C’era tanto vento anche oggi a Hersonissos (Challenger 50, cemento outdoor) e anche tanto pubblico che aveva riempito in ogni ordine di posti le tribune, in realtà piuttosto ridotte, del campo centrale. Sicuramente c’era molta la curiosità per Federico Cinà, questo ragazzo italiano di cui tutti parlano e che a soli 17 aveva già raggiunto una finale Challenger. Meno incuriosito era il suo avversario, il 31enne Dimitar Kuzmanov (n.376 ATP), Miko per gli amici, uno che sui campi da tennis ne ha viste di ogni colore e ha affrontato con pari impegno mestieranti e predestinati. Quindi non si è particolarmente preoccupato del fatto che inevitabilmente tutte le attenzioni fossero per il giovane avversario e ha iniziato a macinare il suo solito gioco, solido anche se non particolarmente brillante.
Federico parte decisamente contratto, anche infastidito dal vento che lo disturba molto nella preparazione del servizio. Così si fa strappare ben tre volte la battuta, senza riuscire a difendere nessuna palla break, trasformandone a sua volta solo 1 su 6. Così il primo set scivola via piuttosto velocemente e il secondo non inizia certo meglio perché nel quarto game l’azzurro, molto falloso, si fa nuovamente strappare il servizio. Nel gioco successivo Kuzmanov, affossando in rete una facile volée, offre a Cinà un’ultima chance per rientrare in partita ma Federico non sfrutta la palla break e a questo punto la salita si fa veramente dura. Intanto il vento rinforza ulteriormente rendendo estreme le condizioni di gioco con le palline che decollano come aquiloni. Sul 2-5 Cinà, che appare abbastanza sfiduciato, serve per rimanere nel match e si trova subito a dover fronteggiare diversi match point. Con una bella reazione d’orgoglio annulla i primi tre, ma il quarto è quello decisivo con un suo diritto a sventaglio che termina appena fuori, consegnando la vittoria al bulgaro col punteggio di 6-4 6-2 in un’ora e 38 minuti di gioco.
Per Kuzmanov è il terzo successo a livello Challenger (Barcellona 2021 e Astana 2024 i precedenti), per Federico, alla sua prima sconfitta stagionale, la conferma di come la strada imboccata sia quella giusta, confortato anche dal nuovo best ranking alla posizione n. 441 ATP. Ora per lui è già tempo di fare i bagagli perché l’aspetta il Master 1000 di Miami dove sarà in tabellone grazie ad una wild card.
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Autor: Massimo Gaiba