzi precisi come l`O di Giotto, prima di colpire la palla. Era arrivato a Torino anche lui, insieme con la sua copia meno baldanzosa vista l`altro ieri, un po` infiacchita dalla scalpitante rincorsa per procurarsi i punti utili alla promozione tra i primi otto. Ed eccolo in campo, finalmente, ed è quello che fa innamorare il pubblico al primo sguardo. Ha una voglia inesausta di far bene, di non darsi mai per battuto, di resistere finché corpo e anima gli danno la possibilità di farlo. Ribalta con l`anima trai denti una partita ormai persa Primo matchpoint… Non va. Ce n`è un altro, ed é quello buono, un passante che fa balzare in piedi l`intero stadio e spinge alle lacrime la compagna Veronica in attesa del secondo figlio, e l`intera panchina di Musetti. «La stanchezza si è fatta sentire, lui giocava sul ritmo, ma io sono riuscito a scavare dentro di me e trovare le ultime energie, Sono orgoglioso di aver raggiunto questa vittoria. Ora c`è Alcaraz. Match facile, vero?». Mi sarebbe dispiaciuto non vederlo in azione, in un contesto come questo, le Finals che mettono di fronte i primi otto della stagione. Non tanto per il risultato in sé, quanto per il confronto dei valori con i primi della classe, che é parte integrante di questo capitolo finale di un anno di tennis, e può istruirci a dovere su quanto spazio di crescita abbia Musetti che ha un anno e mezzo in meno di Sinner, vale la pena ricordarlo – contro i migliori del mondo. De Minaur é tra questi, ormai da anni. Mai a livello di Sinner e Alcaraz, ma in grado di farsi rispettare. Musetti va oltre se stesso, tiene viva una partita che nel terzo set sembrava perduta. La riprende quando non ci sono più speranze, ci mette il cuore. Strappa il break a De Minaur che serve per la vittoria, si porta avanti 6-5. E’ incredibile la volontà di farcela, costi quel che costi. Il livello del suo tennis è già alla pari di quello dei più forti. Grande partita, tanta qualità, un bellissimo confronto. Giocato dall`australiano (di Sydney, ma di padre ecuadoregno e di mamma spagnola) con la voglia di spaccare il match, di farlo subito suo, e allontanare così i fantasmi liberati da un avversario che negli ultimi tre confronti l`ha sempre messo sotto. Tennis di gran foga, quello di De Minauy giocato quasi con voluttà. Al quale Musetti replica con pazienza e solidità artigiana, confezionando un attento reticolo di scambi, spesso diversi l`uno dall`altro, dal quale si muovono a sorpresa quegli affondi che il buon Demon non si aspetta, malgrado conosca ormai bene il tennis dell`avversario italiano. Ma il livello è alto, e quando i termini della disputa si alzano, Musetti si trova d`incanto. Nell`equilibrio che i due propongono, infatti, é Musetti ad avere le occasioni nel primo set, il primo ad avere la palla break, il primo a prendere d`infilata De Minaur con un break nell`11° gioco che spezza l`incantesimo e porta Lorenzo avanti. Quanto durerà? Non c`è quasi il tempo di chiederselo. Il secondo set si complica nell`ottavo gioco, dopo un avvio nel quale Musetti disperde due palle break. Sostanziale parità nei game successivi, ma sul 4-3, Musetti alla battuta, De Minaur trova tre ottime risposte, che obbligano Lorenzo a recuperi poco agevoli. […] De Minaur aumenta il ritmo, porta a casa il set e si procura anche la dote di un break nella terza frazione. Musetti è calato (e ci sta), ma non molla. De Minaur sfrutta al meglio le sue gambe motorizzate. […] Lorenzo non ha intenzione di mollare e dà vita a scambi di un`intensità fuori dalla norma. Strappa a De Minaur il servizio della vittoria, si riporta avanti in un set che lo aveva visto inseguire. C’è ancora tempo di sognare la semifinale. Attento, Alcaraz.

Vittoria di gran classe: che impresa di Musetti (Carlo Galati, Libero)

Una vittoria da montagne russe, di quelle in cui sconfitta e trionfo si sfiorano, si guardano, quasi si toccano. Lorenzo Musetti ha scritto una delle pagine più intense della sua carriera battendo in rimonta Alex De Minaur con il punteggio di 7-5 3-6 7-5, al termine di quasi tre ore di battaglia e di tennis vibrante. Un successo che tiene viva la corsa alla qualificazione alle Nitto ATP Finals di Torino e rimette in gioco anche la lotta per il numero uno del mondo, con la sfida di giovedì contro Carlos Alcaraz che promette scintille e significati doppi: accesso in semifinale e, chissà, incroci di ranking mondiali. Musetti ha vinto una partita che sembrava perduta. Dopo un ottimo avvio, si è ritrovato a rincorrere nel terzo set, con De Minaur avanti 5-4 e pronto a servire per il match. In quel momento, quando le gambe tremavano e la lucidità sembrava sul punto di svanire, il toscano ha tirato fuori due punti dei suoi, di tocco e coraggio, rovesciando completamente l`inerzia. Da lì in avanti solo cuore e tennis puro: break, servizio tenuto con autorità e un ultimo game chiuso con la forza dei più forti, scrivendo “Fino alla fine” sulla telecamera. La giornata torinese si era già aperta con un sorriso azzurro grande così. Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno centrato una storica semifinale, la prima di sempre per una coppia italiana alle ATP Finals. Il successo, netto e meritato, contro Granollers e Zeballos – 7-6(4) 6-4 – suggella un percorso perfetto: due vittorie su due e qualificazione già in tasca.[…] Nel pomeriggio, è tornato a prendersi la scena Carlos Alcaraz, che ha superato Taylor Fritz per 6-7 7-5 6-3 al termine di una partita spettacolare. Due set di tensione e ritmo altissimo, poi lo spagnolo ha cambiato marcia: baricentro avanzato, variazioni improvvise e quel dritto esplosivo che resta il suo marchio di fabbrica. Fritz ha servito con percentuali altissime, ma nei momenti decisivi Alcaraz ha imposto la sua legge: coraggio, istinto e la capacità di inventare angoli che solo lui sembra vedere. Con questa vittoria, il murciano si è garantito la possibilità concreta di chiudere l`anno da numero uno del mondo: gli manca un solo passo per blindare il primato di fine stagione. Per Jannik Sinner, che sogna l`impresa, resta una sola combinazione: vincere le Finals da imbattuto e sperare che Alcaraz non arrivi all`ultimo atto. È difficile, quasi impossibile, ma finché c`è una palla da colpire, nulla è precluso. […]

Musetti da sogno: “Grazie ai tifosi” (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)

«Ringrazio il pubblico: senza di voi non sarei riuscito a vincere». Miracolo a Torino. Lorenzo Musetti, col serbatoio in piena riserva, compie l`impresa alle Nitto ATP Finals. La vittoria su Alex De Minaur 7-5 3-6 7-5 è una delle più incredibili della sua carriera, a testimonianza di una nuova maturità e, soprattutto, di uno status ormai acquisito da Top 10 ATP. Inizio in crescendo, fase centrale in calando, finale da apoteosi. “Muso” ha trovato energie laddove non c`erano, annullando per ben due volte la chance del doppio break nel terzo set a “Damon”. Il pubblico della Inalpi Arena ha fatto la sua parte, sostenendo Lorenzo nei momenti più difficili. L’adrenalina ha fatto il resto. Musetti conquista così 200 punti e la chance di giocarsi le proprie (poche) possibilità domani contro Carlos Alcaraz nell`ultimo match del girone. Entrambi iniziano bene al servizio, concedendo poco all`avversario. Sul 3-3 Musetti si procura la prima palla break del match, ma non riesce a tenere in campo la risposta di diritto su una buona prima al centro di De Minaur. Lorenzo è perfetto nei game di battuta e si muove con disinvoltura sul campo. La sensazione è che un po` di riposo lo abbia in parte rigenerato. Sul 5-5, alla quarta palla break del game, “Muso” mette la freccia e va a servire per il set; Lorenzo stringe il pugno, il pubblico entra nel match, esaltandosi anche per la presenza sugli spalti di Jasmine Paolini, Lorenzo Sonego e Tathiana Garbin. Sul 6-5 però un brivido scorre lungo la schiena di tutta la Inalpi Arena: De Minaur si porta 0-30 con un comodissimo diritto per salire 0-40. Fuori. Lorenzo si riprende, serve benissimo e chiude 7-5. All`inizio del secondo parziale l`azzurro ha la chance di allungare, ma non riesce a sfruttare tre opportunità di break. Da lì De Minaur alza il livello e l`intensità, riuscendo a strappare la battuta a Musetti sul 4-3 alla sua prima chance di break nel match. In pochi istanti è 6-3 Australia. Nel terzo set De Minaur si porta subito avanti di un break. Sul 2-1 40-40 una persona sugli spalti si sente male e il match viene fermato per 8 minuti. Alla ripresa Musetti si procura una palla break, ma Alex la annulla col servizio ritrovando subito la concentrazione. Il match sembra andare verso una inevitabile conclusione, con tanto di opportunità del doppio break De Minaur. Annullata. Sul 4-3 30-30, servizio Australia, il match si infiamma all`improvviso quando va in scena il punto del torneo, al termine del quale Muso e De Minaur finiscono al tappeto dopo uno smash vincente di “Demon”. Qualcosa però bolle in pentola. Lorenzo non smette di lottare e cerca una rimonta sensazionale salendo 6-5 anche grazie a un grande pubblico. Poco dopo arriva un nuovo break che manda in visibilio l`Inalpi Arena. Due ore e quarantasette minuti di apoteosi pura. […]

Carlos verso il trono (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Il soldato Alcaraz e la campagna d`Italia. Manca solo una battaglia da vincere, a Carlos, per restare re del mondo e chiudere la stagione in vetta al ranking, respingendo l`assalto tricolore di Sinner, peraltro rimasto fermo tre mesi in primavera per le note vicende relative al Clostebol. La prima la combatterà domani contro Musetti, un altro azzurro, che dunque potrà fare un favore a se stesso (Lorenzo dopo il successo su De Minaur è ancora in corsa per la qualificazione) e pure a Jannik. A metà del secondo set contro Fritz, però, i progetti di gloria del prodigio murciano sembrano poter momentaneamente naufragare (e dunque, in caso di sconfitta, spingerlo nella tempesta di una possibile semifinale contro Sinner) nel complicato mare di un match in cui il servizio per due ore non ha mai la velocità per disinnescare la risposta dell`americano e i tentativi di spaccare da fondo campo si stanno infrangendo contro gli scogli di troppi errori gratuiti, specialmente con il dritto (ben 21). L`ineffabile Taylor si procura due palle break non sfruttate nel quinto game del secondo set e sul 4-4 40 pari e servizio spagnolo, con il campo aperto, spara un dritto addosso a Carlitos che così riesce a passarlo con l`incrociato. Lì, in pratica, il duello vive il suo epilogo: scampato il rischio, Alcaraz aggiusta il mirino in battuta, non si concede più pericolosi sfarfallii e domina il terzo set, anche per un evidente calo fisico di Fritz, che dice di soffrire di una leggera tendinite a una gamba. Missione quasi compiuta verso l`empireo della classifica, dunque, ma è innegabile che quel peso, seppur dolce, continui ad accompagnare Carlos: «È difficile non pensare al numero 1, ma cerco di non farlo troppo perché è già abbastanza complicato così. Sono contento di aver vinto una partita difficile, ero stanco, ma ho reagito alla grande nei momenti difficili, una cosa che mi rende orgoglioso». […] «Finire l`anno da primo sarebbe bellissimo, perché Jannik è fortissimo e ha una costanza incredibile nei risultati. Era un traguardo all`inizio della stagione, ma alla fine sto provando a non pensarci, non credo faccia bene ai miei nervi. E poi l`obiettivo principale è giocare un buon tennis e provare a vincere il torneo». […]

Vittoria in salita: inizio difficile, poi è cresciuto con la battuta (Paolo Bertolucci, La Gazzetta dello Sport)

Lo spagnolo Carlos Alcaraz vince ancora, ma nel match contro Fritz mette in mostra un inizio sicuramente balbettante, al servizio e non solo. L`allievo di Juan Carlos Ferrero parte con una percentuale piuttosto bassa di prime palle (58%) e con una seconda non così efficace come al solito. La situazione cambia soltanto con il progredire della partita, quando il numero uno al mondo trova nuove direttrici e una nuova consistenza decisamente superiore (67% di prime nel secondo, 72% nel terzo set, velocità media 199 km all`ora). Come per il servizio, anche nei colpi di rimbalzo nella prima fase della partita si è trovato spesso in difficoltà nel reggere le accelerazioni dell`avversario, tanto che la palla di Fritz è sembrata per certi versi più pesante. Alcaraz ha rischiato molto, ma rimanendo lì con umiltà dal momento della conquista del secondo set, nell`ultima frazione si è mostrato più sciolto, più incisivo con i colpi e meno falloso con il rovescio da fondo campo. L`errore di Alcaraz, almeno all`inizio del match, è stato soprattutto tattico. Il numero uno del ranking si era intestardito nel voler seguire l`avversario in un tennis fatto di potenza, di colpi violenti e di cattiveria, limitando al massimo altre soluzioni più favorevoli al suo gioco. […] Rispetto al match d`esordio con De Minaur, Alcaraz non è sembrato ben disposto a variare da subito i propri colpi e a uscire dalla morsa nella quale era stato stretto da Fritz, ma come detto ha dimostrato grande umiltà, anche se condita da un pizzico di nervosismo, nel rimanere attaccato alla partita in tutti i modi, anche quando è sembrato vicino a una clamorosa e sorprendente sconfitta che avrebbe messo a rischio anche la sua leadership nel ranking Atp. La perseveranza e la costanza dello spagnolo nel rifiutare lo smacco sono state premiate nel finale del secondo set, tanto che la partita è poi proseguita senza ulteriori rischi nel terzo. Alla fine, un successo impegnativo come questo potrebbe rafforzare proprio la tenuta mentale di Carlos, verso un`ipotetica battaglia finale contro Jannik Sinner.

Alcaraz avanza: “Il n. 1? Ci penso” (Antonio Sepe, Corriere dello Sport)

Il match più bello di queste Atp Finals l`ha vinto Carlos Alcaraz, che ha superato Taylor Fritz per 6-7 7-5 6-2 dopo 2 ore e 49 minuti. Dopo un avvio in salita, lo spagnolo ha alzato il livello del suo tennis e ottenuto una delle migliori vittorie in carriera sul cemento indoor. Ha inoltre ipotecato sia il primo posto nel girone sia il numero uno di fine anno. «È stato un incontro duro e molto dispendioso. Non mi sono sentito bene come contro de Minaur, ma ho cercato un modo per rimontare» ha detto in conferenza. Nel primo set entrambi hanno avuto molte chance, ma la differenza l`ha fatta il tie-break, dominato per 7-2 da Fritz. L’americano ha continuato a giocare alla grande nel secondo, tuttavia ha sprecato troppo (1/9 il bilancio complessivo sulle palle break) e ha pagato caro un passaggio a vuoto sul 6-5. «Quello è stato il punto di svolta, da li ho preso fiducia» ha commentato Alcaraz, che è salito in cattedra e ha dominato una terza frazione senza storia. «C`è della frustrazione perché ho avuto tante opportunità. Se avessi fatto meglio col dritto sarei andato a servire per il match» ha invece dichiarato Fritz, a cui non è bastato mettere il 75% di prime in campo. Crollato dopo due set giocati al massimo, l`americano ha infine menzionato un problema al ginocchio: «Ci combatto da inizio anno, non c`è nulla che possa fare». […]

Storici Bolelli-Vavassori: sono in semifinale (Alessandra Bocci, La Gazzetta dello Sport)

L`onda del doppio azzurro non si ferma. Andrea Vavassori detto Wave e Simone Bolelli detto Simo dopo aver battuto l`attuale coppia numero uno del mondo Cash-Glasspool si sono qualificati per le semifinali superando in due set Granollers e Zeballos. È la prima volta che una coppia azzurra raggiunge le semifinali del torneo dei maestri: e se dopo il successo con i britannici i due avevano detto di aver giocato una partita da mettere nella loro top five, questo match l`hanno giudicato da podio. Primo set combattuto, ma gli azzurri sono stati determinati e hanno preso consapevolezza dopo aver azzerato le difficoltà momentanee. Nel secondo, subito palla break, ancora con l`argentino Zeballos al servizio, e qualità di gioco sempre più alta per varietà e intensità: è stata Vavassori a sigillare il successo con uno dei suoi energici smash. E adesso sentono il peso della storia, la pressione del pubblico? «Il peso no – risponde il torinese Vavassori – ma questo pubblico è fantastico e ci carica». «Abbiamo salvato il risultato in qualche momento delicato – ammette Bolelli – ma abbiamo imparato ad essere più freddi». Adesso affronteranno i campioni in carica Krawietz e Puetz, che potrebbero in teoria ritrovare in Davis. […]

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