[18 ] A. Davidovich Fokina b. M. Arnaldi 6-4 6-4
Niente da fare per Matteo Arnaldi, sconfitto in maniera inequivocabile con un doppio 6-4 in un’ora e mezzo da Alejandro Davidovich-Fokina che al terzo turno incontrerà il vincente di Medvedev-Svrcina. Un match-up troppo complicato per l’azzurro. Grande prova dello spagnolo, anche in battuta, che ha giocato una partita in costante spinta denotando l’evidente gap in termini di robustezza e pesantezza dei colpi che c’è tra lui e il ligure.
Ecco, se vogliamo è questo l’aspetto veramente preoccupante per il nativo di Sanremo: nel confronto odierno non gli si può rimproverare granché, non possiede i mezzi neppure per impensierire il rivale. Quantomeno questa versione dell’iberico: sostanzioso e con zero buchi rispetto a ciò che vedevamo negli anni passati, almeno fino al brivido finale quando ha dovuto cancellare le prime palle break della sua partita.
Primo Set: la palla di Alejandro è troppo pesante per Matteo, spagnolo sempre in controllo
Duello che fin dalle primissime battute ci dimostra come la componente fisica sarà di gran lunga la chiave di volta dell’incontro. Si faranno i chilometri, chi riuscirà a mantenere inalterata la lucidità con l’andare del match avrà un vantaggio non indifferente. Proprio un recupero di Alejandro da in là al primo scambio spettacolare: rimette in campo il pallonetto di Matteo e va poi a chiudere con l’avanzamento in controtempo. Si materializza la prima palla break ed è a favore dello spagnolo, che però così come la successiva ai vantaggi viene puntualmente annullata dall’azzurro.
Nei primi scampoli di match, Davidovich pare riuscire a prendere meglio il tempo avendo un’ottima gestione geometrica del campo. In sostanza è sempre l’andaluso a decidere l’esito del punto, in un senso o nell’altro. Il ligure deve rincorrere su ogni situazione, comanda raramente e quando ci riesce il contrattacco iberico non perdona. Il peso di palla di “Don Alejandro” è decisamente superiore, costringendo Arnaldi a dover colpire quasi costantemente in fase discendente. Qualche errore Fokina lo lascia per strada, ma è troppo poco per cambiare l’inerzia. La terza occasione è quella buona per Davidovich-Fokina: break che arriva nel quinto gioco (3-2).
Lo scoramento dell’azzurro è palese, l’unica alternativa per tentare di modificare l’andamento della gara è provare a rischiare di più andando continuamente (sporadicamente già lo fa) sopra ritmo, ma questo significherebbe aumentare e di molto il rischio di errore. Alcune variazioni allo scambio muscolare da fondo i due ce le fanno vedere: anche la smorzata di Matteo, però, in più di una circostanza viene assorbita dai rovesci tagliati ben piazzati del classe ’99 di origini russe.
Alejandro apre il campo splendidamente, inoltre anche il livello del servizio è di prim’ordine: 4 aces, l’82% di prime in campo con il 78% di conversione. Lo spagnolo va ai vantaggi nel confermare il break, ma non rischia nulla. Non accade nient’altro di rilevante e al momento della verità Fokina è perfetto: al secondo set point è 6-4 in 40 minuti.
Secondo Set: il rullo Fokina non cala, Matteo forza di più il proprio tennis ma aumentano solo gli errori
Arnaldi prosegue, anche fisiologicamente, ad avere un’atteggiamento abbattuto: si riprende e commette più errori, inevitabili però dovendo spingere di più anche a costo di andare fuori giri altrimenti è fin troppo facile per Davidovich Fokina condurla in porto. Lo spagnolo dal canto suo non cala minimamente, sfavillando dal lato sinistro, anzi continua a giocare il suo tennis di percentuale senza per questo rinunciare ad uscite fuori spartito dopo aver cucinato a dovere il sanremese con una serie di bordate martellanti ma che non mancano di controllo.
Il break iberico si materializza prestissimo (primo gioco), come nel primo set l’andaluso tiene un turno di servizio ai vantaggi senza concedere chances di break. D’orgoglio Matteo tiene botta quando serve per rimanere nel match. L’Alejandro di oggi è di una solidità spaventosa, ma nell’ultimissimo game la tensione che monta è diversa: lo spagnolo l’avverte tutta, non mette una prima e concede le prime palle break della sua partita. Per sua fortuna ritrova il coraggio in tempo, Arnaldi di tigna frantuma 2 match point: sul terzo però non può nulla.
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