Coppa Davis, Mensik: “Io il miglior n. 2 qui? Siamo una squadra forte, Berdych grande capitano”

0
3
Coppa Davis, Mensik: “Io il miglior n. 2 qui? Siamo una squadra forte, Berdych grande capitano”

Jakub Mensik porta alla Repubblica Ceca il primo punto del tie di quarti di finale contro la Spagna. Il numero 19 del mondo si impone in due set su Pablo Carreño Busta, 89 ATP, e lancia al meglio la sua squadra nella competizione. Per le contingenze della Coppa Davis – su tutte le assenze di Carlos Alcaraz, Lorenzo Musetti e Jannik Sinner, oltre alle eliminazioni di nazionali ben attrezzate come Stati Uniti e Australia nella fase di qualificazionila compagine ceca è atterrata a Bologna da favorita. Mensik è sicuramente il numero 2 meglio classificato, ranking alla mano. In conferenza stampa, il 20enne di Prostejov non si sbilancia, ma pare consapevole della forza della Repubblica Ceca, capitanata da un ex grande giocatore come Tomas Berdych.

D: Ci sono stati alcuni momenti difficili nella partita, soprattutto nel primo set. Cosa pensi ti abbia aiutato a superare quel primo set e poi a chiudere la partita?
JAKUB MENSIK: “È stata una situazione difficile. Intendo tutta la partita, ovviamente. Una partita al mattino alle 10. Non ricordo l’ultima volta che ho giocato così presto. Però è la Coppa Davis. Per tutti era lo stesso. L’energia e l’atmosfera del pubblico e della Davis mi hanno dato davvero una grande spinta. Anche nel primo set, quando mi ha strappato il servizio, nel primo game, sapevo di avere delle opportunità in risposta. Il mio servizio è stato piuttosto solido per tutta la partita, per tutto il match. Sono solo contento di aver mantenuto energia e concentrazione per tutto il match. L’ho controbreakkato nel primo set. È stato un momento cruciale per me perché, ovviamente, il primo set è sempre importante. Sono semplicemente contento di essere riuscito a stare lì”

D: Recentemente, in conferenza stampa di Pablo ha detto che sei il numero due più forte tra tutte le squadre qui alle Finals di Davis. Che cosa significa per te sapere che quasi tutti i giocatori qui pensano che tu sia così forte e hanno così tanta fiducia che offrirai questo livello?
JAKUB MENSIK: “Naturalmente la nostra squadra è piuttosto forte. Jiri, ovviamente io e Tomas, abbiamo un ottimo potenziale. Siamo tutti giovani, molto affamati. Certo, io sto solo facendo il mio lavoro. È fantastico. Sono solo contento di poter aiutare la mia squadra in questo modo”

D: Quante ore ti piace dormire? A che ora ti svegli di solito, se questa per te è presto?
JAKUB MENSIK: “Ovviamente se stessi giocando un ITF Futures, mi sveglierei un’ora prima. Qui siamo in Coppa Davis. Anche negli Slam è così. Quando ti devi svegliare per il primo match, venire qui al club, è piuttosto lungo. Certo che mi piace dormire. Normalmente per me sarebbe buono dormire almeno fino alle 7. Oggi la sveglia alle 5:30… Non è il massimo per una partita, direi”

D: 5:30?
JAKUB MENSIK: “Sì, certo”

D: Su una questione più serie, il tuo servizio… Quando vai sulla linea per servire, pensi più alla direzione o alla velocità?
JAKUB MENSIK: “Entrambe, direzione e velocità, sono la combinazione migliore, direi (sorride). Con la mia altezza la velocità mi viene molto più facile da generare. Ovviamente la direzione è qualcosa su cui devi essere preciso, che devi imparare. Chiaramente, in entrambi gli aspetti, punto a tutte e due”

D: Che tipo di consigli ti piace ricevere da Tomas in panchina? Gli chiedi consigli tattici o più supporto emotivo e mentale?
JAKUB MENSIK: “Direi che il supporto emotivo e mentale è la cosa più importante. Dal punto di vista tattico o tecnico è davvero, davvero difficile… Non solo per me ma per tutti i giocatori. Quando sei in campo, stai giocando. Dato che lui è stato lì, è stato anche lui un giocatore dieci anni fa, ha giocato queste grandi partite, ha quell’esperienza, quindi sa come ci si sente. Il lavoro che sta facendo in panchina è incredibile ed è fantastico. Come dico sempre, lui ti dà supporto emotivo e mentale. È tutto ciò di cui hai bisogno in quella situazione”

D: Continuando su questo punto, quando dici “supporto emotivo, supporto mentale”, cosa ti sta effettivamente dicendo quando è quasi faccia a faccia con te mentre ti parla?
JAKUB MENSIK: “Se sto vincendo e giocando molto bene, non dice nulla perché non c’è nulla da dire, solo di continuare così. Per esempio, quando sono sotto di un break nel primo set, 3-4, mi parla semplicemente come fanno gli altri coach con gli altri giocatori. Non c’è niente di specifico che lui dica. Me lo tengo per me”

O que achou dessa notícia? Deixe um comentário abaixo e/ou compartilhe em suas redes sociais. Assim conseguiremos informar mais pessoas sobre o que acontece no mundo do tênis!

Esta notícia foi originalmente publicada em:
Fonte original