Al Challenger 125 di Nottingham Marin Cilic finisce per alzare il trofeo battendo in finale (6-2 6-3) il giapponese Shintaro Mochizuki in un torneo dove ha alternato partite complesse (come la durissima semifinale contro il talento spagnolo Martin Landaluce) ad altre molto più semplici proprio come questa finale in cui il 22enne figlio del Sol Levante (n.164 ATP) ha recitato da comparsa, senza mai avere una vera chance di entrare nel match. Poco più di un’ora di partita in cui Cilic ha strappato tre volte il servizio all’avversario, annullando l’unica palla break che si è trovato a dover fronteggiare. E’ evidente come il tre volte finalista Slam e vincitore degli US Open 2014 non voglia abbandonare una carriera che a fronte di tante soddisfazioni l’ha anche fatto soffrire parecchio con mille malanni (ginocchio soprattutto). Così non si è fatto troppi problemi a sporcarsi le mani al piano inferiore e questa scelta gli sta regalando qualche bello ultimo scampolo di carriera e soprattutto il rientro in top 100, per la precisione al n.85 ATP. Tra l’altro con questo successo ha battuto il record di Andy Murray come più anziano vincitore di un Challenger su erba. Infatti il baronetto inglese aveva vinto proprio qui a Nottingham due anni fa, ma era di qualche mese più giovane del croato. E adesso, a proposito di erba, l’aspetta Wimbledon cui lo lega il bellissimo ricordo della finale 2017.
Intanto è giunto al termine anche il Challenger 125 di Sassuolo che si è chiuso con la vittoria dello spagnolo Carlos Taberner che in finale ha dovuto faticare solo nel primo set per avere ragione di Dusan Lajovic. Infatti, conquistato il primo parziale al tie-break, dopo è stata tutta discesa come conferma il 6-2 che ha chiuso l’incontro. Peccato per il nostro Francesco Passaro che nella semifinale contro Taberner era stato costretto al ritiro dopo aver perso il primo set. E’ successo evidentemente quello che temevamo e cioè che il perugino non è riuscito a recuperare dopo la maratona dei quarti contro Elias Ymer. Per il 28enne valenciano è la nona vittoria a livello Challenger che dovrebbe anche regalargli il rientro in top 100, proprio nell’ultima casella utile.
Segnaliamo in conclusione le vittorie dell’austriaco Filip Misolic a Poznan (Challenger 100, terra battuta) e di Titouan Droguet a Royan (Challenger 50, terra). Poco più che un allenamento agonistico per Misolic che in finale ha avuto la meglio sul ceco Dalibor Svrcina col punteggio di 6-2 6-0 in poco più di un’ora di gioco. Per il 23enne di Graz è il quarto titolo Challenger che gli permette di migliorare il proprio best ranking alla posizione n.110 ATP. Per il francese Droguet, che di anni ne ha 24, è il secondo successo a livello Challenger dopo che lo scorso anno aveva vinto a Francavilla al Mare quando batté in finale il nostro Jacopo Berrettini.
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Autor: Massimo Gaiba