ATP Miami, vittoria di corto Muso: superato Halys, ora Auger-Aliassime. Fuori Cinà con Dimitrov

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[15] L. Musetti b. Q. Halys 3-6 7-6(4) 7-5

Soffre, lotta e alla fine vince: Lorenzo Musetti supera dopo quasi 2 ore e mezza di partita il francese Quentin Halys in un match che ha visto colpi di scena continui, un tie break e soprattutto la rimonta di Lorenzo che ora sfiderà Felix Auger-Aliassime, abile a vincere contro Tristan Schoolkate, nel terzo turno dell’ATP Miami.

1° set: il francese ha la meglio

Lorenzo Musetti cerca il riscatto da quella sfida di Cherbourg del 2020 e cinque anni dopo affronta per la prima volta in ambito ATP il francese Quentin Halys. Sin dalle battute iniziali nessuno dei due sembra prevalere, pensando maggiormente al proprio servizio e commettendo qualche errore di troppo in risposta. La svolta arriva all’improvviso, quando il tiebreak sembrava l’unica versa risposta alle domande dei game precedenti. Qualche errore di troppo di Musetti regala al francese tre chance per breakkare, abile ai vantaggi a strappare un servizio importantissimo. Successivamente un gioco da ragazzi per Halys mettere in fila i quattro punti necessari per chiudere le ostilità del primo set sul 6-3. Tutto sommato è stata una frazione equilibrata, difficile rimproverare qualcosa a Musetti se non appunto il game del break subito.

2° set: Musetti più forte dei suoi errori

Nel secondo set subito un colpo di scena: Musetti scende in campo con uno spirito più offensivo e strappa il servizio all’avversario. Lorenzo prova dunque ad allungare ma non riesce a cogliere di sorpresa Hayls. Anzi, il francese lotta con le unghie e con i denti al settimo gioco e strappa un break vitale per tornare in carreggiata. Musetti ha una doppia clamorosa chance di mettere a referto un controbreak che lo proietterebbe a servire per il set, così non sarà dato che il tennista italiano fallisce l’appuntamento col break entrambe le occasioni.
Ad aumentare il rimorso e il rimpianto è solo questione di qualche minuto dato che sul 6-5 per Musetti, il carrarese vanifica altre due break point che però questa volta pesavano di più essendo anche set point. Arrivati al tie break, Musetti vince i punti più pesanti (l’1-0 e il 3-3 in particolare) e sfrutta un curioso doppio “doppio fallo” sul 5-4 per Lorenzo che di fatto consegna il set a Musetti, con più di qualche minuto di ritardo se ci si guarda indietro.

3° set: Musetti prima salva, poi vince!

Se c’è una parola che può riassumere questa partita è senza dubbio “equilibrio“. Come per tutti i set precedenti, nessuno dei due brilla particolarmente ma nemmeno demerita di restare aggrappato all’avversario. Anche il terzo set vede appunto equilibrio tra le parti, anche se al quarto game Halys sfiora il break che viene prontamente salvato sul più bello. La scossa alla partita decisiva la da proprio Lorenzo Musetti che dopo aver rischiato il break, lo effettua lui sul 5-5. Se per un attimo Lollo ci fa tramare con uno 0-30 da infarto, per fortuna si rimette subito in pista e chiude definitivamente per 7-5. Curiosa la statistica sui punti dato che Musetti ha vinto 113 a 112 sui 225 punti complessivi.

[14] G. Dimitrov b. [WC] F. Cinà 6-1 6-4 (di Roman Bongiorno)

Niente da fare per Federico Cinà alla prima grande esperienza fra i grandi: la buona prestazione non è sufficiente a impensierire un ottimo Grigor Dimitrov, che trionfa 6-1 6-4.
Torneo, comunque, positivo per l’azzurro, che può tornare a casa felice della prima vittoria ATP e del bel tennis mostrato a un pubblico che è destinato a innamorarsene. Il talento è tanto, tantissimo, manca solo quella maturità che arriverà col tempo, giorno dopo giorno.

Dimitrov ritrova le buone sensazioni perse dopo gli ultimi problemi fisici, supera le difficoltà in avvio di match e controlla il match fino all’ultimo scambio. Il bulgaro, ora, attende il vincente della sfida fra Kyrgios e Khachanov.

[14] G. Dimitrov b. [WC] F. Cinà 6-1 6-4 (di Roman Bongiorno)

Niente da fare per Federico Cinà alla prima grande esperienza fra i grandi: la buona prestazione non è sufficiente a impensierire un ottimo Grigor Dimitrov, che trionfa 6-1 6-4.
Torneo, comunque, positivo per l’azzurro, che può tornare a casa felice della prima vittoria ATP e del bel tennis mostrato a un pubblico che è destinato a innamorarsene. Il talento è tanto, tantissimo, manca solo quella maturità che arriverà col tempo, giorno dopo giorno.

Dimitrov ritrova le buone sensazioni perse dopo gli ultimi problemi fisici, supera le difficoltà in avvio di match e controlla il match fino all’ultimo scambio. Il bulgaro, ora, attende il vincente della sfida fra Kyrgios e Khachanov.

Primo set: Cinà ha chance, ma Dimitrov domina

L’inizio di Cinà è all’insegna del coraggio: ben conscio di quanto deve fare, l’azzurro comincia spingendo ogni palla, tentando sempre l’offesa da ogni lato del campo. Il bulgaro, alle prime palle nel torneo, è costretto a fronteggiare immediatamente due palle break, ben annullate con due ottimi servizi vincenti. Un back lungolinea d’altri tempi dimostra quanto la mano del giovane siciliano sia incredibilmente sensibile, oltre che capace di soluzioni dalla grande potenza. Scambio dopo scambio, Dimitrov alza il livello, approfittando di un Federico meno preciso quando chiamato a lavorare tatticamente: un brutto gioco lo costringe al break a zero. Stemperata la tensione, l’italiano riesce a sbloccarsi: due ace e una prima ritrovata impediscono al bulgaro di entrare nello scambio.
Il troppo altalenante rendimento alla battuta del giovanissimo classe 2007, però, impedisce un equo scontro, favorendo le buone traiettorie dell’ex numero 3 del mondo: secondo break e punteggio sul 5 a 1. Forse condizionato dalle fatiche degli ultimi giorni, Cinà appare spesso in ritardo sugli spostamenti laterali e troppo lontano da alcune palle: 6-1 il risultato del primo set.

Secondo set: livello alto, vince il più forte

Alla ripresa Federico riesce a restare concentrato, vincendo il primo gioco e trovando il vantaggio per la prima volta: Dimitrov, d’altra parte, non sembra voler regalare nulla, mantenendo una perfetta percentuale sul colpo d’inizio gioco. Abbassandone leggermente la velocità, l’azzurro riesce a trovar maggior continuità sulla prima, ma Grigor ne approfitta per imporre aggressività a suo favore sin dalla risposta. Ben difendendosi, Federico annulla le prime due palle break del nuovo set, restando d’un game avanti.
Il livello si alza, e così lo spettacolo: Dimitrov, però, è ancora un giocatore di una categoria superiore. Break a 15 e il bulgaro torna al comando. L’azzurro prova a restare aggrappato al match, nonostante le fatiche al servizio, ma il bulgaro non lascia spazio a possibili rimonte: chiude 6-1 6-4.

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Autor: christianattanasio