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32 anni. Dopo questa soglia Roger Federer vinse altri 3 Slam, Rafael Nadal 6 e Novak Djokovic addirittura 9. Ma colui che oggi raggiunge questo traguardo anagrafico non ha mai avuto la pretesa di avvicinarsi ai Big Three, ma ha avuto l’ardire come un Prometeo moderno di provare a rubare loro il sacro fuoco del tennis, quello degli dei. E in alcuni casi ci è riuscito anche. Dominic Thiem compie 32 anni, e questo è il primo compleanno da quando ha appeso la racchetta al chiodo, senza rimpianti e con la consapevolezza di essersi speso fino all’ultima goccia di sudore per provare a rincorrere lo strepitoso interprete del gioco che si aggiudicò nel 2020 lo US Open.
3 settembre 1992, Wiener Neustadt. Quasi tre anni dopo l’Austria salirà sul tetto del mondo tennistico con Thomas Muster che sul Philippe Chatrier si prende il Roland Garros del 1995. Nemmeno il più ottimista degli austriaci poteva sperare in un bis a distanza di anni, invece Thiem va a un passo dal trono di Francia per ben due volte consecutivamente: di mezzo c’è solo Nadal, e di solito non è un dettaglio trascurabile. La delusione per le due finali perse contro il maiorchino viene lenita nel 2020 quando nella finale dei 90’s a Flushing Meadows rimonta Alexander Zverev al quinto set e si regala lo US Open.
Quello che sembrava essere il botto a far saltare il tappo della sua carriera è paradossalmente l’inizio della fine. Mens sana in corpore sano gli si rivolta contro, perchè la testa e il fisico sembrano mollare l’austriaco, ancora ignaro di quale delle due componenti abbia ceduto prima e trascinato l’altra nel baratro. Thiem non si fa più questo genere di domande, gli ultimi anni di attività agonistica sono stati all’insegna della frustrazione e della vittoria che ha latitato anche per mesi, rimediando ko con giocatori come Michalski e Moro Canas che, non ce ne vogliano, non hanno nulla a che vedere con il talento di Dominic.
L’ultimo avvistamento di Thiem su un campo da tennis è nelle Asturie, campo si fa per dire. In compagnia di tanti ex colleghi, l’austriaco ha partecipato al Tenis Playa 2025, singolare e divertente competizione che si svolge sulla sabbia. Tanto con il rovescio monomane di Dominic non c’è superficie che tenga. Tennis e divertimento, per riscoprire un primo amore che forse lo aveva fatto disinnamorare negli sgoccioli sconfortanti di carriera.
Ora è tutta un’altra storia. Il raggiungimento del nirvana è confermato dal neo trentaduenne che, in un’intervista a Cronache di tennis, raccontava come se la passasse dopo il ritiro: “Oggi sono in pace con la mia carriera. Seguo ancora il tennis, ma sono al 100% proiettato nella mia nuova vita. Il tennis rimarrà sempre il mio grande amore, ma dopo anni diventa un lavoro come un altro. Abbiamo anche rilanciato da poco la mia accademia. Ci sono alcuni ottimi talenti: spero di riuscire a lanciarli come professionisti“. Insomma, l’età della sapienza e della trasmissione del sapere: noi attendiamo fiduciosi la venuta di un nuovo Dominic Thiem.
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