L’immagine che resta della finale di Washington è quella del vincitore, l’australiano Alex De Minaur, che consola un affranto Alejandro Davidovich Fokina, al termine di una partita in cui lo spagnolo ha avuto tre match per poterla vincere.
Sarebbe stato il suo primo trofeo nel circuito ATP, ma nonostante la dolorosa sconfitta Fokina è riuscito a centrare per la prima volta la Top 20 del ranking ATP, accomodandosi al numero 19. “Sono felice, ma non sto pensando alla Top 20,” ha affermato il 26enne ad ATPTour.com. “Non era l’obiettivo principale sin dall’inizio. Ma ora che ci sono, ovviamente sono felice. Però voglio di più, voglio continuare a salire.”
Davidovich Fokina ha attraversato il suo personale purgatorio tennistico lo scorso anno: scendendo fino al numero 68 del mondo, toccato lo scorso gennaio. Poi è avvenuto un cambio radicale, partendo dal suo team, essendosi separato l’anno passato dal suo storico coach, Jorge Aguirre, con cui collaborava dal 2011. Secondo Fokina prendersi la responsabilità della propria carriera si è rivelato un passo positivo: “Penso che mi abbia dato molta fiducia per giocare in campo,” ha detto.
E infatti la stagione 2025 è partita con il piede giusto per Alejandro: dopo aver raggiunto gli ottavi di finale agli Australian Open, ha disputato due finali consecutive a Delray Beach e Acapulco, e da allora non si è più fermato. “Essere costante, semplicemente felice, godermi il momento. So quale livello posso esprimere in campo e credo che ora la gente possa vedere che sto giocando con fiducia, potenza,” ha detto Davidovich Fokina.
“[La gente penserà]: ‘È in forma, corre su ogni palla. Non sbaglia’. Alla fine questo porta l’avversario a pensare.” Lo spagnolo ha citato giocatori come Daniil Medvedev, Tommy Paul e il suo avversario in finale a Washington, De Minaur, come tennisti che rendono la vita molto difficile ai rivali. E gli piace l’idea di poter seguire la loro strada.
“Questi sono ragazzi che, per batterli, devi ucciderli tre volte prima di conquistare il match point,” ha detto Davidovich Fokina. “Alla fine, giocare contro questi tipi di giocatori è davvero duro. Ovviamente sono Top 10, ma non credo siano facili. Non dico che sia facile affrontare gli altri Top 10, ma per me questi sono esempi da seguire quando si gioca contro altri avversari.”
“Continuare a vincere,” ha sentenziato Davidovich Fokina. “Continuare a vincere.” E’ questo il suo auspicio per il resto della stagione, e anche della carriera. Magari partendo proprio da Toronto, dove è impegnato questa settimana: l’esordio è andato bene, con una vittoria in due set contro Corentin Moutet.
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Autor: Matteo Beltrami