[23] S. Korda b. [WC] F. Cinà 6-3 3-6 6-1
Ci sono match in cui il risultato è relativo – anche se può sembrare paradossale – e va guardato con distacco, cogliendo invece altre sfumature più importanti. L’incontro tra Federico Cinà – numero 373 del mondo – e Sebastian Korda – vinto da quest’ultimo in tre set – va oltre qualsiasi tipo di analisi risultatista, privilegiando invece la performance del talento azzurro (classe 2007, ricordiamolo), che paga oltre 300 posizione di differenza nel ranking rispetto al figlio d’arte, Korda. I colpi di Federico incantano, e prima del fatale crollo di concentrazione avvenuto nelle fasi finali del match, l’azzurro ha lottato ad armi pari col numero 23 del seeding, andato nettamente in difficoltà nel secondo parziale, dove il diciottenne palermitano ha sganciato l’artiglieria pesante, ridimensionando Korda, tornato poi in gestione nel set finale. Lo statunitense, grazie allo score di 6-3 3-6 6-1, ha sconfitto “l’azzurrino”, guadagnando l’accesso al terzo turno del Mutua Madrid Open, nel quale sfiderà Casper Ruud.
Primo Set: Un buon avvio di Cinà non basta, Korda detta il passo (Ha collaborato Fabio Barera)
Non comincia per niente male il match di Federico Cinà contro Sebastian Korda, una delle teste di serie più abbordabili che poteva trovare l’azzurro al secondo turno del Mutua Madrid Open 2025. Il figlio d’arte, infatti, tiene da subito testa allo statunitense negli scambi e lo costringe all’errore in un paio di occasioni. Non solo, perché mostra già di avere il braccio caldo con un rovescio lungolinea. E nel primo game si guadagna già la palla break. Bravo il suo avversario ad annullarla, nonostante una percentuale molto bassa di prime. Sul proprio turno di battuta, poi, chiude a zero giocando a viso aperto e chiudendo bene anche sotto rete. Il primo allungo, però, lo piazza il n° 23 del seeding, con una riposta violenta sulla seconda di servizio del giovane italiano. L’azzurro vede i suoi colpi perdere d’efficacia, e d’altra parte, Korda pesca gli angoli più impensabili del campo col bimane, impossibilitando il talento siculo ad imbastire una controffensiva. Federico combatte, senza mai sfigurare nei duri scambi da fondo con lo statunitense, che però riesce a consolidare il suo vantaggio col servizio senza mai dare opportunità di break all’avversario. Il set è di Sebastian Korda, conquistato con lo score di 6-3.
Secondo Set: l’azzurro si scatena e travolge Korda
Cinà alza il tiro, aumentando la qualità dei servizi – più vicini alla riga esterna e potenti – e assumendosi dei rischi utili a impensierire Korda, che proprio non ne vuol sapere di dare segni d’incertezza nei primi game del secondo parziale. Lo statunitense trova un timing eccezionale nei dritti in corsa, e infila l’azzurro con dei notevoli strettini, ma gli errori dell’azzurro sono decisamente più rari rispetto al primo parziale, e in risposta la pesantezza dei colpi è vistosamente cambiata. Il numero 23 del seeding serve qualche seconda in più del solito, Cinà non attendeva altro, mettendo i piedi in campo e sferrando il suo meraviglioso rovescio lungolinea, che punisce Korda, passato in svantaggio per la prima volta nell’incontro col break concesso nel sesto gioco. È un incontro totalmente differente quello che si disputa sul “Court 4” della Caja Magica, dove il talento italiano ha ormai “stappato” il suo tennis, inondando di vincenti la metà campo dello statunitense, divenuto più insicuro e falloso. Federico affronta il servizio decisivo con una flemma inaudita, e il secondo parziale è messo in cassaforte con il punteggio di 6-3. Tutto rinviato al set decisivo.
Terzo Set: Cinà molla la presa dopo il primo break. Korda conquista il match
Il martellamento siculo continua, ma Federico si lascia ingolosire da un tentativo di drop shot non andato a buon fine, ed ecco nascere la prima palla break del set. Il coraggio e la buona dose di personalità premiano il giovane azzurro, che a seguito di un doppio fallo commesso sulla parità, si vede costretto a salvare un altro di break point, annullato grazie a un sublime rovescio lungolinea, marchio di fabbrica del classe 2007. Il secondo game del set finale si rivela una condanna per Cinà, incappato in due doppi falli e una grave sbavatura nei pressi della rete. Korda ritorna nella versione “untouchable” del primo parziale, scaraventando una serie di prime di servizio che lasciano di sasso Federico, trovatosi sotto di un abisso nel punteggio in una manciata di minuti. L’azzurro perde il bandolo della matassa, e l’incontro gli scivola via dalle mani in un battibaleno, complice un netto calo di concentrazione certamente plausibile per giovane ragazzo come Cinà. Korda ottiene il secondo break con molta facilità e chiude l’incontro stampando un netto 6-1 nel terzo e decisivo set.
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Autor: Pietro Sanò