SPA-CZE 1-1
Mensik (CZE) b. Carreno Busta (SPA) 7-5 6-4
Munar (SPA) b. Lehecka (CZE) 6-3 6-4
Dopo la vittoria, sofferta ma mai veramente in discussione, di Jakub Mensik su Pablo Carreno Busta nel secondo match di singolare la pressione era evidentemente tutta su Jaume Munar, chiamato a sovvertire il pronostico contro il n.1 ceco, il 24enne Jiri Lehecka (n.17 ATP). I due si erano affrontati due volte a livello ATP e aveva sempre vinto il ceco: 7-6 6-4 a Shanghai e 6-1 6-4 ad Anversa, entrambe le volte nel 2024. Tra l’altro ad una sola settimana di distanza, in un ottobre che non disse niente bene al tennista spagnolo. Strano destino quello di Munar, chiamato spesso a sostenere aspettative che la storia ha poi dimostrato non essere alla sua portata. Fin dall’inizio il fatto di essere maiorchino, proprio come Nadal, ha fatto credere a molti, per un insano sillogismo, di aver trovato l’erede di Rafa. Previsioni sbagliate perché Jaume, 28 anni compiuti a maggio, non è mai andato oltre una onorevolissima carriera che gli ha regalato un quarto turno allo US Open di quest’anno, un ATP 250 (Marbella) nel 2021 e 10 titoli Challenger. Oltre a un best ranking recentissimo da n.36.
Discorso diverso per Lehecka (n.17 ATP) che, a 24 anni appena compiuti, ha in bacheca 2 titoli ATP 250 (Adelaide 24 e Brisbane 25) entrambi ottenuti ad inizio stagione, battendo in finale rispettivamente Draper e Opelka. Quest’anno per lui quarti di finale agli US Open (battuto da Alcaraz) e finale al Queen’s, sconfitto ancora da Alcaraz. Ma ben diverse appaiono le prospettive. Mentre Munar dà l’impressione di non avere grandi margini di miglioramento, il nativo di Mlada Boleslav punta invece deciso alla top 10 ed essendo rappresentante di punta di una delle più prestigiose scuole tennistiche del pianeta viene da dargli credito.
La partita inizia in maniera tranquilla, seguendo pigramente l’avvicendarsi dei servizi, anche perché i ribattitori non fanno granché per invertire l’inerzia. Così nel sesto game arriva un po’ a sorpresa il break dello spagnolo che approfitta di un momento di totale blackout dell’avversario che in un solo gioco commette il primo doppio fallo (sulla seconda palla break) e vede scendere la percentuale dei punti vinti sulla prima dal 100% al 65%. Munar a questo punto fa il possibile per meritarsi il vantaggio e mette in tasca senza alcuna difficoltà i suoi due successivi turni di servizio siglando un 6-3 in 33 minuti che sa tanto di sorpresa.
Adesso la palla è nella metà campo di Lehecka. Una metà campo evidentemente minata perché il ceco perde subito il servizio, condannandosi ad una complicata gara di rincorsa. Che sembra concludersi nel sesto game, quando ottiene due palle break consecutive (saranno le uniche) che però lo spagnolo riesce bene o male ad annullare, in un contesto di gioco che rimane piuttosto modesto. Chissà cosa penseranno le numerose scolaresche che affollano disordinatamente gli spalti. Si arriva così con Munar che va avanti 5-4 e servizio e chiude al secondo match point col punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 22 minuti di gioco, regalando alla Spagna l’opportunità di giocarsi tutto al doppio decisio. A differenza di quanto comunicato all’inizio di giornata, la coppia ceca sarà formata da Machac e Mensik, che rimpiazza Pavlasek. Nessun cambio invece per la formazione spagnola, composta da Granollers e Martinez.
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