Coppa Davis, Melzer fiducioso: “Siamo sfavoriti, ma senza Sinner e Musetti abbiamo più possibilità”

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Coppa Davis, Melzer fiducioso: “Siamo sfavoriti, ma senza Sinner e Musetti abbiamo più possibilità”

Jurgen Melzer ci crede. A partire dalle ore 16 di mercoledì 19 novembre la nazionale italiana e quella austriaca si affronteranno ai quarti di finale delle Davis Cup Finals di Bologna. Gli austriaci sono riusciti a sconfiggere l’Ungheria nelle qualificazioni, ottenendo così, per la prima volta dal 2012, il biglietto per il turno dei migliori otto paesi che puntano ad alzare al cielo l’Insalatiera. Nonostante alla vigilia siano nettamente sfavoriti, gli austriaci (qui un loro profilo) sperano nel colpaccio contro l’Italia, team campione in carica da due anni (2023 e 2024). Prima di questo tie, però, il team capitanato da Melzer è intervenuto in conferenza stampa per rispondere ad alcune domande. Di seguito, un estratto delle loro dichiarazioni.

D: Quali sono i tuoi pensieri riguardo la settimana che sta arrivando?

Capitano Jurgen Melzer: “Beh, prima di tutto, siamo stati accolti molto calorosamente. È un posto fantastico, un evento incredibile, soprattutto per noi. Non partecipiamo ogni anno a grandi eventi. Per noi è un onore essere qui. Finora la settimana di allenamenti è andata bene. Abbiamo fatto molte sessioni. Abbiamo anche giocato sul campo centrale, che è molto bello. Per ora, però, sono solo chiacchiere. Mercoledì sarà il momento della verità. Cercheremo di essere il più pronti possibile. Poi vedremo se riusciremo a creare qualche sorpresa”.

D: In che modo la settimana della Coppa Davis è diversa per te, ora che sei capitano, rispetto a quando eri giocatore?

Capitano Jurgen Melzer: “Beh, quando ero un giocatore tutto ruotava intorno a me (sorride, ndr). La squadra cercava di prepararmi per il fine settimana. Ora è diverso. Essendo capitano hai ruoli diversi, hai giocatori diversi. Ogni giocatore ha esigenze differenti. Uno ha bisogno di molti input, all’altro basta solo passargli la palla, portargli l’asciugamano e le bevande. Devi prepararli bene. Con gli anni impari di cosa ha bisogno ogni singolo giocatore. Questo è il nostro lavoro all’interno della squadra. Non sono solo io, è tutta la squadra dietro di me: dal fisioterapista al nostro team manager. Cerchiamo di prepararli al meglio, sperando che mercoledì siano in ottima forma e pronti a giocare”.

D: Sinner e Musetti non giocheranno. Questo cambia la vostra prospettiva? E poi, qual è il punto di forza della vostra squadra?

Capitano Jurgen Melzer: “Prima di tutto voglio dire, riguardo Jannik e Lorenzo: penso che non ci siano molti giocatori al mondo che si possano sostituire facilmente a loro, e che la squadra mantenga la stessa forza. Alla fine è meglio per noi, ma siamo ancora sfavoriti in questo incontro. Se guardi i giocatori che ha l’Italia e quelli che potrebbero sostituirli, sono comunque classificati davanti al nostro miglior giocatore. Direi che le possibilità sono leggermente aumentate. Tornando alla tua seconda domanda, sono orgoglioso dei giocatori che sono seduti qui perché ci sono stati, hanno alzato la mano ogni volta che li ho chiamati. Abbiamo corso l’uno per l’altro, abbiamo lottato l’uno per l’altro, non solo negli ultimi due incontri, ma anche prima. Abbiamo una serie di quattro vittorie consecutive. Questo è qualcosa che si costruisce. Anni fa abbiamo giocato in trasferta contro l’Irlanda. Abbiamo detto: ‘Ok, l’obiettivo è arrivare alle finali’. Forse era un po’ ottimistico in quel momento. Alla fine, siamo qui, e questo la dice lunga sullo spirito di questa squadra”.

D: Un commento sull’essere parte di questo gruppo e accumulare esperienza. Come può esservi utile poi per la vita nel tour?

Lukas Neumayer: “È un onore essere qui. Penso che le partite che abbiamo già vinto dimostrino che abbiamo una grande squadra. Come singolo giocatore, soprattutto durante tutto l’anno, cerco solo di ottenere il massimo per me stesso. Ora queste settimane di Coppa Davis sono davvero speciali per me. Mi piace competere come parte di una squadra. Penso che questo sia davvero il nostro punto di forza, lo spirito di squadra. Sicuramente gli avversari sono meglio classificati di noi, ma penso che sappiamo quali giocatori abbiamo a disposizione quando siamo in campo. Possiamo battere chiunque. È un privilegio giocare in questa competizione”.

Lucas Miedler: “È un grande onore essere qui, un privilegio. Come squadra austriaca non è scontato che ci riusciamo ogni anno. Vogliamo anche goderci ciò che abbiamo già ottenuto. Questo non significa che siamo qui solo per divertirci, vogliamo battere quei ragazzi. Rispetto al tour ovviamente non giochiamo per noi stessi, ma lo facciamo per la squadra, il che lo rende piuttosto speciale perché finora abbiamo fatto un ottimo percorso. Ma spero che non sia ancora finita. Vogliamo giocare bene e vedremo cosa riusciremo a fare contro l’Italia. Poi vedremo cosa succederà dopo”.

D: Jurgen, hai giocato tre volte in passato contro il capitano dell’Italia, Filippo Volandri. L’hai già incontrato? Se sì, cosa vi siete detti?

Capitano Jurgen Melzer: Gli ho chiesto chi giocherà contro di noi, così posso scegliere meglio quali giocatori schierare (sorride, ndr). No, ovviamente ci conosciamo da molto tempo. Siamo nati nello stesso anno. Ci conosciamo dai tempi delle giovanili. Quando è stato reso noto il tabellone, ci siamo scambiati alcuni messaggi. Siamo stati accolti molto calorosamente non solo da Filippo, ma anche dal resto della squadra italiana. Dato che ci conosciamo da molto tempo, ci hanno fornito tutto ciò di cui avevamo bisogno e tutto ciò che potevano darci. Penso che ci sarà una bella atmosfera in campo. Ovviamente tutti vogliono vincere. Ho vinto il mio primo titolo contro Filippo (sulla terra rossa di Bucarest nel 2006, ndr). Lui sarà sempre speciale per me (sorride, ndr).

D: In Coppa Davis si vedono spesso sorprese. Quanta ispirazione ti può dare il fatto di cercare di sconfiggere una delle nazionali favorite, perdipiù alle Finals?

Capitano Jurgen Melzer: “Hai assolutamente ragione. Quest’anno, ma non solo quest’anno, ci sono sempre state sorprese nella Coppa Davis. La cosa positiva per le nazioni sfavorite è che basta essere migliori in quel giorno. Non è necessario essere costantemente migliori dell’altra squadra. Qualsiasi nazione può avere una giornata no, indipendentemente da quanti giocatori abbia a disposizione. Alla fine, bisogna prepararsi bene e credere in sé stessi. In passato ci sono state tante sorprese, anche per le grandi nazioni. Insomma, chi avrebbe mai creduto che gli Stati Uniti avrebbero perso in casa contro la Repubblica Ceca? Anche noi in Ungheria non eravamo i favoriti. Venendo qui in Italia, chi lo sa… Se vinci uno dei primi due singolari e arrivi al doppio, tutto può succedere. Questo è ciò che dobbiamo aspettarci. Questo è ciò in cui dobbiamo credere. Come ho detto, la nostra squadra ha ottenuto buoni risultati negli ultimi quattro incontri. Perché non un quinto?

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