Vittoria per Sasha contro Musetti, con percentuali al servizio bulgare di prime palle in campo. Il tedesco torna in finale a Vienna dopo il successo del 2021.
DOMANDA: Come arrivi a questa finale, considerato che a inizio settimana non sapevi nemmeno se avresti potuto giocare?
ZVEREV: Sono felicissimo di essere in finale, soprattutto perché all’inizio non sapevo se avrei potuto scendere in campo. Ho vinto il primo turno 7-6 al terzo, poi ho ritrovato fiducia nel mio corpo e in me stesso. Ora sono contento di essere qui.
DOMANDA: Affronterai Jannik e sarà tutta un’altra cosa. Qual è la tattica per giocare contro di lui?
ZVEREV: Semplicemente devi giocare il tuo miglior tennis, altrimenti non hai possibilità. Poi vedremo come andrà.
DOMANDA: La finale è domani alle 14, c’è relativamente poco tempo. Come ti prepararai?
ZVEREV: Mi farò trattare dal fisio, poi andrò a dormire. Per quanto riguarda la preparazione del match ci penseremo in mattinata. Come hai detto, la finale è abbastanza presto, quindi non ci sarà grande preparazione.
DOMANDA: Perché al giorno d’oggi Jannik è “ingiocabile”? Cosa fa così bene?
ZVEREV: È semplice: gioca alla stessa velocità di prima ma non sbaglia. In qualsiasi situazione arriva sempre bene sulla palla. Per quanto riguarda il footwork è tra i migliori al mondo, forse il migliore, ha un controllo del corpo incredibile e arriva sempre in equilibrio. Carlos è il più veloce, ma nel posizionamento sulla palla, nel gioco di gambe, credo che Jannik sia il numero uno.
DOMANDA: Hai avuto modo di conoscere la nuova arena del 1000 di Parigi (che da quest’anno si giocherà alla “Defense Arena” dove si sono tenute le gare di nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024, ndr). Che impressione ti fa il complesso?
ZVEREV: Non conosco l’arena. So che di solito è uno stadio da rugby e che sono stati allestiti tre campi. Il maggiore cambiamento, per come l’ho capito, è tra il campo 2 e il campo 3, ma lo scoprirò.
DOMANDA: Il servizio oggi ha funzionato in modo fantastico. Quest’anno quanto sei riuscito a lavorarci e quanto è importante per te?
ZVEREV: Quest’anno ho lavorato poco sul servizio a causa di problemi fisici, ma quando sto bene resta il mio colpo più importante. È fondamentale avere una percentuale alta e, se l’avversario non legge bene la battuta, è ancora meglio. Oggi, in generale, sono molto soddisfatto.
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