Nel prossimo weekend cominciano le WTA Finals di Riyadh, in Arabia Saudita. Le Finals sono il “gioiello della corona” del Tour femminile, l’evento al quale prendono parte le otto migliori giocatrici della stagione. Dopo il WTA 500 di Tokyo i punti della Race hanno definito il verdetto: l’ultimo posto ancora in dubbio, in bilico tra Mirra Andreeva ed Elena Rybakina, è stato conquistato da Rybakina che grazie alla semifinale raggiunta in Giappone ha perfino superato Paolini e Keys, entrando come sesta tra le elette.
Si torna a giocare in Arabia, tutto sommato nel segno della continuità: sono solo due le giocatrici diverse rispetto alle partecipanti del 2024: Anisimova e Keys prendono il posto di Krejcikova e Zheng Qinwen. Significa quindi che le altre sei giocatrici sono rimaste invariate. In ordine di classifica: Sabalenka, Swiatek, Gauff, Pegula, Rybakina, Paolini.
E dato che le subentrate di quest’anno sono entrambe statunitensi, avremo al via ben quattro giocatrici a stelle e strisce. Se non ricordo male per trovare una edizione delle Finals con quattro tenniste della stessa nazione occorre risalire al 2008, quando nel torneo disputato a Doha erano presenti quattro russe: Safina, Dementieva, Kuznetsova e Zvonareva. Non vinse però una russa, ma Venus Williams in finale su Zvonareva. Mentre per trovare quattro statunitensi occorre risalire al 2002, a Los Angeles: Serena e Venus Williams, più Capriati e Seles, ormai con la cittadinanza americana. Anche in quella occasione però non vinse la nazione più rappresentata, visto che il successo fu di Kim Clijsters in finale su Serena Williams.
Come detto, Rybakina ha conquistato il posto nell’ultima settimana utile di calendario. La storia ci dice che è piuttosto frequente che il quadro delle partecipanti alle Finals si definisca proprio alla vigilia del torneo, ma per fortuna grazie alle recenti modifiche regolamentari abbiamo evitato situazioni letteralmente da ultimo minuto, con giocatrici alla ricerca degli ultimi punti necessari all’ammissione impegnate in un altro continente e poi obbligate a spostarsi trafelate verso la sede designata quasi in contemporanea con l’inizio delle partite. Situazioni che non deponevano a favore della forma delle protagoniste, ma anche della credibilità dei primi match. Ora, infatti, per la Race non valgono più i punti messi in palio nei tornei che si stanno giocando questa settimana, e quindi le otto designate avranno alcuni giorni a disposizione per rifiatare e prepararsi con più calma agli impegni del round robin.
E se da una parte ci sono tenniste, come Rybakina Swiatek o Paolini, che arrivano a Riyadh dopo aver disputato tre-quattro tornei in Asia, dall’altra ci sono tenniste che hanno rarefatto gli impegni dopo lo US Open: Sabalenka e Anisimova hanno giocato un solo torneo, mentre addirittura Keys, dopo l’eliminazione al primo turno nello Slam americano, non è più scesa in campo. Non è quindi semplice valutare lo stato di forma delle partecipanti, ma alla vigilia di un torneo così importante è obbligatorio provarci. Procediamo seguendo il sorteggio dei due gruppi (gruppo Stefanie Graf e gruppo Serena Williams).
GRUPPO STEFANIE GRAF
Scontri diretti
Sabalenka vs. Gauff 5-6
Sabalenka vs. Pegula 8-3
Sabalenka vs. Paolini 5-2
Gauff vs. Pegula 3-4
Gauff vs. Paolini 3-3
Pegula vs. Paolini 5-1
1. Aryna Sabalenka
Precedenti alle Finals: 4 (2021, 2022, 2023, 2024)
Miglior risultato alle Finals: Finale (2022)
Punti totali Race 2025: 9870
Punti conquistati dopo US Open: 390
Dopo il successo allo US Open (quarto Slam vinto in carriera) Sabalenka ha centellinato le sue partite. Ha rinunciato al WTA 1000 di Pechino per un “infortunio minore” ed è quindi scesa in campo solo a Wuhan, dove è stata eliminata in semifinale da Pegula in un match dalla conclusione sconcertante: avanti 5-2 nel terzo set non è più riuscita a tenere la battuta e ha finito per perdere 7-2 al tiebreak.
Se sul piano mentale l’impegno in Cina non è stato dei più brillanti, sul piano fisico Aryna è sembrata in buona forma. Il non meglio specificato infortunio di Pechino non l’ha condizionata e quindi possiamo ipotizzare che si presenti con sufficienti energie in Arabia. Negli ultimi anni Sabalenka è stata sicuramente la giocatrice più forte sul cemento, per questo sorprende che non sia ancora riuscita a vincere un titolo da “maestra”. Nel 2024 e nel 2023 si è fermata in semifinale, mentre tre anni fa venne sconfitta in finale da Caroline Garcia nella edizione disputata a Forth Worth. Nota di classifica conclusiva: visti i punti di vantaggio su Swiatek e su tutte le altre concorrenti, indipendentemente dall’esito delle Finals Sabalenka è certa di chiudere la stagione da numero 1 del mondo.
3. Coco Gauff
Precedenti alle Finals: 3 (2022, 2023, 2024)
Miglior risultato: Vittoria (2023)
Punti totali Race: 6563
Punti conquistati dopo US Open: 1390
Coco Gauff si presenta in Arabia rinfrancata dalla vittoria nel WTA 1000 di Wuhan: un successo arrivato in modo molto netto, senza perdere set (sei partite affrontate 12 set vinti zero persi), sconfiggendo in finale Jessica Pegula. Gauff nelle finali su cemento ha una striscia aperta di nove successi, e tra questi va incluso anche quello ottenuto alle Finals dello scorso anno contro Zheng Qinwen. In sostanza Gauff è campionessa in carica del torneo di Riyadh; dunque sappiamo che è in grado di adattarsi al meglio alle condizioni di gioco proposte dal torneo arabo. Per tutte queste ragioni Coco si presenta tra le favorite del torneo, con la possibilità di avere nel proprio palmares due titoli da “maestra” ad appena 21 anni.
5. Jessica Pegula
Precedenti alle Finals: 3 (2022, 2023, 2024)
Miglior risultato: Finale (2023)
Punti totali Race: 5183
Punti conquistati dopo US Open: 1040
Dopo lo US Open Pegula ha affrontato i due WTA 1000 cinesi con risultati sicuramente positivi: semifinale a Pechino (sconfitta dalla sorpresa Noskova per 6-3 1-6 7-6) e finale a Wuhan, battuta 6-4 7-5 da Coco Gauff. In sostanza ha mostrato la tipica continuità di rendimento alla quale ci ha abituato nelle ultime stagioni. Anche questa volta è mancato l’acuto definitivo, ma nelle fasi conclusive dei tornei Jessica è quasi sempre presente.
Lo scorso anno alle Finals di Riyadh non era in buone condizioni fisiche, tanto da dover dare forfait prima del terzo match del round robin (sostituita dalla riserva Kasatkina). Per questo non possiamo considerare molto attendibile il precedente del 2024. In compenso due anni fa, nella edizione 2023 disputata a Cancun Pegula era stata in grado di spingersi sino alla finale (battuta poi 6-1 6-0 da Swiatek).
8. Jasmine Paolini
Precedenti alle Finals: 1 (2024)
Miglior risultato: Round Robin (2024)
Punti totali Race: 4325
Punti conquistati dopo US Open: 800
In tanti ritenevano irripetibile la stagione 2024 di Paolini (due finali Slam raggiunte e la conseguente partecipazione alle Finals). Per questo l’aspettavano al varco del 2025 per certificare il suo ridimensionamento. E invece Jasmine ha smentito i suoi detrattori, riuscendo a ripresentarsi tra le otto “elette” di Riyadh. Non solo: Paolini è risultata anche l’unica giocatrice capace di conquistare il posto anche alle Finals di doppio, in coppia con Sara Errani.
Questa volta a garantirle il pass per l’Arabia non sono stati i punti conquistati negli Slam, ma soprattutto quelli raccolti nei WTA 1000 (con il picco del successo a Roma) e WTA 500. Paolini dopo lo US Open ha giocato tre tornei e in tutte e tre le occasioni per fermarla c’è voluta la futura vincitrice del torneo: Ansimova nei quarti di Pechino, Gauff nella semifinale di Wuhan e Rybakina nella semifinale di Ningbo. Con questi risultati ha aggiunto 800 punti alla classifica della Race, decisivi per l’ammissione alle Finals.
Un’ultima nota statistica su Paolini: nella storia del tennis italiano prima di lei solo tre giocatrici aveva raggiunto le Finals: Schiavone nel 2010, Errani nel 2012 e 2013 e Pennetta nel 2015. Dunque con questa partecipazione Jasmine eguaglia il primato della sua attuale compagna di doppio: proprio come Sara Errani riesce a partecipare due volte di fila alle Finals. Vedremo se sarà in grado di andare oltre la fase del round robin, che nel passato è sempre risultata insormontabile per tutte le tenniste italiane.
a pagina 2: Le giocatrici del gruppo Serena Williams
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