Luciano Buonfiglio è il nuovo presidente del Coni. Ex atleta e in passato direttore centrale per il corporate in RAS/Allianz, è dal 2005 capo della federazione Canoa e Kayak. Insomma, un uomo di sport che però ha fatto anche altre esperienze nel corso della sua vita.
Arrivato ora a capo del Comitato olimpico nazionale italiano a 74 anni, Buonfiglio ha rilasciato la sua prima conferenza stampa da presidente e ha affrontato vari temi in generale, parlando dell’agenda di incontri istituzionali in programma e del piano strategico quadriennale con Governo e Sport e Salute.
C’è stato un passaggio che riguarda anche Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel. Come noto, il rapporto tra il numero uno del tennis italiano e il precedente presidente del Coni, Malagò, non era dei migliori. Buonfiglio ne ha parlato senza proclami: “Se vogliamo parlare di sport non c’è bisogno di essere amici, basta essere professionisti e professionali“.
Buonfiglio è stato molto chiaro: “Io sono stanco di sentire lamentele, bisogna proporre. Ogni attore di questo mondo deve avere il suo ruolo e conoscere alla perfezione quella che sarà la nostra strada. Sono un manager cresciuto nello sport che ha cercato di costruire con gli altri un percorso che da solo non sarebbe riuscito a fare e il bene più prezioso di un’azienda, di una società, ma anche di una famiglia sono le persone. La litigiosità? Non fa parte del mio mondo“.
“La prima telefonata – svela – l’ho avuta dal ministro per lo Sport Abodi, ci sentiremo domani per pianificare un incontro. Successivamente mi ha chiamato il titolare del Mef Giorgetti, è stato molto carino: perché c’è lo sport e c’è pure chi dà i soldi allo sport”
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Autor: Christian Attanasio