Il tennis femminile francese sta vivendo un momento buio. Se in quello maschile ci sono ben dieci elementi in top 100, nel circuito WTA appena due ovvero Varvara Gracheva e Caroline Garcia. Proprio quest’ultima, numero 99 al mondo, ha fatto il punto sulla sua condizione di salute: “Dopo ulteriori esami alla schiena, è chiaro che non potrò giocare a Madrid. Devo prendermi un po’ di tempo per curarmi e recuperare. Farò tutto il possibile per essere pronta per Roma, ma l’obiettivo principale è arrivare forte e in salute al Roland Garros“.
“È difficile da accettare – confessa Caroline -. Dopo la pausa dell’anno scorso, ero tornata sentendomi più felice, più lucida e motivata. I risultati non erano ancora arrivati, ma credevo davvero nel percorso che avevo intrapreso. Questo nuovo stop fa male, ma lo userò per tornare ancora più forte.
“In questo momento si tratta di controllare ciò che posso, mantenere la prospettiva giusta e trovare un modo per abbracciare il viaggio anche nei giorni difficili. Parigi è ancora il sogno – conclude Garcia – e continuerò a lottare per realizzarlo”.
Mauresmo: “Sono le individualità a fare la squadra”
Come detto, la situazione del tennis femminile non è delle migliori. Oltre al dato delle sole due top 100, a Vilnius c’è stato l’ennesima dimostrazione del crollo del movimento in occasione delle sfide di Billie Jean King Cup. La Francia, già retrocessa in seconda divisione a novembre, ha bruciato ogni possibilità di ritornare nell’élite.
Gilles Moretton, presidente della Federazione Francese di Tennis, è stata durissima: “Lo spettacolo offerto a Vilnius è stato triste. Ci sono stati atteggiamenti e comportamenti che non sono accettabili. La situazione del tennis femminile a livello alto è difficile. Quanto accaduto è desolante. Capisco perfettamente la reazione di Julien (Benneteau) e questo ci permette di rimetterci in discussione. Ci saranno decisioni“.
Amélie Mauresmo, ex numero 1 del mondo, ha sottolineato un grave problema relativo al livello individuale delle giocatrici: “Ci sono infortuni così come livelli individuali che non sono all’altezza… Si fa fatica. Cinque anni fa hanno vinto la Fed Cup (nel 2019 in Australia)… Abbiamo voglia che questa squadra di Francia torni a brillare. Ora però non bisogna nemmeno illudersi: sono le individualità a fare una squadra. È quello che dicevo quando ero capitano, prima che raggiungessimo la finale a Strasburgo (persa 3-2 contro la Repubblica Ceca nel 2016): era necessario che le giocatrici migliorassero individualmente affinché la squadra diventasse più forte“.
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Autor: christianattanasio