ATP Monaco: Zverev si ribella al crudele destino. Sconfitto Griekspoor in rimonta, Shelton elimina Darderi

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[1] A. Zverev b. T. Griekspoor 6-7(6) 7-6(3) 6-4

Rollercoaster di emozioni nel freddo pomeriggio di Monaco di Baviera, nel quale Sascha Zverev è riuscito a tirarsi fuori da una situazione critica, pregustando – per qualche attimo – l’ennesima, dolorosa sconfitta della stagione. A farne le spese è stato Tallon Griekspoor, che ha servito per il match, tremando, però, nel momento decisivo, come già accaduto nell’ultimo tete a tete tra i due, in quel di Indian Wells. L’olandese ha toccato con mano la semifinale nel Bmw Open, prima di essere travolto in rimonta da un ispirato Sascha Zverev, che dopo una partenza a rilento, ha finalmente ritrovato sprazzi del suo ottimo tennis, accompagnato a gran voce dal pubblico di casa. Per il tedesco, si tratta della seconda semifinale del 2025, importantissima per lo status mentale del numero uno del seeding, proveniente da mesi complicatissimi. Sascha, affronterà il vincente della sfida tra Marsozsan e Bergs per un posto in finale.

Primo Set: Griekspoor è più vivace, il tedesco fa troppo poco per contrastarlo

Regna l’equilibrio tra Griekspoor e Zverev, entrambi molto focalizzati sui turni di battuta e praticamente inattaccabili. Non vi è alcuna parvenza di palla break, e in fase di risposta, soltanto l’olandese riesce a racimolare qualcosa in più impensierendo il padrone di casa, che come ormai d’abitudine da qualche mese a questa parte, attraversa delle fasi di gioco nelle quali mostra poca fiducia nel suo tennis, commettendo gravi errori sul lato del dritto. Ha più soluzioni Griekspoor, che talvolta preferisce interrompere i pesanti scambi da fondo con delle smorzate difficilmente raggiungibili dal gigante teutonico. Nel decimo gioco, il match sembra finalmente sbloccarsi grazie a uno Zverev più sciolto in risposta e più concreto nello scambio, mentre l’olandese si complica da solo il turno di servizio utilizzando ossessivamente il dropshot senza ottenere grossi risultati. Le prime palle break sono infatti per il numero 3 del mondo, impossibilitato a dare lo strappo, però, a causa della buona reazione dell’avversario. Il tiebreak spezza finalmente l’equilibrio, premiando Tallon Griekspoor, scaltro ad indovinare il lato dell’attacco di Zverev sul set point, infilandolo con un passante in slice.

Secondo Set: sul punto di crollare, Zverev si ricompone vincendo il parziale

Sascha non riesce ad approcciare con convinzione l’inizio del secondo parziale, mentre Griekspoor – forte del parziale di vantaggio – sferra colpi di grande potenza che disinnescano immediatamente il servizio del padrone di casa, costretto a rincorrere. L’olandese amministra perfettamente il suo vantaggio, centellinando per bene le energie in risposta, ed esprimendo il massimo potenziale nei turni di battuta, dove sprigiona il suo miglior tennis, riuscendo a non avvicinare mai Zverev nel punteggio. Il tedesco resta troppo lontano dalla riga durante i duelli da fondo con Tallon, e per quest’ultimo, è un gioco da ragazzi spezzare il ritmo con una smorzata, inarrivabile per il finalista dell’ultimo Roland-Garros. L’incontro sembra ormai saldamente nelle mani dell’olandese, ma la scossa di Zverev arriva proprio nel momento più inaspettato. Griekspoor incespica su un dritto agevolissimo, il tedesco avverte di avere un’importante chance tra le mani e preme sull’acceleratore, mostrando un grande coraggio. L’avversario collabora, stampando sulla rete un pessimo tentativo di dropshot, e break sia. Sascha si trasforma, e sprazzi di un’ottima versione del tedesco vengono fuori proprio nel finale di set, e specialmente nel tiebreak, dove il numero tre del mondo ha dominato in lungo e in largo Griekspoor.

Terzo Set: Zverev salva tre break point e conquista un match complicatissimo

Dopo un terribile finale di secondo set, Griekspoor riaccende la luce nel quarto gioco del set finale, dove si procura una triplice occasione di break. Zverev reagisce da campione aiutandosi col servizio, anche se l’olandese rimane attaccato al game per diversi minuti, ma è il tedesco ad accaparrarselo infine. Il body language del padrone di casa è più positivo che mai, e nel gioco successivo, è l’olandese a subire la controffensiva dell’avversario, che attiva il suo bimane in modo ineccepibile, conquistando il vantaggio con un fantastico strettino in risposta. Il numero uno del seeding si invola verso una vittoria fondamentale quanto significativa, chiudendo il terzo set con lo score di 6-4.

[2] B. Shelton b. L. Darderi 6-4 6-3

Luciano Darderi riassapora l’amaro gusto della sconfitta, dopo sette sigilli di fila tra Marrakech e Monaco di Baviera. Al Bmw Open, l’azzurro si è arresto al gigante statunitense Ben Shelton, impostosi in due set con lo score di 6-4 6-3. Il classe 2002 di Atlanta ha raggiunto la seconda semifinale su terra della sua carriera, grazie ad un incontro degno di nota giocato contro l’italo-argentino, troppo impulsivo in alcuni spezzoni, a differenza di Shelton, disteso, e sempre pronto a cercare il colpo da highlights per far divertire il pubblico.

Lo statunitense affronterà Francisco Cerundolo per un posto in finale del Bmw Open di Monaco di Baviera.

Primo Set: Darderi regge fino al 5-4, poi Shelton sale di colpi (di Fabio Barera)

Il primo set tra Luciano Darderi e Ben Shelton si dimostra fin dai primi scampoli molto equilibrato. Entrambi i contendenti, infatti, non palesano difficoltà nei rispettivi turni di servizio e quando le hanno ne escono senza particolari patemi. Da una parte lo statunitense cerca spesso di variare, dall’altra l’italo-argentino è più consistente con il dritto, che gli regala diversi punti importanti. Bravo il nativo di Villa Gesell ad annullare una palla break con una prima di servizio sul 2-3, rimanendo aggrappato al match senza dover rincorrere. Dopo l’ennesima risposta lunga nel turno di battuta del suo avversario, però, perde la pazienza e scaraventa la racchetta a terra, un gesto che negli ultimi giorni gli ha portato anche bene per la verità.

Delizia il pubblico Luciano Darderi che prima mette a segno un lob in tweener delizioso e poi una palla corta smorzata sotto rete, aizzando il pubblico a sostenerlo. Ben Shelton, però, non demorde e non cala al servizio, arma con cui si guadagna tanti punti importanti. Non solo, perché avanti 5-4 sfrutta un doppio fallo, un errore dell’azzurro su uno smash semplicissimo e una cattiva chiusura a rete. E così si porta a set point. A quel punto, con una risposta di dritto in lungolinea mette il punto esclamativo sul primo parziale.

Secondo Set: Shelton si esalta e piega Darderi

Quando il gioco si fa duro, ecco che sguscia fuori Luciano Darderi, grintoso e combattivo come non mai, per rimontare il lezioso avversario già avanti di un set. L’azzurro recupera con un poderoso scatto in avanti un buon dropshot di Shelton, che viene infilato sul lungolinea. Il nativo di Villa Gesell non deve inventarsi nulla di trascendentale per convertire il primo break point del set, dove è il gigante statunitense a collaborare, consegnando il vantaggio a Luciano. L’azzurro, suo malgrado, convive nel game successivo con un servizio praticamente assente, registrando non solo due doppi falli, ma condizionando anche la sua quiete psichica.

Shelton rema e si difende egregiamente, alzando la traiettoria col dritto mancino che ricaccia indietro Darderi. Il feeling dell’americano cresce a dismisura, rispondendo con efferata violenza ai servizi dell’azzurro, affondato da un lob millimetrico del giovane Ben, passato al comando delle operazioni. Lo statunitense confonde il Bmw Open per l’UTS – dove è spesso protagonista -, giocando dei colpi di puro intrattenimento che mandano in visibilio il centrale di Monaco di Baviera. Disteso e rilassato, Shelton chiude la pratica con nonchalance, mettendo fine al filotto di vittorie di Darderi.

[5] F. Cerundolo b. D. Goffin 6-2 6-4 (di Fabio Barera)

Parte subito molto forte Francisco Cerundolo nel suo match dei quarti di finale al BMW Open 2025 contro David Goffin, piazzando il break in apertura e dimostrando di essere diventato un tennista completo. Palla corta, gioco a rete e dritto lungolinea in recupero sono alcuni dei colpi che mette a segno. La reazione del belga è immediata, ma il n° 22 del ranking ATP è troppo più forte e, dopo essersi riportato in vantaggio, mette la freccia nel set con il doppio allungo. Anche nel secondo parziale è subito l’albiceleste a partire meglio, con un break in avvio, prontamente recuperato dal suo dirimpettaio anche a causa del numero sempre minore di vincenti trovati dal classe 1998. Nonostante ciò sul 5-4 arrivano i match point in risposta e, dopo averne sprecati tre, al quarto il n° 5 del seeding la chiude.

(con la collaborazione di Fabio Barera)

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Autor: Pietro Sanò