Musetti corre agli ottavi: ora lo aspetta Djokovic (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)
Da casa e dagli spalti, con il calore dei tanti connazionali presenti in Florida, l’Italia del tennis si stringe attorno a Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini e Jasmine Paolini. Dopo le precoci eliminazioni di Indian Wells, i nostri pezzi da novanta cercano il riscatto a Miami. Ieri ci ha pensato Musetti a dare il primo squillo […]. Dopo la rimonta vincente all’esordio contro Halys, il numero due d’Italia si è ripetuto in una sfida ben più insidiosa, piegando Felix Auger-Aliassime con il punteggio di 4-6 6-2 6-3. Un avvio complicato, condizionato dai meriti del canadese, poi il cambio di marcia. Musetti ha trovato le giuste contromisure tattiche e nel terzo set ha dominato senza lasciare spiragli, aiutato anche dal crescente numero di gratuiti del rivale. «Nel primo set Felix è stato incredibile, poi io ho trovato più ritmo da fondo e ho lottato per portarla a casa. Ultimamente ho faticato a superare i primi turni, quindi questa vittoria significa tanto. È stata una bella partita, una di quelle che ci fa appassionare a questo sport», le parole di Musetti, che è tornato a battere un Top 20 dopo oltre cinque mesi […]. E ora sfiderà Novak Djokovic che ieri sera ha battuto in due set l’argentino Ugo Carabelli con il punteggio di 6-1 7-6. […] Questa notte toccherà a Berrettini provare a seguirlo. L’azzurro sfiderà il belga Zizou Bergs, giustiziere di Andrey Rublev al secondo turno, nel penultimo match di giornata sul Grandstand. Due giorni fa, alla quinta partecipazione della carriera, il romano ha finalmente conquistato la prima vittoria a Miami. Superato un inizio nervoso e impreciso Matteo ha alzato il livello in risposta e con la solita lucidità ha trovato le soluzioni per battere il lucky loser Hugo Gaston per 4-6 6-3 6-3. In caso di successo, agli ottavi lo attenderà uno tra Alex De Minaur e il giovane Joao Fonseca. Intanto, dopo aver perso due giorni fa i finalisti di Indian Wells, Jack Draper e Holger Rune […], il tabellone maschile ha salutato anche Stefanos Tsitsipas […]. […] In campo femminile, prosegue l’avventura della n.2 del mondo Iga Swiatek, mentre è finita quella della campionessa dell’Australian Open Madison Keys, eliminata 6-4 6-2 dalla giovane stella filippina Alexandra Eala, classe 2005. Oggi occhi puntati su Jasmine Paolini, che alle 16 italiane aprirà il programma sul Grandstand contro Naomi Osaka. In palio, un posto nei quarti contro la vincente del match tra Coco Gauff e Magda Linette.
Le scalate di Berrettini e Musetti (Daniele Azzolini, Tuttosport)
L’ultima versione è il Berrettini alpinista […]. Quella dell’alpinista con racchetta e piccozza, però, che ha avuto il merito di evidenziare sin dai primi frame un percorso di riscossa che ha catturato gli spettatori, presto impegnati nello spingere e sostenere il nostro Messner tennista verso l’impresa di raggiungere la vetta. Aggancio e sorpasso, come nelle storie più belle […]. Così, sparito finalmente l’outfit color penicillina, Matteo si affida al colore viola dei suoi stessi tormenti e dopo la frana di un primo game da film horror, si mette a caccia del francese Hugo Gaston, un mancino di coscia gnoccuta che gioca sbirolo, ma nel primo set non sbaglia quasi nulla, salvo dare la possibilità a Matteo di ritrovarsi sullo 0-2, 0-30, e cominciare da lì la volenterosa ricerca di sé stesso, smarrita anche per via di qualche colpo un po’ troppo “sborone”. Perduto il primo, Berrettini si accorge di essere ancora in partita, grazie al servizio che ha concesso al francese solo una palla break (ahilui, andata a segno) e a un dritto tornato a far capolino nei suoi schemi più classici. Le trame s’infittiscono, Gaston è sul fondo a remigare e deve accontentarsi di mettere la firma su qualche punto di pregio, ma non basta. Sul 4-3 Berrettini aumenta i battiti della piccozza e riesce finalmente a ottenere il break che lo rilancia. Cinque a tre e aggancio riuscito. La buona notizia ripulisce l’anima di Matteo dalle scorie più fastidiose, e lo ripropone finalmente sgombro da dubbi e angosce. Il terzo set si risolve al quinto game, il più lungo del match, Matteo si procura tre palle break, quella giusta è la terza e da lì la scalata acquista velocità e snellezza nei movimenti. C’è tempo per un ultimo break che fissa il punteggio sul 6-3 […] Ora c’è Bergs, Zizou l’ha chiamato il padre che forse lo voleva calciatore. Belga venticinquenne, un po’ scarruffato ma molto battagliero, forse convinto anche di essere più forte di quanto la classifica (51 il best ranking) non abbia mai eletto. Viene dalla vittoria su Rublev, convincente malgrado il momento un bel po’ stralunato del russo. Berrettini a Miami non ne aveva mai vinta una, e con Bergs (nessun precedente tra i due) e subito dopo con il vincente tra De Minaur e Fonseca, sembra avere una via preferenziale per l’approdo ai quarti. […] Se l’immagine del tennista scalatore, impegnato nel conquistare il Gran Premio della Montagna, non vi piace, sappiate che anche Lollo Musetti si è iscritto all’onorata categoria, mostrando (non sempre, ma con vigore rinnovato rispetto ad altre prove) quanto possa produrre l’aggressività sostenuta dal talento. Produrre cose belle e buone, ma anche danni consistenti nel fisico e nell’animo di Auger Aliassime, primo robot nero nella storia dei tennis, finito con un pollice scorticato e con le gambe tremule per gli impossibili inseguimenti cui le ha sottoposte. Buonissima prova quella di Lollo, sorpassato senza troppe attenuanti nel primo set da un Auger ancora sano e vivace, ma poi in grado di operare la svolta […]. I due erano in parità nei testa a testa, 3-3, dunque ora Musetti è avanti. Ancora più feroce e motivato Lollo s’è preso il terzo set nel quarto game, disinnescando poi con buona mano la reazione del canadese (due palle break) nel gioco successivo. È la seconda volta che Musetti raggiunge gli ottavi a Miami. «Match duro, molto combattuto, ho cercato il mio ritmo da fondo campo e quando l’ho trovato ho risolto la disputa». In regalo avrà Djokovic!
Sinner Non si prende (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
Dal divano di casa. dove farà serene dormite e guarderà un po’ di tennis tra una seduta e l’altra in palestra, Jannik Sinner osserva i colleghi che si affannano ad accorciare le distanze nel ranking e che, soprattutto, attentano alla sua prima posizione nella Race per Torino. In testa alla classifica che tiene conto dei risultati della stagione in corso, infatti c’è ancora Jannik. Il campione altoatesino nel 2025 ha giocato e vinto un solo torneo, l’Australian Open a Melbourne, e a due mesi di distanza da quel trionfo non è ancora stato agganciato. Alcaraz e Draper, che lo seguono più da vicino, hanno perso l’opportunità sul cemento americano, e ieri è caduto […] anche Felix Auger Aliassime che avrebbe potuto superarlo conquistando il torneo. Rimane in corsa soltanto Sascha Zverev, che ha giocato molti più tornei dell’azzurro e dovrà almeno arrivare in finale per sorpassarlo. […] Sinner, dopo Melbourne, aveva rinunciato a difendere i 500 punti dell’Atp 500 di Rotterdam, vinto da Alcaraz. A Doha, dove avrebbe dovuto giocare, è stato firmato l’accordo con l’Agenzia mondiale antidoping e non è più potuto scendere in campo. […] La grande differenza tra il tedesco e il cannibale azzurro è che i tornei giocati in questo 2025 sono già sei contro il solo Slam giocato (e vinto) da Jannik. […] Il suo ritorno dalla squalifica sarà agli Internazionali a Roma dal 7 maggio, e lì il numero 1 al mondo potrà riprendere la corsa da dove aveva iniziato. Nei soli Masters 1000, da Miami 2024 a oggi, la sua percentuale di successi e stata del 92% contro il 67% di Alcaraz. Lo spagnolo, numero quattro della Race, è uscito all’esordio in Florida, la stessa sorte capitata a Jack Draper, che dopo il successo di Indian Wells è stato fermato da Jakub Mensik, ceco nato nel 2005. Con Rune battuto da Opelka e Medvedev anche lui subito a casa, tutti i quattro semifinalisti di Indian Wells sono finiti fuori dai giochi prima della seconda settimana. Non era mai accaduto dal 1990 […]. Draper è stato sicuramente destabilizzato dalla vittoria di domenica scorsa, la più importante della carriera. Ma gli altri non possono certo nascondersi dietro questa motivazione. Intanto, a Montecarlo, Sinner affila le armi per il rientro. Il team è focalizzato sulla parte fisica, con brevi sessioni di tennis. La situazione si ribalterà strada facendo: tra poco più di due settimane, dal 14 aprile, Jannik potrà tornare ad allenarsi in tutti i circoli affiliati e con sparring tesserati. La rincorsa è partita.
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Autor: Andrea Binotto