ATP Madtid, Bautista su Alcaraz: “Non penso possa vincere Slam andando a dormire alle sette del mattino. Il tennis è molto esigente”

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Roberto Bautista Agut (37 anni, numero 55 del ranking mondiale) è stato eliminato al secondo turno del Mutua Madrid Open dalla prima testa di serie del torneo, Alexander Zverev: il veterano spagnolo, battuto nettamente con il punteggio di 6-2 6-2 in poco più di un’ora di gioco, nel corso della conferenza stampa post-partita ha raccontato la propria versione della partita, concentrandosi inoltre sullo stato del tennis spagnolo e sul leader del movimento, e ovviamente ci riferiamo a Carlitos Alcaraz.

Bautista, che nel lontano 2014 raggiunse le semifinali del 1000 di casa, non è riuscito a contrastare la potenza del numero 2 del mondo: “Sono un pochino amareggiato ma sinceramente devo fargli i complimenti, perché ha giocato a un livello altissimo, servendo in particolare in maniera molto precisa ed efficace: secondo me è il favorito per vincere il titolo”, ha dichiarato il 37enne di Castellon de la Plana.

Il Mutua Madrid Open 2025 non sta dando grandi soddisfazioni ai tifosi spagnoli, che, con il forfait di Alcaraz e le sconfitte degli altri tennisti di casa (comprese tutte le giocatrici), sono rimasti aggrappati ad Alejandro Davidovich Fokina. Bautista ha provato a inquadrare la situazione del tennis iberico: “Veniamo da un periodo in cui il tennis spagnolo ha ottenuto tantissimi successi. Siamo semplicemente molto viziati e abituati fin troppo bene. Abbiamo avuto tantissimi tennisti spagnoli nell’élite: ricordo che dieci o dodici anni fa io ero il numero 14 del mondo ed ero il quinto spagnolo in classifica, o qualcosa del genere. Mi ricordo che davanti a me c’erano Rafa, David, Robredo, Verdasco, Almagro… ero il numero 14 o 15 e avevo cinque spagnoli davanti, un’epoca incredibile. Sicuramente al momento ci sono molte cose da migliorare, ma speriamo che i giovani che stanno crescendo continuino a spingere e che trovino la loro strada”.

Carlos Alcaraz, già vincitore di quattro titoli del Grande Slam, nel documentario a lui dedicato ha dichiarato di voler raggiungere i migliori giocatori della storia del tennis “a modo suo”: bisogna essere schiavi del tennis per raggiungere determinati livelli? Oppure esiste una strada diversa?

Bautista la pensa così: “Credo che il tennis di altissimo livello richieda una dedizione totale. Non penso che Carlos possa vincere gli Slam andando a dormire alle sette del mattino. Il tennis è molto esigente, ora certamente tutto è molto bello, e lui è molto giovane: ma secondo me deve capire che se vuole eguagliare i numeri dei tre fuoriclasse deve giocare quindici anni ad altissimo livello. Lo considero una persona intelligente e sono sicuro che con il passare del tempo si renderà conto di ciò di cui ha bisogno per mantenersi a quel livello e che lo metterà in pratica”.

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Autor: Jacopo Gadarco