Rassegna stampa – Cobolli si allena con Alcaraz in Spagna

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Rassegna stampa – Cobolli si allena con Alcaraz in Spagna

Cobolli, il ladro Alcaraz. «Preso…tanto in 2 ore!» (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Non capita a tutti l’opportunità di preparare la nuova stagione insieme al numero uno del mondo. Flavio Cobolli, reduce da un 2025 che lo ha proiettato tra i big del circuito (ha chiuso l’anno al 22° posto in classifica, dopo aver toccato un best ranking da n.17), si è allenato una settimana con Carlos Alcaraz, sui campi in cemento dell’accademia di Murcia. Un bel premio per il 23enne azzurro che con la maglia della Nazionale ha indossato i panni dell’eroe in Coppa Davis […]. Un exploit che, dopo i quarti a Wimbledon e i due titoli sulla terra (prima a Bucarest e poi ad Amburgo), ha dato ulteriore convinzione al giovane romano in vista di un’annata che si preannuncia cruciale per la sua crescita, con l’ambizione di puntare alla Top 10. «Le due ore di allenamento con Alcaraz sembrano solo venti minuti, mentre quando ti alleni con un altro giocatore sembrano davvero due ore – ha raccontato Cobolli in un’intervista al Tg1 parlando delle sessioni svolte con il campione spagnolo – Ovviamente mi sta dando tanti consigli, ma anche quando non dice nulla io imparo comunque moltissimo anche solo osservandolo». Anche se è diventato uno degli uomini copertina del tennis tricolore, Flavio mantiene i piedi ben saldi a terra, prendendo proprio come punti di riferimento Alcaraz e Sinner […]. «Bisogna essere anche un po’ realisti nella vita, uno ci prova e lavora tutti i giorni per arrivare dove è lui, ma riconosco anche il fatto che Jannik in questo momento è ancora molto lontano da me». Dunque consapevolezza, umiltà e voglia di mettersi in gioco per la definitiva consacrazione. «Cosa devo migliorare nel 2026? Secondo il mio team, tutto. Mi reputo molto forte in alcune aree, ma in altre in effetti so di avere ancora tanti margini di crescita», ha ammesso con sincerità il giocatore capitolino, in mattinata atteso ad Anagni per ricevere il Premio Internazionale Bonifacio VIII insieme al padre Stefano. Proprio al nonno paterno Cobolli aveva consegnato l’insalatiera conquistata a Bologna: «Ma dopo un po’ mi ha restituito il trofeo perché quando girava per Roma lo fermavano tutti per strada e gli chiedevano ‘Ammiraglio, dov’è la coppa dell’Italia?’. E lui non ce la faceva più…». Sarà in una competizione a squadre, la United Cup mista, al via dal 2 gennaio in Australia l’esordio nel 2026 di Flavio, affiancato da Andrea Vavassori, Andrea Pellegrino, Jasmine Paolini, Sara Errani e Nuria Brancaccio. […]

Tien è il piccolo re: «Merito del mio coach Chang» (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Learner si traduce “colui che impara” e l’americano di origine vietnamita pare proprio saperlo fare bene, Ieri Tien ha vinto il trofeo un anno dopo aver raggiunto la finale e lo ha fatto da vero n° 1 del seeding e tennista di livello superiore rispetto al resto del lotto. È stato lui a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro delle Next Gen ATP Finals […]. In quel di Gedda, Learner ha fermato in tre set (4-3 4-2 4-1) il belga Alexander Blockx, n° 2 del draw ma ancora “acerbo” per la grande platea, anche se era arrivato imbattuto alla sfida per il titolo. Un testa a testa che nei fatti è durato un solo set, il primo, deciso al tie-break. […] Il suo tennis, fatto di perfette geometrie e traiettorie mancine, è diventato via via sempre più perfetto e il rivale di giornata poco ha potuto. Con il vantaggio di due set a zero Learner davanti allo sguardo attento anche di Rafa Nadal, ha preso il largo anche nel terzo […]. Lo statunitense ha alzato con merito le braccia al cielo andando subito ad abbracciare i componenti del proprio staff su tutti il coach Michael Chang: «Un trofeo che attendevo da un anno – ha detto Learner, figlio di un avvocato e di una insegnante – e che ho fortemente voluto. In finale non è stato facile, soprattutto il primo set nel quale Alexander ha quasi sempre servito la prima. Ora voglio godermelo un po’, poi penserò alla prossima stagione. Faccio i complimenti a Blockx per il torneo disputato e ringrazio il mio team. Mi ritengo molto fortunato nel poter avere al mio fianco un coach come Chang”. Il 2026 di Tien, già numero 28 ATP prenderà il via dal 250 ATP di Brisbane […]. Un po’ abbattuto Blockx, in premiazione: «Raramente in campo mi sono sentito come oggi ovvero molto lontano dai giochi. Bravo lui a interpretare benissimo il confronto e a mettere in campo un tennis quasi perfetto. La sua stagione, d’altra parte, è stata esemplare. Questo per me rappresenta un inizio e vedremo cosa mi riserverà il 2026. Un grazie al mio staff con il quale lavoro ormai da tempo e spero di poter continuare a farlo. È stata una settimana bellissima che mi porterò nel cuore».

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