Ciò che da due anni a questa parte accade al Challenger di Napoli è senza ombra di dubbio qualcosa di curioso, al di là di quelli che possano essere i giudizi personali sul tema. Nel 2024 era stato Raul Brancaccio la vittima del tifo disturbante degli scommettitori, mentre in questo 2025 hanno dovuto sopportare queste vessazioni Jacopo Berrettini e Fabio Fognini su tutti. La denuncia è arrivata da parte di entrambi, ma il trend non si è invertito, segnale evidente delle necessità di un intervento dai piani alti. Al di là di questo, però, quello che fa ancora più specie è quanto accaduto nel corso dell’ultimo turno e che ha visto protagonista un tennista di lungo corso del calibro di Pierre-Hugues Herbert.
Il transalpino, che nel corso della carriera si è tolto le maggiori soddisfazioni in doppio ma che vanta buoni risultati anche in singolare, ha compiuto un gesto quantomeno inusuale, soprattutto dato il pregresso al Challenger di Napoli. Al termine della sua sfida contro Max Hans Rehberg, vinta in 7-5 6-4, ha fatto il consueto giro di autografi. E fin qui niente da dire, se non che sui social, nelle ultime ore, è emerso un video in cui si vede il francese apporre una firma su una schedina vincente. Di per sé, probabilmente, non sarebbe nemmeno illegale come pratica, ma forse in una settimana di polemiche continue era necessaria una presa di coscienza e un migliore utilizzo del buon senso da parte del classe 1991.
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Autor: Fabio Barera