[3] A. Zverev b. A. Davidovich Fokina 6-2 6-4
Alexander “Sascha” Zverev non lascia spazio a dubbi di sorta e supera lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina con un netto 6-2 6-4, guadagnandosi un posto nei quarti di finale del Paris Rolex Masters. Il nativo di Amburgo ha gestito il match con una certa tranquillità, mostrando un’autorevolezza e una solidità che raramente hanno vacillato durante l’incontro.
Davidovich Fokina ha provato a rendere la vita difficile al numero 3 del mondo (soprattutto all’inizio del secondo set), con colpi profondi e accelerazioni improvvise, ma non è mai riuscito a trovare continuità e ritmo nelle fasi più importanti del match. Per Zverev, questa vittoria rappresenta un passo avanti importante verso la difesa del titolo, e adesso nei quarti lo attende Daniil Medvedev, in un match che promette scintille e che ha quasi il sapore di una finale anticipata (21 precedenti tra loro, con il russo avanti 14 a 7).
Primo Set: Zverev prende il controllo, Davidovich non incide
L’avvio del match è equilibrato, con i primi giochi che scorrono via tra scambi di studio e qualche accelerazione dei due giocatori. Nel terzo game, però, Zverev rompe l’equilibrio: con un dritto aggressivo e ben piazzato, infatti, strappa il servizio a Davidovich e conferma il break nel game successivo, portandosi sul 3-1. Il tedesco mostra un tennis molto fluido: incisivo in risposta, preciso nei colpi da fondo e capace di variare lo scambio con colpi profondi e passanti millimetrici.
Davidovich prova a reagire nel quinto game, alzando il ritmo da fondo e mettendo pressione con rovesci e dritti vincenti, ma fatica a consolidare. Nel settimo gioco, nonostante un recupero dallo 0-40 fino al 40 pari, lo spagnolo non riesce a cambiare l’inerzia del set. Zverev chiude il parziale 6-2, con il punteggio che riflette chiaramente l’andamento della prima parte di gara e la maggiore continuità mostrata dal tedesco.
Secondo Set: Davidovich ci prova, ma Zverev chiude ogni discorso
Il secondo parziale inizia con lo stesso copione del primo: Zverev appare subito concentrato, risponde con precisione e strappa immediatamente il servizio a Davidovich con un bel passante lungolinea. Il tedesco sembra voler prendere subito il controllo del set, mostrando solidità nei turni al servizio e grande varietà negli scambi.
Davidovich, però, non intende arrendersi facilmente. Nel game successivo alza il ritmo da fondo, colpisce con maggiore profondità e ottiene il controbreak, portandosi per la prima volta in vantaggio sul servizio del tedesco. Il match si accende: gli scambi diventano più lunghi e spettacolari, con colpi vincenti e difese incredibili da entrambe le parti. Per alcuni game, il set sembra poter girare a favore dello spagnolo, che con aggressività prova a impensierire Zverev, costringendolo a muoversi molto e a giocare colpi di precisione.
Sul 3-2 a proprio favore, Davidovich chiama un medical time-out per un problema alla coscia sinistra. Al rientro, Zverev non batte ciglio: quattro punti consecutivi al servizio ristabiliscono la parità sul 3-3. Lo scambio di colpi tra i due continua a mostrare qualità, ma lo spagnolo non riesce più a trovare la continuità necessaria per mettere realmente in difficoltà il tedesco.
Nel settimo gioco arriva il break decisivo: Davidovich commette qualche errore di troppo al servizio e Zverev ne approfitta, portandosi 5-3 e consolidando il vantaggio con sicurezza. Il campione in carica chiude il match nel decimo game, imponendosi 6-2 6-4 con un mix di precisione, controllo e gestione sapiente delle proprie folate offensvie, dimostrando perché resta uno dei favoriti per la difesa del titolo.
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