L’Italia di Filippo Volandri è tornata a suonare la carica alle Finals 8 di Coppa Davis. I detentori dell’insalatiera hanno “passeggiato” sul team austriaco, liquidando gli atleti guidati da Jürgen Melzer con un doppio successo nei due singolari, senza necessità di ricorrere al doppio decisivo e senza perdere alcun set. Seppur questa nuova formula “rapida” di Davis piaccia a pochi, gli azzurri continuano a collezionare vittorie, e ai quarti di finale delle Finals 8 Matteo Berrettini e Flavio Cobolli hanno congelato la qualificazione, permettendo al team azzurro di staccare il pass per le semifinali.
Il team tricolore, orfano dei due Super-Top 10 Sinner e Musetti, punta tutto sugli scatenati connazionali, che si sono presentati in maniera egregia in questa primo step delle finali di Davis Cup. “The Hammer”, spinto dall’energia della bolgia bolognese, ha lottato col coltello tra i denti, neutralizzando uno spigolosissimo Jurij Rodionov, mina vagante sui campi indoor. Berrettini, nonostante una stagione tormentata e ricca di pit-stop forzati, ha ancora mostrato di tirar fuori un’energia diversa quando indossa la divisa azzurra, facendosi trovare pronto anche nei momenti clou della partita contro l’austriaco, che lo ha quasi costretto al terzo set. I numeri di Matteo in Davis sono più che considerevoli: sono 10 le vittorie totali collezionate dall’azzurro in singolare su 12 match disputati, ben 9 quelle consecutive. Per individuare l’ultima sconfitta del tennista capitolino con indosso la maglia azzurra bisogna andare a ritroso di ben 6 anni, quando, nel 2019, Denis Shapovalov ebbe la meglio dopo quasi tre ore di gioco, e tre tiebreak contesi con Berrettini.
Il 29enne, attualmente 56° nel ranking mondiale a causa dei molteplici infortuni che non gli hanno dato tregua negli ultimi anni, non è il numero uno del team azzurro nella spedizione bolognese, poiché Flavio Cobolli lo precede di una trentina di caselle in classifica. Ma Matteo, ex numero 6 del mondo e con parecchia esperienza alle spalle, è come se fosse il condottiero ufficioso di questa flotta, senza il mostro sacro Sinner e il super Lorenzo Musetti presenti nel team. Capitan Volandri sembra aver trovato un equilibrio perfetto e il frizzante talento di Flavio Cobolli – all’esordio nelle Finals di Davis -, abbinato ai navigati compagni di scuderia, può rivelarsi il mix azzeccato per riconfermarsi campioni anche in questo 2025.
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