[4] N. Djokovic b. [24] S. Korda 6-3 7-6(4)
Trentasette anni, 10 mesi e 79esima semifinale Masters 1000 in carriera. Novak Djokovic puntella il proprio percorso regale battendo il numero 25 del mondo Sebastian Korda, con il punteggio finale di 6-3 7-6(4). Una gara dai due volti quella che ha catapultato il fuoriclasse serbo in semifinale, dove troverà il bulgaro Grigor Dimitrov (Il nativo di Belgrado diventa così il più anziano semifinalista nella storia degli ATP Masters 1000). Korda, infatti, ha disputato un buon match. Soprattutto all’inizio del secondo set, quando gli è mancato davvero poco per portare l’inerzia dell’incontro dalla propria parte. Epperò, la gara di Djokovic è stata condita da un servizio dannatamente brillante e da una serie di colpi da fondo che gli hanno permesso di risalire la china sul 2-5 a favore del rivale statunitense e di giocarsi il passaggio del turno al tie-break decisivo. Adesso, per il 24 volte campione slam, una sfida che ha il sapore degli Anni Dieci (contro Dimitrov) e il centesimo titolo ATP nel mirino.
Primo set: buon inizio per Korda, poi Djokovic sale in cattedra
Un cielo limpido, tappezzato di nuvole, fa da splendida cornice alla sfida tra Novak Djokovic e Sebastian Korda in quel di Miami. Il primo parzialeComincia con un ace il match di Novak Djokovic. Nel primo game il tennista serbo prova a mettere subito le cose in chiaro. Quello successivo, invece, vede la reazione immediata di Korda, che riesce a sfruttare al meglio il proprio turno di servizio.
Grande equilibrio nei primi quattro giochi dell’incontro, con entrambi i protagonisti in campo che provano a sciorinare i colpi più efficaci del proprio repertorio. Ottimo il contropiede con cui Djokovic mette il sigillo al quinto game, nonostante la buona resistenza difensiva di Korda. Nel corso del sesto gioco prima volta ai vantaggi: a spuntarla è il tennista statunitense grazie ad una buona seconda che sorprende oltremodo il rivale serbo. Nel complesso, si tratta di un primo parziale piuttosto tirato, in cui sono i piccoli dettagli a fare la differenza.
Come il dritto in avanzamento sbagliato da un Korda sin troppo precipitoso (durante l’ottavo game) che regala, di fatto, il primo break della gara al fuoriclasse serbo. Djokovic conclude così il primo set con uno score di 6-3 a proprio favore (dopo aver sfruttato il primo dei tre set-points a disposizione).
Secondo set: Korda spreca troppo, Djokovic ne approfitta e riesce ad imporsi nel tie-break decisivo
Il secondo parziale parte con una serie di scambi da fondo e con Korda che piazza un lungolinea dannatamente incisivo con cui riesce a portarsi subito in vantaggio di un game. Ottima la reazione dell’atleta a stelle e strisce, con un break in apertura di secondo set. A questo punto del match, Djokovic appare un po’ sulle gambe. Il 24 volte campione slam, infatti, non riesce a ritrovare il ritmo del primo parziale.
Il classe ’87 prova a ritrovare la strada smarrita nel corso del quarto parziale, quando riesce a disegnare delle traiettorie piuttosto pregevoli e ad accorciare sul rivale americano. Epperò, quello di Korda è un secondo set decisamente in discesa. Sì, perché l’atleta statunitense riesce a macinare punti e game con estrema facilità. Detto questo, tre ace in un solo game – l’ottavo – riescono a tenere ancora a galla Djokovic (bello pure il rovescio con cui il serbo prova a rilanciarsi nel gioco successivo).
Nel nono game Djokovic riprende definitivamente quota, mettendo a segno una serie di tiri da fondo che gli fanno recuperare il break di svantaggio. Rimonta completata in maniera definitiva nel corso del decimo game, quando il giocatore serbo riesce a portarsi sul 5-5 (dopo essere andato sotto 2-5). In una situazione di siffatto equilibrio, il tie-break assume le sembianze di uno step inevitabile. Tie-break che vede imporsi il nativo di Belgrado con il punteggio finale di 6-3 7-6(4). Per Djokovic, dunque, porte spalancate sulla semifinale (la settantanovesima in carriera), dove affronterà il caro vecchio Grigor Dimitrov.
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Autor: Francesco De Salvin