Nuova sospensione per doping nel tennis. A farne le spese è la tennista di Taiwan Chia-Yi Tsao. La 21enne specializzata nel doppio era risultata positiva in un test di gennaio 2025 alla metilefedrina, una sostanza annoverata tra gli stimolanti. Qui avevamo già approfondito la vicenda dal punto di vista procedurale.
Tsao ha accettato una sospensione provvisoria volontaria di 12 mesi, a partire dal 1 marzo 2025, spiegando come la contaminazione dopante sia avvenuta a causa di un farmaco, contenente la molecola proibita, contro il raffreddore e acquisito in aeroporto a Tokyo. La giocatrice ha ammesso all’ITIA di non aver consultato i componenti elencati sulla confezione, non parlando giapponese, e di non essersi neppure premurata di chiedere al farmacista.
Tsao ha comunque spiegato come, nel suo Paese, il prodotto di cui ha fatto uso non contenga la sostanza incriminata e, per questo, di averlo consumato in tranquillità, senza il minimo sospetto, corredando la delucidazione con fotografie che confermano le sue dichiarazioni. L’ITIA, così, non ha potuto che constatare come la violazione non fosse intenzionale e, dopo aver preso in considerazione casi analoghi anche di altri sport, le ha comminato una sospensione di 12 mesi, in quanto non sussiste nessuna colpa o negligenza significativa da parte della tennista di Taiwan. Tsao, accettando la decisione, rinuncia all’udienza davanti a un tribunale indipendente.
Continuano a tenere banco, dunque, i casi di contaminazioni dopanti, dopo quelli che hanno visto protagonisti, loro malgrado, Iga Swiatek e Jannik Sinner.
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Autor: Beatrice Becattini